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Curated by: Luigi Canali De Rossi
 


22 gennaio 2007

Network Collaboration: Il Peer To Peer Come Nuovo Stile Di Vita - Video Intervista Con Michel Bauwens

La collaborazione in network sta ridefinendo i modi con i quali comunichiamo, pubblichiamo, facciamo business e costruiamo collettivamente conoscenza, e ciò è stato reso possibile dall'avvento di tecnologie peer to peer libere ed affidabili.

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Il Peer to peer, come espressione, è sempre stata associato alle reti di file sharing, dove utenti da tutto il mondo si scambiano file fra loro. Ma in tempi recenti la convergenza fra collaborazione peer to peer e la predisposizione delle opportune reti strutturate - sia su internet sia nelle intranet aziendali si è evoluta fino a comprendere un grande numero di modi attraverso i quali le persone sono in grado di collaborare in maniera efficace, indipendentemente dal loro domicilio.

Michel Bauwens è il fondatore di Foundation For Peer To Peer Alternatives, e fautore dell'idea secondo cui il peer to peer non sia semplicemente una tecnologia, ma un nuovo stile di vita. Secondo Michel, il mondo dei media e del business si sta scostando da un'ottica "top down", una maniera gerarchica di operare, per aprirsi alla creatività e alla capacità di produrre contenuti da parte del pubblico, e di ogni individuo all'interno di un'organizzazione.

Michel Bauwens è il fondatore del wiki con il quale la fondazione promuove le sue attività. Tale wiki contiene oltre 2000 pagine di informazioni e risorse su tutti gli aspetti della cultura P2P.

Michel Bauwens descrive in questo modo il progetto della Fondazione P2P (in una intervista a iCommons):

"L'idea di base che ho avuto è che stia emergendo un nuovo movimento sociale che estende la partecipazione oltre i confini virtuali abbracciando la vita reale. Viviamo in democrazie rappresentative, il che significa che voti ogni quattro anni, scegliendo quali persone avranno diritto di esercitare il potere...ora stiamo approntando gli strumenti e le risorse per coinvolgere tutti quanti, in quanto tutti dovrebbero far sentire la loro voce."

In questa intervista video esclusiva a MasterNewMedia di Robin Good, Michel ci espone il suo pensiero su cosa sia il P2P, e su come cambia il modo in cui viviamo, in uno sfondo sociale collaborativo sempre più interconnesso.

(Per chi non dispone di una connessione veloce abbiamo trascritto integralmente l'intervista).

 

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Foto di: Zaktlo Kostic


Cos'è il P2P?

In questo primo spezzone Michel parla della definizione di P2P, discutendo i tre aspetti principali delle reti P2P:

  • La Peer Production - come differisce la produzione di rete dagli altri modelli produttivi?
  • La Peer Governance - come si organizzano tali gruppi?
  • La Peer Property - come ed in che modo tale attività produttiva è protetta dall'appropriazione individuale o aziendale?





Il contesto P2P

Nella seconda clip Michel parla di:

  • Storia del P2P - la fondazione storica della cultura P2P.
  • Determinismo tecnologico - il limite sul quale la cultura P2P conta per rendere possibile tutto questo
  • Grado di coinvolgimento nella cultura P2P - il limite sino al quale la produzione e le attività P2P sono generate dall'interesse degli utenti.





Spiritualità P2P

Nel seguente spezzone dell'intervista, Michel risponde sull'affermazione che il P2P abbia una dimensione spirituale, sottolineando l'importanza di come siano estremamente correlate.





P2P, tu e le gerarchie

Michel passa a discutere la nozione di gerarchie, e come vengono trasformate grazie all'approccio P2P. Fa notare che:

  • La Produzione P2P non determina da sola le gerarchie

  • La gerarchie si trasformano in gerarchie della connessione e della conoscenza

  • Queste gerarchie si evolvono secondo principi meritocratici

Procede quindi discutendo degli effetti sulla vita di tutti i giorni della modalità P2P:

  • Produzione appassionata - La produzione spontanea nasce dalla passione e dall'interesse a livello individuale

  • A livello di gruppo questa unione di passioni e conoscenze produce il miglior risultato possibile

  • Le relazioni di lavoro nelle culture tradizionali non funzionano a dovere.





