MasterNewMedia Italia
Scopri i migliori tool per comunicare,
collaborare e fare marketing
   
Curated by: Luigi Canali De Rossi
 


22 dicembre 2006

Information Architecture 3.0: Interazione, Co-Creazione, Tagging E Partecipazione

Ad una recente riunione sono stato presentato non come un information architect o un interaction designer, ma come un futurista. Penso che questa definizione mi autorizzi a fare delle previsioni.

Il prossimo anno entreremo nell'era dell'Information Architecture 3.0. Questa affermazione non sorprenderà Tim O'Reilly che ha appena lanciato la terza edizione del libro Information Architecture for the World Wide Web.

architecture_tools.jpg
Photo credit: James Steidl
Nel futuro che prevedo aumenterà la richiesta di nuove funzionalità interattive Ajax e lo sviluppo di mashups a spese dell'usabilità, della findability, dell'accessibilità, e di altre qualità relative alla user experience.

In questo ambiente applicativo in fermento, il ruolo di un information architect è quello di saper coniugare i principi senza tempo del design e dell'organizzazione con i nuovi modelli basati sull' interazione su più piattaforme media, sulla co-creazione di contenuti, sul tagging e la partecipazione dell'utente.

 

Definire l'architettura dell'informazione

architecture_definition.jpg

Forse, prima di procedere nelle previsioni, dovremmo dare un'occhiata alle definizioni di information architecture, l'architettura dell'informazione:

  1. Il design strutturale di un ambiente di informazione condivisa.

  2. La combinazione di organizzazione, labeling, ricerca, e sistemi di navigazione all'interno di siti web ed intranet.

  3. L'arte e la scienza di dar forma a prodotti informativi ed esperienze per supportare l'usabilità e la findability.

  4. Una disciplina emergente ed una community focalizzata nel portare i principi del design all'interno del panorama digitale.

Come queste definizioni di "Tim O'Really 3.0" suggeriscono, l'information architecture si estende ben oltre le tassonomie e il Web.

Inoltre ci sono un gran numero di professionisti dell'information architecture come Christina Wodtke , Adam Greenfield e Peter Merholz che si sentono stretti in queste definizioni. Nonostante io rispetti le loro prospettive, sono d'accordo, come al solito con Jesse James Garrett:

"Scegliere una definizione stringente per una disciplina permette di descrivere un particolare set di problemi con precisione e questa precisione è assolutamente richiesta per ogni disciplina che desideri progredire."

Nel suo brillante essay ia/recon, il padre di Ajax ha ben articolato la distinzione tra ruolo e disciplina:

"C'è una disciplina conosciuta come information architecture; e c'è un ruolo conosciuto come information architect. Si sono sviluppati contemporaneamente ed ognuno di loro è coinvolto nella definizione dell'altro."

Una volta ancora sono d'accordo con Jesse, anche se credo sia vitale, specialmente ora, aggiungere un terzo ambito, il concetto di community di e gli eventi connessi con l'information architecture che includono l' IA Summit, l'Euro IA, il Latin American IA Retreat, l'Oz-IA, e l' IA Institute.

La maggior parte di coloro che discutono e fanno parte di questa community non si auto-identificano come information architects ma amano far parte di questo ambiente così stimolante.



Gli Architetti dell'Informazione Sono Sotto Attacco

architects_under_attack.jpg

Sfortunatamente sia il ruolo che la community sono sotto attacco. Nell'economia politica odierna, dove le persone possono scegliere le loro sorgenti e le loro news, la verità non dovrebbe mai sottostimare il potere dell'invenzione.

Se ci fossero solo pochi post con tema la morte dell'architettura dell'Informazione non ci sarebbe bisogno di nessuna risposta. Ma la campagna attuale portata avanti dai padri di un'altra disciplina, sorella della nostra, l' - interaction design - è degna di considerazione perché definisce l'architettura dell'informazione una disciplina ormai vecchia e legata ad un punto di vista web centrico nell'organizzare la navigazione di un contenuto online.

Trovo veramente strano che questi leader dell'interaction design dedichino tanta energia a denigrare l'architettura dell'informazione come community e disciplina. Forse stiamo testimoniando il classico caso della sorella minore che compete per le risorse e l'attenzione.

Dopo tutto c'è una ragione del perchè l"information architecture" è cinque volte più importante dell' "interaction design" agli occhi di Google AdWords.

Ma a parte questo voglio gettare acqua sul fuoco perché abbiamo molte più cose in comune di quello che pensiamo.



Il Ruolo: Strategie per gli Architetti dell'Informazione

chess_strategy.jpg

Sono stato un interaction designer dal 1994. Ho progettato community online, prodotti software, interfacce grafiche utente e mashup via Ajax che fanno uso di tags e tassonomie.

