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20 maggio 2007

Social Software: Definizione Ed Impatto Sulle Persone E Le Organizzazioni - Un Report Della Australian Flexible Learning Framework (Parte 1°)

Il Social software è un qualunque software o network online che permette agli utenti di interagire e di condividere conoscenza in una dimensione sociale, enfatizzando il potenziale umano piuttosto che la stessa tecnologia che rende possibile tale scambio.

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Foto credit: Mikael Damkier

Il Social software è dovunque: blog, instant messengers, wiki, strumenti per la scrittura collaborativa sono l'espressione più rappresentativa di questo concetto. Il ruolo di queste tecnologie è diventato sempre più importante nel mondo odierno e tende a rimodulare il modo in cui avviene la collaborazione all'interno ed all'esterno di Internet.

In una video intervista pubblicata di recente con Teemu Arina, il giovane ricercatore Finlandese ha parlato dell'enorme potenziale del social software quando viene adottato nel processo dell'apprendimento informale e nelle organizzazioni di nuova generazione.

Nell'articolo seguente vengono introdotti alcuni estratti da un report eccellente rilasciato dalla Australian Flexible Learning Framework, un'istituzione che ha dedicato particolare attenzione al fenomeno del social software ed al suo impatto sulle vite degli individui e delle organizzazioni odierne.

 




Definizione del social software e del suo scopo

Ci sono diverse opinioni sulla definizione esatta di social software. Per lo scopo di questa ricerca, viene utilizzata una definizione da Wikipedia aggiornata al 28 Settembre 2006, in cui si afferma che il social software:

"...permette alle persone di incontrarsi, connettersi, collaborare attraverso discussioni mediate dal computer, e formare comunità online. Concepito in maniera ampia, questo termine potrebbe racchiudere anche i media più vecchi quali le mailing list ma in qualche modo pare restingere il suo significato ad un genere di software più recenti quali blog e wiki."

La rivista Time (25 Dicembre 2006 / 1 Gennaio 2007) ha dedicato la copertina della Persona dell'Anno per il 2006 ad un generico "YOU" ed ha spiegato come i social software rafforzino il ruolo dei singoli individui.

In questa ricerca il focus è stato inizialmente limitato ad alcune tecnologie di social software che non erano ancora state oggetto di ricerca da parte della nostra istituzione e che hanno cominciato ad essere utilizzate con successo negli ambienti di insegnamento ed apprendimento del VET (Formazione Professionale Australiana). Queste tecnologie nello specifico sono blog, wiki, software per il virtual conferencing ed il social bookmarking.

La ricerca ha riconosciuto, comunque, che il panorama del social software sta cambiando in maniera dinamica e che ci sono molti altri social software che vengono utilizzati per condividere conoscenza, sviluppare le competenze ed insegnare/apprendere nella VET (Formazione Professionale Australiana).

Queste tecnologie sono mondi virtuali o 3D (ad esempio Second Life), strumenti per la pubblicazione di foto (ad esempio Flickr), storytelling digitale e podcasting.

Un'area del social software che sta fiorendo ma che non è stata inclusa in questa ricerca è l'uso degli spazi sociali quali MySpace.

Sono stati inclusi tra i social software anche strumenti nel campo virtual conferencing, ma con qualche perplessità.

La necessità di limitare la categorizzazione di cosa è Social Software (o Social Networks) è discussa da Boyd (2006). Un elemento fondamentale discusso da Boyd è che i limiti sono necessari per prevenire che tutte le ultimissime tecnologie vengano classificate come "social software" perché va "di moda" così come occorre fornire definizioni chiare per la ricerca futura, la discussione ed il dibattito.

Comunque, lo scopo è far si che il virtual conferencing venga riconosciuto nella VET (Formazione Professionale Australiana) in Australia dal momento che già gioca un ruolo importante. I ricercatori riconoscono però che la sua inclusione può essere considerata fuori dai limiti del social software.

Sebbene la ricerca abbia avuto come oggetto principale la VET (Formazione Professionale Australiana), i dati raccolti provengono comunque da un panorama molto più ampio ed includono tutti i settori educativi ed anche le aziende interne o esterne all'Australia.