Approfittare della produzione P2P

Nella clip seguente Michael discute le relazioni fra la produzione P2P e il mercato, notando che:

  • Questi due fattori divengono incredibilmente dipendenti, sicché l'innovazione sociale alimenta il mercato, e il mercato si fonde con questa innovazione
  • Le piattaforme partecipative emergenti - servizi di condivisione come de.licio.us o Flickr fanno trarre profitto da questa condivisione
  • Capitalizzare dai Commons - come la forma più pura di base condivisa di Commons riesca a creare profitti grazie ai servizi derivati, quali le consulenze
  • Capitale di conoscenze - come l'essere parte di un processo produttivo P2P possa incrementare il tuo bagaglio culturale, il quale può essere venduto sul mercato.





Pensieri finali

In questa parte finale dell'intervista Michel risponde a domande circa:

  • Il mondo in via di sviluppo - come la cultura P2P influisce sulle persone al di fuori dei paesi sviluppati?
  • Contatti in dettaglio - come puoi partecipare alla Fondazione P2P e prendere contatto con Michel Bauwens
  • Lo scopo del progetto - qual è lo scopo e le motivazioni della fondazione?







Intervista video con Michel Bauwens della P2P Foundation

- Trascrizione integrale

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Foto di: (cc)imagine-magazine.com

James Burke: Quindi dimmi cosa fai, e perchè ti trovi in Olanda?

Michel Bauwens: Sono Michel Bauwens, vivo a Chiang Mai, seconda città della Thailandia, fra le montagne. Sono membro e fondatore di una fondazione chiamata Foundation For Peer To Peer Alternatives. Produciamo principalmente documentazione, ricerche e al contempo promuoviamo le alternative P2P. Quindi sono ad Amsterdam per parlare con la gente, attraverso seminari e letture su come il P2P non sia semplicemente una tecnologia, ma un nuovo modo di fare le cose, un nuovo modo d'essere al mondo.

JB: Quindi cos'è il P2P?

Michel Bauwens: Bene in P2P, la parola "peer" significa più o meno uguali, quindi P2P significa - è una definizione non immediata - relazione dinamica in reti distribuite. Pertanto ogni volta che hai una rete di persone, ove non c'è coercizione, obblighi e limitazioni su come puoi connetterti ad altre persone, quando hai tutto ciò, hai un nuovo genere di relazione "bottom-up" che si sviluppa fra queste persone. E queste relazioni sono la rete P2P.

Per cui avremo tre differenti elementi da descrivere, in primo luogo hai una produzione di rete - ossia quando delle persone decidono di sviluppare un progetto o un prodotto assieme - pensa a Wikipedia, ed a quanti miliardi di pagine quando cerchi su Google sono il risultato di team di persone.

Il secondo elemento riguarda il modo con il quale riescono a gestire questi progetti, considerato che stanno facendo tutto autonomamente, come riescano a gestire le loro relazioni - ho chiamato questo elemento "peer governance".

E il terzo elemento è la peer property, che tratta in sostanza di come questi gruppi si proteggono dall'appropriazione individuale o aziendale; una volta che hai deciso di sviluppare un progetto assieme ad altri, come essere sicuri che non se ne avvantaggino solo alcuni?



JB: Quindi il P2P è un qualcosa che esiste da sempre? E' qualcosa di antico oppure è una cosa recente?

Michel Bauwens: E' una cosa al contempo vecchia e nuova. Antica nel senso che probabilmente per la maggior parte della storia umana, tralasciando gli ultimi tre o quattro secoli, le persone hanno vissuto in piccole comunità e non vi era nessuno stato che li opprimesse in qualche maniera, sicché, ogni volta che le persone si riunivano in piccoli gruppi, stavano facendo qualcosa di simile al P2P.