Secondo il mio punto di vista la separazione tra ruolo e disciplina permette agli information architects di andare ben oltre l'architettura dell'informazione. A molti di noi è stato chiesto da clienti e colleghi di andare oltre il dsign strutturale per creare ponti tra la strategia e l'interfaccia per giocare un ruolo determinante nello sviluppo di un prodotto. Ora è il momento di cogliere a pieno queste opportunità.
Con il passaggio dal Web 2.0 al Web 3.0, gli interaction designers farebbero bene a conoscere qualche bravo architetto dell'informazione.



La disciplina: Information Architecture Strategy

expert_discipline.jpg

Il futuro degli information architects appare luminoso e mentre la maggior parte del lavoro di architettura dell'informazione viene fatto persone senza esperienza, gli specialisti possono giocare un ruolo determinante nello sviluppo della community di esperti e nel miglioramento della disciplina.

Riguardo a questa disciplina, abbiamo molto da imparare e da dimenticare, anche all'interno dei confini stretti della ricerca, dell'organizzazione, della navigazione e della struttura di un'informazione. La nicchia del search analytics per esempio, offre ricche opportunità (nella pratica e nella ricerca) per capire al meglio i bisogni degli utenti, i loro comportamenti, per affinare il marketing e il design.

Noi abbiamo molti contesti in cui fare pratica, dalle molte ecologie del web alle varie piattaforme media. Per questo motivo sono d'accordo ed applaudo il piano di business dell'Information Architecture per estendere la nostra pratica ad una varietà di spazi di informazione condivisa inclusi:

  • Spazi Virtuali (e.g., software, siti)

  • Fisici (e.g., musei, biblioteche, ospedali)

  • Procedurali (e.g., flussi di informazione nei processi di lavoro)



La Community

community_architects.jpg

Negli ultimi anni, ho avuto la possibilità di incontrare e scambiare informazioni con information architects ed interaction designers in Australia, Brazile, Canada, Cile, Danimarca, Inghilterra, Francia, Germania, Italia, Giappone, Olanda, Svezia, e Stati Uniti in una serie di eventi locali ed internazionali dedicati all'architettura dell'informazione.
Sono costantemente ispirato da queste community in tutto il mondo, fatte di persone intelligenti ed interessanti che rappresentano il vero vantaggio competitivo di questa community. Per questo dobbiamo continuare a stimolarle creando un'infrastruttura, organizzando eventi e motivandole costantemente.
Inoltre, penso che sia importante che gli organizzatori degli IA Summit (io sono uno di questi) sappiano introdurre argomenti esterni alla disciplina dell'architettura dell'informazione.

Devo dire che dopo aver letto le ultime IAI Newsletter, sono rimasto impressionato da quanto la community sia cresciuta in questi ultimi anni.



La fine dell'inizio

ribbon_scissors.jpg

Negli ultimi dieci anni l'information architecture ha maturato un ruolo, una disciplina ed una community creando una stabilità istituzionale ed un corpo sostanziale di conoscenze; ed è questa serie di conoscenze ormai accettate e stabilite che rende inquieti coloro che scelgono di non accettare i presupposti e di sperimentare. Io applaudo il loro coraggio, la loro volontà di andare oltre il ruolo e la disciplina, ma nello stesso tempo spero per il loro ed il nostro bene che possano rimanere connessi con la information architecture community.

Per coloro tra noi che continueranno ad abbracciare il ruolo e la disciplina auguro tutta la volontà e la passione per affrontare l'Information Architecture 3.0 con tutte le sue sfide ed opportunità.

Questa è la mia previsione. Che cosa ne pensi?



Articolo originale in data 9 Novembre 2006 dal titolo "Information Architecture 3.0" di Peter Morville.

L'autore

Peter_Morville.jpg

Peter Morville è presidente e fondatore di Semantic Studios, un'azienda di consulenza leader nell'information architecture, user experience, e findability ed è riconosciuto come uno dei padri principali dell'information architecture. Peter ha un''advanced degree in library ed information science' alla School of Information della University del Michigan; è inoltre un sostenitore appassionato del ruolo critico della findability nella progettazione della user experience. E' co-autore (con Louis Rosenfeld) del best seller, Information Architecture for the World Wide Web (più di 100,000 copie), e fondatore ed ex presidente del IA Institute e membro dell'ASIS&T e dell'American Library Association.

Puoi approfondire Peter Morville puoi leggere il suo blog all'indirizzo findability.org.

 
 
 
 
 
Commenti    
blog comments powered by Disqus

 

 

 

 

6582
 




 

I Toolkit di Robin


 









 

 

 

 

  • RSS Feed

          Mail
    Nome:
    Email:
     



     
     

     

    Web Analytics