"La cooperazione, specialmente se diviene un comportamento costante può portare reciprocità e fiducia, e questo è un vantaggio per tutti."

Le scelte che facciamo, come società, sono strettamente legate al contesto tecnologico in cui viviamo. Nel Medio Evo non avremmo basato il nostro sistema economico sui principii di produzione di massa, d'introduzione sul mercato e di distribuzione, poichè il contesto socio-economico e tecnologico non avrebbe fornito i presupposti per un cambiamento del genere.

Foto: Paulo Pereira

Ma ciò che ci dobbiamo chiedere è: sono le opportunità tecnologiche nell'era delle economia delle informazione digitale le stesse che hanno dettato i sistemi socio-economici in cui viviamo? Il contesto socio-tecnologico è cambiato così radicalmente che dovremmo guardare ai sistemi economici e di produzione come in grado di aumentare, anzichè rallentare, le opportunità offerte dal nuovo sistema eco-tecnologico?

Ciò che un professore di Yale suggerisce è che un volume crescente di letteratura sulle norme sociali, sul capitale sociale, sui regimi della proprietà comune e sull'emergenza della produzione equa, descrive la condivisione sociale come una terza via per l'organizzazione della produzione economica, dei mercati e dello stato.

"Le caratteristiche dell' informazione - sia software, testo o persino relative alla ricerca biotecnologica - fanno di essa un fatto economicamente ovvio da condividere. È un non-rivale buono: ad esempio, il tuo uso di essa non interferisce con il mio.

Sono ancora migliori gli effetti che ottiene in rete, cioè: più persone fanno uso della condivisione, più è utile. Migliore fra tutti. L'esistenza di Internet significa che i costi di compartecipazione siano notevolmente bassi. Il costo di distribuzione è trascurabile ed il coordinamento è facile perché le persone possono trovare facilmente altre persone con obiettivi simili e contribuire quando è opportuno."

Yochai Benkler, professore di legge a Yale, richiama l'attenzione su questi stessi argomenti ed in un saggio intitolato "La condivisione piacevole: i beni condivisibili e l'emergenza della compartecipazione come modalità di produzione economica". In esso porta avanti una spiegazione razionale sostenendo che la condivisione delle economie faccia parte del nostro prossimo futuro.

Il professor Benkler sostiene che esiste un terzo sistema di produzione, oltre il mercato e lo stato, inserito nelle reti sociali che è la base del grande volume degli scambi socio-economici in aumento. Ma il punto critico è che questo terzo sistema dello scambio dipende fortemente dalla tecnologia. E quando la tecnologia genera sistemi di scambio socio-economici in aumento e gli strumenti sono facilmente disponibili ed immediatamente produttivi, le cose cominciano a cambiare significativamente.

Si pensi a Skype, agli RSS, al P2P, e all'open source software per avere un'idea di ciò a cui ci stiamo riferendo.

Inoltre scrive: "mentre i requisiti capitali sono in declino e l'accesso ai beni capitali relativi è stato ampiamente diffuso nelle economie avanzate, la portata della compartecipazione, come modalità di produzione, è aumentata.

Ciò richiede un maggiore sforzo nell'ulteriore ricerca sulle dinamiche interne ai sistemi sociali di scambio e di compartecipazione, non tanto focalizzato sulle loro caratteristiche come modi della riproduzione sociale quanto sulle loro caratteristiche come strutture di produzione economica.

L'antropologia del regalo , la letteratura economica antropologica, la sociologia, l'economia della reciprocità e la letteratura sui regimi della proprietà comune sembrano fonti molto importanti per un'ulteriore esplorazione di questi modi di cooperazione.

È cruciale che capiamo questo cambiamento fondamentale nelle condizioni materiali di produzione nella rete delle informazioni economiche.

Ci troviamo di fronte a domande di politica che suppongono che il ruolo di produzione del mercato sia fisso, anzichè tecnologicamente contingente. Osserviamo in molte scelte politiche gli impulsi derivanti dai requisiti del capitale delle economie industriali e proviamo a forzare il comportamento nella rete dell'informazione economica nei modelli di comportamento sociali e di mercato che erano adatti per quella fase tecnologica e struttura capitale, piuttosto che per quella in cui viviamo oggi.

Dobbiamo imparare ,piuttosto, a regolare le nostre aspettative, i nostri presupposti ed, infine, la politica, per adattare l'importanza emergente dei rapporti sociali in generale e la condivisione in particolare, come modalità di produzione economica."

Condivisione Piacevole: beni condivisibili e emergenza di condivisione come modalità di produzione economica (86 pagine, PDF)

Yochai Benkler - Professore di legge, scuola di diritto di Yale.
Vedere inoltre: L'economia della compartecipazione The Economist - 3 febbraio 2005

Articolo originale pubblicato da Robin Good in data 8 febbraio 2005