Ciò vale a dire che, non appena raggiunto un certo limite, poniamo 150 persone - questo è chiamato il Numero di Dunbar, ed è una sorta di limite del numero di relazioni che una persona è in grado di gestire da sola, la società diviene più complessa, con lo strutturarsi di gerarchie, che è una sorta di semplificazione di queste relazioni, e presto ti trovi di fronte a una dittatura imposta dal vertice della gerarchia.



JB: il P2P odierno è differente rispetto a quello del passato?...

Michel Bauwens: Bene la differenza sta nel fatto che abbiamo finalmente inventato una tecnologia che mette in grado le persone di lavorare in piccoli gruppi, anche a grandi progetti, anche se non sono assieme. Questa è una enorme differenza.

JB: Ok.

Michel Bauwens: Quindi non sto dicendo che solo la tecnologia ne sia la causa, ma che sia stato un fattore che permette tutto questo.

Abbiamo cercato ed inventato una tecnologia che fosse in grado di portarci al di là delle gerarchie e quindi il P2P è differente nel senso che oggi dipende fortemente dalla tecnologia. Vedi Wikipedia e Linux; centinaia di migliaia di persone ci stanno lavorando, ma se guardi attentamente chi ci lavora alacremente, spesso sono piccoli team.



JB: Mi sembra una cosa comunista, o in qualche modo marxista, è così -

Michel Bauwens: no

JB: ...naturalmente siamo a conoscenza del fatto che anche il comunismo desideri eliminare le gerarchie, sebbene pensato per portare vantaggi ai lavoratori. C'è una relazione?

Michel Bauwens: Non ha nulla a che vedere col comunismo come concepito sinora, se pensiamo all'Unione Sovietica o comunque a sistemi centralizzati, che sono una cosa completamente opposta rispetto al P2P; ha qualcosa a che vedere con l'ideale secondo cui, citando Marx,...ognuno apporta il suo contributo a seconda delle sue capacità, ed ognuno riceve secondo le sue necessità. Quindi si, in quei casi, quando sei coinvolto in progetti come Linux o Wikipedia, contribuisci e lo metti in comune di modo tale che altri possano usufruirne. In questo senso vi è una relazione.

JB: OK.

Michel Bauwens: Non è una questione idealistica. Non so se tu voglia sentire questo, ma è qualcosa che ho sentito troppo spesso e recita più o meno così "Bene, è troppo idealistico", giusto?

JB: Giusto.

Michel Bauwens: Ma voglio dire di no, perchè è basato su un approccio differente attraverso il quale le persone agiscono per il loro tornaconto, in fasi differenti.

La fase di base è che, lo stai facendo per te stesso, ma il mero fatto che tutti stiano facendo la stessa cosa incrementa i benefici di tutti. Sai, come la Dell, ordini il tuo PC, lo configuri sul sito, bene anche la Dell se ne avvantaggia, sebbene tutti stiano agendo per il loro tornaconto.

Il secondo passo è che si, lo stai facendo per te stesso, ma al contempo lo condividi, e su questo si basano nuovi progetti Web 2.0 , come de.licio.us - che condivide i bookmark, o Flickr - le foto, o YouTube - per i video. Lo stai facendo per te, ma anche se non lo sai, lo stai facendo in gruppo, e ne trai benefici. E' come uno step ulteriore.

E lo step ancora seguente, se vuoi saperlo, è quando produci qualcosa in comune, in gruppo. Questi sono Linux e Wikipedia. Certo c'è una gerarchia di cooperazione, di condivisione e comunque lo stai facendo anche per te stesso. Se entri a far parte di progetti come Wikipedia, dai un piccolo contributo, ma al contempo ricevi tutti i contributi altrui. Trai grandi benefici.

C'è anche una prospettiva nella quale si è soddisfatti di donare, come all'interno della tua famiglia. Sai, con i tuoi figli, non ti stai chiedendo "quali benefici avrò", poiché il semplice fatto di dare ti rende felice, quindi molte persone collaborano perchè è divertente, perchè sentono la necessità di condividere, perchè gli piace costruire progetti assieme ad altre persone.