Caratteristiche degli individui, dei gruppi, delle organizzazioni già coinvolte nell'uso di social software


Gli individui

Le caratteristiche degli utenti della VET (Formazione Professionale Australiana) già coinvolti nell'uso di social software rientrano nelle definizioni di Rogers' (1995) di "Innovatori ", Adottatori precoci" ed in piccola percentuale di "Maggioranza precoce ":

Qui le definizioni:

  • Innovatori: Sono persone coraggiose - che spingono verso il cambiamento. Gli Innovatori sono comunicatori molto importanti.
  • Adottatori precoci: Sono persone rispettabili - opinion leader, provano nuove idee, ma in maniera accorta.
  • Maggioranza precoce: Sono persone ponderate - attente ma che accettano il cambiamento più velocemente rispetto alla media.
  • Maggioranza tardiva: Sono le persone scettiche - utilizzeranno nuove idee o nuovi prodotti solo quando la maggioranza li utilizzerà.
  • Ritardatari: Le persone tradizionali - critiche verso le nuove idee che le accetteranno solo se la nuova idea è diventata la corrente principale o addirittura una tradizione.

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Figura 1: La Curva di Adozione dell'Innovazione di Rogers (1995)

Secondo Rogers, gli Innovatori adottano l'innovazione all'inizio (2.5%); gli Adottatori precoci lo fanno per il 13.5% un po' di tempo dopo; la Maggioranza precoce per il 34%; la Maggioranza tardiva per il 34%; e dopo un po' di tempo finalmente anche i Ritardatari la adottano per il 16%.

La Curva di Adozione dell'Innovazione di Rogers è utile per ricordare che cercare di convincere rapidamente la massa su idee nuove e controverse, è inutile. Ha molto più senso cominciare a convincere gli Innovatori e gli Adottatori precoci. Le categorie e le percentuali possono essere usate come prima bozza per stimare i gruppi target e gli scopi della comunicazione.

Le caratteristiche delle persone eccezionali che cominciano a diffondere le idee sono descritte da Gladwell in The Tipping Point e (2000) si riflettono anche in coloro che usano i social software. Gladwell definisce queste persone come Connectors, Mavens e Salespeople. Sono i messaggeri che diffondono messaggi sociali.

  • Connectors: Sono persone con un dono speciale per tenere insieme il mondo, esperti della gente, conoscono molte persone e sono capaci di fare connessioni sociali.
  • Mavens: Sono esperti dell'informazione e risolutori di problemi con abilità sociali a cui piace condividere la propria conoscenza.
  • Salespeople: Essi possiedono le capacità di persuasione e di convincimento di chi li ascolta.

Gladwell applicò la conoscenza di come le epidemie si diffondono per escogitare una teoria sulla creazione di un cambiamento sociale "contagioso". Egli aveva notato che le epidemie hanno tre principali caratteristiche: contagiosità; il fatto che piccole cause hanno grandi effetti; e che il cambiamento non accade gradualmente ma in un preciso momento.

Il riferimento alla teoria del change management mostra come ci saranno sempre coloro che fanno il primo passo. Quello che spesso guida queste persone è una motivazione intrinseca, l'eccitazione per nuove sfide e il desiderio di fare cose migliori. Gli utenti della VET (Formazione Professionale Australiana) che hanno fatto il primo passo per imparare ad utilizzare questi strumenti software hanno dimostrato quanto potessero essere migliorativi, professionali ed estremamente utili come risorse.

McCulloch, un e-learning mentor del Framework, istruttore e facilitatore, ha scritto le ragioni per cui ritiene che la seconda ondata (gli Adottatori precoci) sia pronta ad essere coinvolta con il social software:

"Io credo che sia l'autonomia e la libertà ad attirare l'attenzione degli adottatori precoci e la loro volontà di "imparare per migliorare se stessi". La semplicità e facilità d'uso degli strumenti per il social networking sono stati gli elementi che hanno portato al successo in brevissimo tempo dei progetti 2006 del Framework."

Si potrebbe affermare che la fiducia in se stessi è una caratteristica chiave del "blogger". Ci vuole molta fiducia in se stesso per postare pensieri, idee ed argomenti in un ambiente pubblico. Murray, in riferimento all'uso della funzione "commenti" in The Knowledge Tree, notava che:

"da quando The Knowledge Tree ha cominciato ad utilizzare i blog, la funzione commenti era stata utilizzata meno dagli Australiani e più da lettori internazionali....è un'abilità che viene appresa...il commentare è un buon punto di partenza anche solo per dire 'grazie'."



