I peer-to-peer networks stanno trasformando sia il modo di distribuire l'arte indipendente che l'intero panorama creativo a lungo dominato dalle grandi corporazioni commerciali.

CD, DVD, magazine e giornali sono ormai acqua passata. Basta chiedere a Tower Records, che ha recentemente dichiarato bancarotta.

L'inefficienza dei dischi di plastica dagli alti costi per l'utente e quella dei modelli pubblicitari della carta stampata soccombono di fronte alla velocità e alla flessibilità dei metodi di distribuzione dei contenuti digitali.

Photo credit: Cory Doctorow

I peer-to-peer networks stanno cambiando il modo di fare business, comunicare, pensare, ed ora di fare e distribuire l'arte. I nostri modi di comunicare evolvono grazie a modelli quali gli user generated media, il citizen journalism e i social networks.

Ora sia le grandi aziende che gli artisti indipendenti stanno traendo vantaggio da questa rivoluzione nei modelli di distribuzione dei contenuti. Dal cinema d'arte rilasciato solo attraverso i network p2p come Filter di Anders Weberg, fino alle grandi corporazioni che utilizzano Bit Torrent sembra che il peer to peer stia trasformando il panorama creativo in maniera rilevante.
Qual è l'impatto della cultura peer-to-peer sul modo in cui consumiamo arte e media ?

Per registi sperimentali come Anders Weberg i network p2p offrono un modo di ottenere un'audience vastissima senza dover richiedere l'intercessione di studios o gallerie. I 73 minuti del film sperimentale Filter di Weberg sono interessanti non solo per il loro contenuto ma anche per l'approccio scelto per la distribuzione.

Photo credit: Anders Weberg

Sul sito del film, Weberg ha creato una sfida interessante:

Filter è :

''Arte fatta - e disponibile solo sui - peer to peer networks. L'opera originale è condivisa dall'artista fino a quando un altro utente la scarica. I file originali e tutto il materiale originale utilizzato sono cancellati dall'artista.
"Non esiste più l'originale"''

E' una mossa molto interessante da parte del regista, che relega il destino della sua opera ai peer to peer networks come BitTorrent.

Photo credit: (c) BitTorrent.com

Il film è ancora disponibile via BitTorrent e può essere scaricato dal sito.

Ma forse l'obiettivo di Weber non era così difficile da ottenere , visto che i peer to peer networks sono il ricettacolo di film abbandonati dagli studios e dai distributori che ne detengono i diritti.

Basta dare uno sguardo su Pirate Bay o su Demonoid, due popolari tracker Bit Torrent, per notare una grande quantità di film e di album discografici da lungo abbandonati e addirittura di libri bannati.

I networks contengono una varietà di contenuti superiore a quella dei mass media e questo decreta il loro successo secondo la teoria della Long Tail.

Video credit: The Long Tail video animation

Dopo aver compreso il potere di monetizzazione dei p2p network, la major dei film, la TV e gli studios musicali hanno iniziato a vendere i loro prodotti online.

Disney ha recentemente affermato che:

''Noi comprendiamo ora che la pirateria è un modello di business, ed esiste per servire il bisogno dei consumatori di contenuto TV on demand. I Pirati competono nel nostro stesso modo, attraverso qualità, prezzo e disponibilità.''

Il cambio di opinione è avvenuto dopo aver visto la qualità perfetta, l'alta definizione e la mancanza di pubblicità all'interno di una copia del popolare show televisivo Desperate Housewives scaricato da BitTorrent direttamente dai dirigenti Disney 15 minuti dopo la diretta televisiva. Il messaggio era semplice. Se questo può essere fatto, perchè non farlo direttamente noi ?

Video credit: Steal This Film - Robin Good Video Remix

Ci sono audience infinite alla ricerca dei più svariati argomenti. Sia gli artisti indipendenti che i grandi media devono saper entrare in contatto con loro perché se vuoi raggiungere un'audience globale non c'è miglior modo che utilizzare i network peer-to-peer.