JB: Ciò è in linea con uno scambio reciproco di messaggi spirituali. A tuo giudizio, le reti P2P hanno altre dimensioni come appunto quelli della tradizione spirituale?

Michel Bauwens: penso vi sia un elemento spirituale che attiene a come ognuno di noi si relaziona con gli altri. Nel mercato, ti relazioni con gli altri come da soggetto ad oggetto. Una relazione impersonale - compri qualcosa da qualcuno, naturalmente sei cordiale, ma rimani neutrale.

L'ideale del P2P è che hai questa nozione di nodo di connessione, quindi ti stai relazionando con un altro soggetto, un'altra persona e penso che ciò sia un elemento, con qualcosa di spirituale, come nel caso del Commercio Equo-Solidale. Pertanto vi sono certamente elementi spirituali e politici in qualche modo impliciti nel P2P.



JB: Ma il P2P ha ideologie sorelle o partner fratelli?

Michel Bauwens:Bene, storicamente, ciò che chiamiamo commons esiste da secoli. Ogni società tradizionale, ogni villaggio, aveva un'area in comune nella quale ognuno poteva prendere il legno, l'erba o altro, ed è solo con l'avvento del sistema capitalista, nel sedicesimo secolo, con ciò che viene chiamato enclosures, che queste aree comuni vengono abbandonate e privatizzate.

Ma poi vediamo i lavoratori creare solidarietà aiutandosi reciprocamente. Condividono il rischio di vivere assieme, ed ognuno porta e prende in base alle necessità, per cui il sistema dello stato di benessere è basato sulla generalizzazione di queste azioni comuni dei lavoratori. Quindi, io penso che le persone abbiano sempre voluto fare questo in qualche maniera, e per fortuna oggi abbiamo il grande vantaggio di possedere abbondanti risorse per farlo. Abbiamo Internet, abbiamo il Web.

Ove c'è abbondanza, è più facile condividere.



JB: Gerarchie. Puoi dirmi qualcosa a proposito di come gli effetti del P2P influenzino le gerarchie?

Michel Bauwens: Si. Bene, penso non sia vero che non vi siano gerarchie nelle reti P2P. Vi è una qualche forma di gerarchia, ma tradizionalmente la gerarchia è definita come un piccolo gruppo che si eleva sopra il resto e decide cosa gli altri debbano fare, giusto?

La gerarchia significa coercizione, cosa che non necessariamente avviene nel P2P.

Penso che il P2P sia qualcosa in più rispetto a persone che dicono "potremmo farlo assieme"; chi ha iniziato il progetto ha una motivazione in più, perchè ha ispirato gli altri, come Jimmy Wales in Wikipedia, Richard Stallman con il Software Libero, Linus Torvald con Linux.

Quindi vi è una gerarchia della nascita e una che nasce dall'esperienza , e solitamente capisci che c'è bisogno di una forte leadership per mettere le basi e iniziare le strategie di un progetto. Quindi i team sono realmente meritocratici - quindi "Ok, per questo tipo di gruppo sei il migliore programmatore, tu il miglior creativo " - quindi le gerarchie divengono fluide, divengono naturali, in relazione comunque al tipo di progetto al quale si sta lavorando...



JB: Come influenza il P2P la persona media? Come possiamo vederlo in azione...

Michel Bauwens: Ok, è ciò che sto dicendo in piccolo, trasposto su scala generale. La nostra società si muove da una minore produzione di risorse materiali verso una maggiore produzione di elementi immateriali, e nella sfera immateriale cresce la produzione di benefici e diminuisce la produzione di profitti. In questo modo il P2P si espande.

L'infrastruttura tecnologica - internet, il web - è la struttura organizzativa - il modo in cui ci organizziamo assieme - per cui è un terzo modo di produrre, di governarsi, e di proprietà. Ed è incredibilmente più efficiente del vecchio modo di fare le cose.

Individualmente, quindi, questo è lo step successivo, sei libero di produrre qualcosa e non devi obbedire a nessuno. Questo cambia la tua prospettiva e il modo con cui lavori.