I gruppi

La definizione di "gruppi" è diventata più ampia, con l'uso del social software estendendo il significato non solo a gruppi, ma anche a network e community. Il fattore significativo nell'uso del social software è la sua natura sociale, il fattore collegamento.

Il concetto di collegamento è un elemento chiave della Teoria del Connettivismo di Siemens. Stuckey e Arkell (2006) affermano che "Il mantra attuale per la gestione della conoscenza è connettere, non raccogliere". (p 7)

Essi evidenziarono "l'importanza delle comunità di pratica e della loro capacità di costruzione generativa della conoscenza". Wenger, stabilì poi tre caratteristiche essenziali delle comunità di pratica:

  1. Il Dominio - Un interesse condiviso
  2. Il Coinvolgimento della Community - unirsi alle attività ed alle discussioni, ad aiutarsi l'uno con l'altro a condividere informazioni.
  3. La Pratica - Esse sviluppano un repertorio condiviso di risorse: esperienze, storie, strumenti, modi di risolvere problemi ricorrenti - in sintesi una pratica condivisa.

White (2006) identifica tre tipi di comunità che operano nel regno della blogosfera del social software: La Comunità centrata sul singolo Blog/Blogger; la Comunità centrata su di un argomento specifico; e le Comunità di vicinato dove i blog fanno tutti parte di un sito centrale.

Un elemento chiave del collegamento, del networking e della formazione di comunità di pratica è la"fiducia". C'è bisogno di avere fiducia nei giudizi delle persone con cui si entra in connessione. La fiducia è alla base di tutte le interazioni umane. Boone in Stuckey e Arkell (2006 p 7) afferma: "Non voglio dati crudi, non voglio informazione, voglio il giudizio delle persone di cui posso aver fiducia".

Purie et al (2006), considerando il valore dei sistemi sociali, afferma che:

"I Sistemi sociali forniranno la fiducia in un mondo dove chi apprende è connesso digitalmente all'altro, ed il contenuto dell'apprendimento è condiviso e prodotto tra quanti apprendono. Il contenuto grassroots open source, ha il vantaggio di fornire materiale d'apprendimento illimitato anche se si possono sollevare dubbi sulla sua qualità, sul suo valore e sulla sua affidabilità."



Le organizzazioni

Stuckey e Arkell (2006), nella loro analisi del rapporto tra organizzazioni e social software affermano che il social software supporta lo sviluppo di culture abilitate a condividere conoscenza all'interno delle organizzazioni mentre la cultura della disciplina ha portato all'aggiornamento della gestione della conoscenza. Secondo Stuckey e Arkell è necessario che entrambe le culture coesistano e siano in equilibrio.

E' evidente che gli individui nell'ambito della VET (gli Innovatori, gli Adottatori Precoci ed i Messengers) cercano di evitare la cultura della disciplina all'interno delle organizzazioni per provare nuove tecnologie a supporto della condivisione della conoscenza, dell'apprendimento individuale e dei loro studenti, ma questo di per sé crea tensioni, dal momento che le organizzazioni vengono percepite come istituzioni che opprimono la creatività e l'innovazione.

Quel che dice l'analisi è che:

Il supporto dato dalle organizzazioni per iniziare ad usare i social software era considerato di grande importanza dall'82% di quanti hanno risposto al questionario, con il 67% di questi proveniente dal settore della VET (Formazione Professionale Australiana).

Tuttavia, nella VET, pochi hanno segnalato il reale supporto ed incoraggiamento da parte dei colleghi.

Ecco alcuni dati importanti in relazioni al sondaggio con oggetto il supporto e l'incoraggiamento da parte dei colleghi:

  • la maggior parte dei colleghi nella mia organizzazione mi ispira all'utilizzo delle tecnologie, mi sento come parte di un team innovativo (11% nella VET paragonato al 37% di tutti coloro che hanno risposto alla domanda)
  • la mia organizzazione mi incoraggia attivamente allo sviluppo professionale (sia formale che informale) utilizzando il social software (7% nella VET paragonato al 36% di tutti coloro che hanno risposto alla domanda).



