MasterNewMedia Italia
Scopri i migliori tool per comunicare,
collaborare e fare marketing
   
Curated by: Luigi Canali De Rossi
 


18 luglio 2008

Licenze Dei Contenuti: Perché Gli Editori Web Devono Abbandonare Il Copyright

Gli editori di contenuti tradizionali, quelli che devono ancora capire e abbracciare del tutto la logica del Web, hanno utilizzato le loro armi legali e un piccolo esercito di avvocati per combattere, scoraggiare e distruggere qualsiasi cosa che si opponesse al totale controllo dei loro canali di distribuzione. Ma tutto questo gioca a loro favore oppure no?

copyright_id1993811_size485B.jpg

Photo credit: Bouzou Jean-Louis

John Blossom, analista ed esperto di strategie dei contenuti dei media, prende posizione su queste delicate discussioni e spiega in parole semplici perché gli editori di contenuti tradizionali devono smettere di utilizzare le leggi sul copyright e le soluzioni legali per difendere il proprio territorio.

"Fornire un valore in un contesto determinato è il vero valore delle pubblicazioni, un concetto che è sempre più in conflitto con il modello della produzione di massa che guida la maggior parte della produzione odierna dei contenuti protetti da copyright."

I valori e le motivazioni del copyright sono state sconfitte da un nuovo sistema di mercato e da un sistema di distribuzione che è costruito su premesse e interazioni che sono radicalmente opposte a quelle su cui si basa il copyright.

Oggi il contenuto esprime il proprio valore molto più facilmente quando si può muovere liberamente nei suoi naturali, spontanei e autonomi canali di distribuzione. E così sebbene sia difficile da prevedere, "il contenuto sviluppa il proprio valore molto più facilmente solo dopo essere stato distribuito". E' il contesto che oggi determina il valore del contenuto, favorendo così in maniera naturale un nuovo possibile tipo di licenze per i contenuti, che potrebbe influenzare gli altri modelli di licenze esistenti affinché gli autori e i creatori di contenuti siano ricompensati per il lavoro svolto.

 




Il Futuro Del Copyright è Qui

di John Blossom

Le biblioteche istituzionali accusano gli editori di fare poco o niente su questioni importanti come la scelta dei modelli di business più appropriati, in particolar modo quando si parla di opere protette da copyright.

Le case editrici hanno un potere fortissimo nel gestire il copyright attraverso i tradizionali canali legali e di business, preferendo trattare le situazioni intricate caso per caso piuttosto che distribuire i contenuti alle persone sbagliate secondo licenze sbagliate.

Questa enfasi sul campo legale, come elemento chiave dei modelli di guadagno fondamentali per gli editori e delle cause opportunistiche che sostengono il rafforzamento del copyright in virtù della crescita di situazioni non ben definite, ha creato uno scenario fortemente frammentato composto da accordi al limite del legale e da sentenze non del tutto riconosciute da molte corti, che essenzialmente ha distrutto la maggior parte del valore del concetto di copyright condiviso da tutti.




Il Nuovo Panorama

L'economia online nel frattempo ha fatto progressi e questo senza intaccare il valore del copyright ma creando nuovo valore direttamente dai contenuti, attraverso opere derivate del tutto legittime e con nuove forme di diritto d'autore che ridimensionano la portata dei punti di vendita tradizionali.

Molti nuovi servizi rendono più immediata e naturale l'applicazione dei copyright online per particolari opere.




Valore Nel Contesto

Fornire un valore nel contesto è il vero valore della pubblicazione di contenuti, un concetto sempre più in conflitto con il modello della produzione di massa che guida la maggior parte della produzione odierna di contenuti protetti dal copyright.

Il vero del valore dei contenuti online per un pubblico abituato a una quantità sterminata di materiale a disposizione è sfuggente, molto più contestuale e orientato alla stipulazione di accordi per di business o allla costruzione di relazioni.

Il concetto fondamentale del copyright - creare un monopolio temporaneo degli editori basato sul presupposto che il controllo della distribuzione li sosterrà - sta limitando sempre più l'efficacia della distribuzione del valore.

La questione non è se qualcuno dovrebbe avere il diritto di autorizzare l'uso del proprio contenuto sotto il copyright ma piuttosto come si dovrebbe autorizzare. Questo è il motivo per cui ho sostenuto per diversi anni che gli editori dovrebbero concentrare la loro attenzione molto più sul contesto dei diritti piuttosto che sul copyright.

In altre parole, una volta che il contenuto è stato distribuito, troverà il proprio valore molto più facilmente. I tempi e i contesti in cui ciò sarà riconoscibile non sono facili da prevedere per un ambiente online e ancora più difficili da prevedere sono le relazioni che ne scaturiranno.




La Soluzione Per l'Industria Del Copyright

L'industria del copyright dovrà cambiare idea su quali siano le tecnologie più efficaci per i proprietari dei copyright, in modo che questi possano fornire i migliori contenuti della distribuzione libera. Credo che questo condurrà verso un nuovo tipo di licenza assolutamente naturale che utilizzerà una serie di modelli predefiniti per ricompensare i creatori di contenuti per il loro lavoro.

Le ricompense potrebbero essere minori in molte situazioni in termini di denaro ma, offrendo un valore del marchio molto più potente, le persone scoprirebbero col passare del tempo non solo il valore di quella particolare opera ma anche il valore di una relazione con il creatore dell'opera stessa.

 

Scritto da per MasterNewMedia.
 
 
 
 
 
Commenti    
blog comments powered by Disqus

 

 

 

 

9441
 




 

I Toolkit di Robin


 









 

 

 

 

  • RSS Feed

          Mail
    Nome:
    Email:
     



     
     

     

    Web Analytics