Il tuo lavoro si basa sui tuoi interessi e sulle tue passioni, per cui in ciò che fai metti tutto te stesso e il risultato verrà di conseguenza. Noi vogliamo fare i migliori prodotti possibili, migliorando continuamente ciò che facciamo assieme.

Ecco, penso sia meglio lavorare tutti assieme - lavorare con amici, con persone che condividono gli stessi ideali - rispetto che lavorare per un'azienda.



JB: Hai molta esperienza in questo, vero?

Michel Bauwens: Certamente, ho lavorato nel mondo aziendale, e una delle motivazioni per cui ho smesso è perchè penso che tali relazioni di lavoro non funzionino adeguatamente. Direi che non funzionano affatto. Vediamo una moltitudine di innovazioni susseguirsi al di fuori dei contesti aziendali. L'industria farmaceutica è alla frutta, non riesce più ad innovare in termini di medicine.

Guarda ad esempio Windows e Vista, Microsoft con Vista affronterà i soliti problemi nel lanciare un nuovo sistema operativo. Quindi vedi che le metodologie tradizionali sono obsolete e difficili da utilizzare, mentre vedi come le alternative emergenti riescano meglio e più facilmente, e in maniera più produttiva a realizzare prodotti talvolta perfino migliori. Questa è una alternativa tangibile.



JB: Pensi che la maggior parte delle persone possa iniziare questo processo di produzione in comune, o è un processo che necessiterà di alcune decadi per affermarsi?

Michel Bauwens: Ecco, probabilmente non sarà immediato. Ma sta emergendo e crescendo, per cui ci vorrà tempo. Il grande problema è sicuramente che stai aderendo volontariamente a fare qualcosa in comune che sarà di fruito liberamente.

Per cui c'è un problema non trascurabile di sostenibilità della "peer production". Quindi ciò che ora sta avvenendo fra la peer production e il mercato è un rapporto di dipendenza reciproca. Intendo dire che il mercato è sempre più dipendente dall'innovazione sociale, attraverso tali processi. E come produttore P2P devi comunque andare sul mercato per guadagnare denaro.



JB: Ma allo stesso tempo, dai tuoi discorsi emerge che, se tu aggiungi il fattore economico a un prodotto P2P come, per esempio, il dilemma interno a Firefox, puoi affossare l'intero progetto. Che mi dici a riguardo?

Michel Bauwens: Ho parlato della differenza fra questi progetti basati su condivisioni e collegamenti deboli, quali de.licio.us e Flickr - stai facendo una cosa per te stesso ma al contempo la condividi, ma comunque la fai per te, indipendentemente dagli altri, in quanto non conosci gli altri - per cui abbiamo società che creano piattaforme di condivisione, permettendoti di condividere e facendo business su ciò che tu condividi. E' un beneficio reciproco, giusto?

Se stai realmente producendo qualcosa assieme ad altri , come Wikipedia o Linux, stai producendo un bene comune, e devi pensare a cosa puoi fare, visto che non puoi venderlo, perché è protetto da Creative Commons e dalla General Public Licence. Ma puoi pensare a strategie derivate, che sarebbe a dire, questo è un buon software, lo installo nella tua compagnia. Non pagarmi per il software, ma per l'installazione, l'insegnamento, e l'aiuto che ti do se ne hai bisogno.

Come individuo, lo dai gratuitamente alla comunità, ma impari anche e così accresci il tuo bagaglio culturale. Conosci persone - e incrementi il tuo capitale relazionale, il capitale di rete. E se contribuisci molto e le persone hanno fiducia in te, la tua reputazione aumenta.

Questi sono benefici che ti rendono maggiormente appetibile per il mercato. Quindi non ne trai un beneficio diretto ma indiretto. Pertanto come individuo puoi ben dire che non è sostenibile perché non puoi sempre lavorare gratis ad ogni progetto; ma se guardiamo questi progetti osserviamo che ogni mese c'è un 15% che abbandona, ma un altro 15% che si unisce al progetto. E allora osserviamo ciò che sta succedendo; questi lavoratori vanno sul mercato per cercare lavoro, fare due soldi, e quindi quando il progetto è finito non vogliono aver subito un altro lavoro, perché vogliono lavorare al progetto che li appassiona.