L'impatto degli strumenti per il social software paragonati ad altre strategie per lo sviluppo professionale e la costruzione della conoscenza

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Il questionario online sull'impatto dei social software ha fornito dati importanti. Ecco una delle domande del questionario:

"Se hai utilizzato il social software per l'auto formazione o con i colleghi, come valuti l'impatto sul loro apprendimento? Che idee ti sei fatto?"

Agli storyteller sono state anche fatte domande volte all'identificazione dell'impatto del social software sulle pratiche di condivisione della conoscenza.

Cosa è emerso dal questionario:

Su un totale di 76 risposte, 36 hanno dato dei giudizi su questi strumenti per l'apprendimento.

La maggior parte dei commenti erano correlati alla "novità" dell'uso del social software e ponevano l'accento su:

  • la necessità di strategie di valutazione più sofisticate
  • il bisogno di valutazioni qualitative attraverso l'uso delle statistiche del sito, oppure utilizzando strumenti di social software quali Technorati ed altri strumenti per determinare il numero di visitatori, il numero di citazioni e riferimenti, la natura e l'ampiezza delle conversazioni generate dai post ecc.
  • l'uso di strumenti di social software per la condivisione della conoscenza in una modalità collaborativa e di sviluppo.



Informazioni utili estratte dalle storie raccolte e da altre fonti della ricerca

Le storie raccolte mostravano come l'utilizzo di social software per la condivisione della conoscenza e lo sviluppo delle competenze era stato parte integrante nella creazione di nuove modalità di lavoro, di condivisione della conoscenza e di apprendimento. I commenti di Wenmoth qui sotto, catturano i tratti fondamentali dei social software:

  • Il Possesso - Fondamentale è il fatto che gli individui possano ora 'possedere' il loro spazio sul Web - mutando da consumatori a contributori e collaboratori. I Siti che permettono agli individui di creare e mantenere le loro personali raccolte di foto, video e segnalibri online sono degli esempi.
  • La Personalizzazione - la possibilità di personalizzare l'interfaccia di molti di questi siti è un esempio dell'approccio personalizzato dei social software. Ma la personalizzazione và un po' più in profondità ed include la possibilità di costruire realmente il modo in cui l'informazione viene rappresentata, da dove proviene, come viene utilizzata, ecc.
  • La Partecipazione - il muoversi dal semplice pubblicare alla partecipazione è un'altra caratteristica di questi software. Persino i blog, pur essendo uno strumento per il personal publishing, permettono la partecipazione - ad un primo livello attraverso i commenti che possono essere lasciati, e ad un altro attraverso le comunità di interesse che sviluppano.
  • L'Aggregazione - la disponibilità di software che fanno uso di RSS (Really Simple Syndication) dimostra come l'informazione da una fonte possa facilmente essere integrata in un'altra. I Siti che permettono agli individui di creare il loro aggregatore personale di news feed, di link da blog, e di altri feed, come NetVibes e PageFlakes, sono un esempio di tutto questo. Altri siti come Technorati mostrano quanto comunità di nicchia si possano formare dall'aggregazione di post da più blog.



Riassumendo

L'uso del social software per la condivisione della conoscenza e lo sviluppo delle competenze è ancora agli inizi ed è difficile fare una valutazione formale. I social software permettono la condivisione della conoscenza e lo sviluppo delle competenze in maniera informale, ma è tempo di sviluppare e promuovere strategie di valutazione più precise e formali.



Questo articolo è un estratto del report "Networks , Connections and Community: Learning with Social Software", scritto da Val Evans, in collaborazione con Larraine J Larri. E' stato ripubblicato con il permesso dell'Australian Flexible Learning Framework, l'istituzione australiana dedicata alla promozione delle risorse dedicate allo sviluppo di sistemi e community di e-learning .



L'autore

Val Evans è il responsabile della Val Evans Consulting ed è ricercatore nel settore del social software. Il report è stato scritto in collaborazione con Larraine J Larri della Renshaw-Hitchen and Associates Pty Ltd.



Foto credits

Colleghi: Yuri Arcurs

 
 
 
 
 
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