JB: Bene, io penso che questa passione possa essere spesa sia sul mercato come sui commons, comunque suppongo vi siano varie sfumature. Sarebbe meglio distinguerle, di modo tale che possiamo capire chiaramente di cosa stiamo parlando.

Michel Bauwens: Ecco mi viene da pensare al Medioevo ed al sistema feudale, potevi uscirne e diventare un monaco, e per esempio nella regione dove vivo io, il Sud-Est Asiatico, puoi diventare monaco per molti anni. E' il medesimo processo....

JB: ... Questa fuoriuscita...

Michel Bauwens: Ecco, prima esci, e poi rientri. Quindi puoi uscire dal mercato, poi fare un po' di peer production, e quando hai di nuovo bisogno di soldi tornare al mercato.



JB: Ok. Bene, mi piacerebbe domandarti, come applicare quello di cui parlavi a - faccio un esempio estremo - persone che vivono in paesi in via di sviluppo. Come può la tecnologia P2P avvantaggiare le persone realmente svantaggiate?

Michel Bauwens: Uno dei vantaggi è il fatto che puoi avere accesso all'infrastruttura, che è incredibilmente più economica poiché prodotta da queste comunità e liberamente fruibile; ciò significa avere accesso ad un mondo di rete ad un prezzo irrisorio.

Se anch'essi contribuiscono, perchè, come sai, vi sono programmatori anche in questi paesi, per cui c'è una enorme differenza fra comprare un software da una multinazionale o impegnarti nella produzione di software libero....si impara un sacco.

Impari molto di più, quindi investi in capitale intellettuale per la tua nazione, contrariamente al mero acquisto di un prodotto da scaffale, i cui profitti vanno ad un'altra nazione.

Per cui questi sono i vantaggi. E naturalmente, sai, devi ingegnarti, comprando un computer con altre persone e inventandoti un modo per riuscire a connetterti.



JB: Bene, grazie per averci spiegato approfonditamente il processo P2P. Come può il nostro pubblico mettersi in contatto con te?

Michel Bauwens: Ok, vi do la mia email: michelsub200[at]yahoo.com. Abbiamo anche un sito web chiamato P2PFondation.net wiki. Abbiamo un blog, raggiungibile all'indirizzo blog.p2pfoundation.net. Penso sia abbastanza, attraverso queste fonti puoi...



JB: Quali sono i tuoi progetti attuali, come va la tua organizzazione e cosa avverrà nel prossimo futuro?

Michel Bauwens: Mi sto impegnando soprattutto nella P2P Foundation.

A un certo punto della tua vita dici "E' ciò che voglio fare, è ciò in cui credo" ed è come se piantassi virtualmente la tua bandiera al suolo. E poi inizi a coinvolgere persone, quindi da individuale diventa un progetto collettivo, abbiamo circa 30-40 persone che lavorano attualmente assieme, e il mio attuale desiderio, è passare dal virtuale al reale, sai, far incontrare queste persone,
pensare assieme imparando reciprocamente, lo sai, sono molto ambizioso.

Questo è qualcosa che può cambiare il mondo.

Voglio che tutti questi movimenti e queste persone che stanno lavorando capiscano che non sono sole, che stanno partecipando ad un cambiamento epocale. Sicuramente è un progetto con risvolti politici e sociali.

Immagino un mondo dove le persone siano realmente interconnesse.

Penso sia magnifico.



Questa intervista video esclusiva è stata gentilmente filmata e registrata da un collaboratore del Robin Good's Media Network James Burke ad Amsterdam, Olanda il 18 Settembre 2006. James Burke è autore del blog "Lifesized - Measuring hearts and minds".

Grazie James.

 

Scritto da per MasterNewMedia.
 
 
 
 
 
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