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Curated by: Luigi Canali De Rossi
 


31 luglio 2008

Social Network Design: Il Network E' Un Sistema Vivente - Progettalo Come Tale

Quali sono i requisiti chiave che deve avere un software sociale per creare ambienti sociali e comunità in grado di auto-sostenersi?

living-systems-Nested-Systems-within-social-systems.gif

Ken Thompson, esperto di team dalle alte prestazioni e autore del Bioteaming Manifesto, Bioteams e The Networked Enterprise, suggerisce che i designer di social software dovrebbero analizzare i principi che rendono vincenti i sistemi viventi.

La sua idea è che sia possibile "applicare il design dei sistemi viventi ai sistemi sociali" con successo, ma solo nel caso in cui la teoria dei sistemi viventi sia applicata ad ognuno dei tre sistemi nidificati che compongono un'unità vivente: l'individuo, il gruppo e il sistema stesso.

Ecco perchè il designer e l'architetto della tua comunità sociale dovranno analizzare i loro progetti anche sotto questa luce, controllandone gli schemi e le caratteristiche rispetto alle esigenze e ai requisiti chiave di un sistema vivente.

 

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I quattro requisiti chiave di un sistema vivente rappresentati graficamente




Progettare un Software Sociale Migliore Con la Teoria Dei Sistemi Viventi

Con l'esplosione nel campo del software sociale e con il riconoscimento che i sistemi di questo tipo devono raggiungere una massa critica per sopravvivere e prosperare, appare sorprendente che così poche persone stiano applicando i consolidati principi filosofici dei sistemi viventi (autopoiesi) alla progettazione della sostenibilità.




Parola D'Ordine: Autopoiesi!

Ho introdotto la teoria dei sistemi viventi sviluppata da Maturana e Varela (conosciuta tecnicamente come autopoiesi) in alcuni precedenti articoli.

Essenzialmente questi due biologi cileni hanno teorizzato che un sistema vivente non dovrebbe essere definito in termini dei suoi attributi (come la crescita o la riproduzione), che andavano contro le pratiche comuni.

Maturana e Varela hanno voluto definire i sistemi viventi in maniera più filosofica e indipendente suggerendo che un sistema vivente è quello "i cui gli unici prodotti sono se stesso" - il che è davvero profondo, a pensarci bene.

Hanno anche suggerito che ci siano quattro aspetti chiave di un tale sistema vivente, rappresentati graficamente nei simboli riportati sopra.




Le Quattro Componenti di un "Sistema Vivente"



1. Il Confine


Rappresentato dal circolo esterno.
Il confine di un sistema vivente è aperto all'energia ma chiuso a materiali esterni - vale a dire, è un confine semi-poroso piuttosto che impermeabile.



2. I processi


Rappresentati dalla freccia sul confine ad indicare che il confine e i processi sono un'unica entità.
Il confine è "l'essere" e i processi sono "il fare" di un sistema vivente. La Teoria dei Sistemi Viventi suggerisce che un sistema vivente debba avere un'intera classe di processi all'interno del confine del sistema per auto-sostenersi - questo è un concetto cruciale nella progettazione dei sistemi sostenibili.



3. Il Sistema Nervoso


Rappresentato dal cerchio Interno con la freccia.
Il sistema nervoso è la connessione tra gli eventi esterni e i processi interni del sistema vivente.



4. I Canali di Comunicazione


Rappresentati dalle due frecce all'esterno del cerchio principale.
Qui si rappresentano le comunicazioni a doppio senso tra il sistema vivente e l'ambiente esterno. I sistemi viventi sono "plastici", il che significa che co-evolvono attraverso le comunicazioni con altri sistemi viventi e il loro ambiente esterno. Il mio esempio preferito di co-evoluzione è quello dei piedi e delle scarpe: i miei piedi hanno un effetto sulle mie scarpe (le indossano) e le mie scarpe hanno un effetto sui miei piedi (causano vesciche).




I Tre Livelli Nidificati di un Sistema All'Interno di un Sistema Sociale

Io sostengo che possiamo applicare il design dei sistemi viventi anche ai sistemi sociali.

Si tratta di una questione ancora molto dibattuta all'interno della comunità di ricerca sui sistemi viventi, ma la maggioranza delle persone sarebbe decisamente d'accordo con l'affermazione che ho appena fatto.

Fritjof Capra nel suo eccellente e diffuso libro "The Hidden Connections" discute con grande eloquenza la possibilità che i sistemi sociali come le organizzazioni e i network non siano semplicemente come i sistemi viventi - ma siano veri e propri sistemi viventi!

Se ora pensiamo a un sistema sociale troviamo in effetti tre sistemi nidificati:

  • Gli Individui
  • I Gruppi a cui appartengono gli individui
  • Il Sistema a cui appartengono i Gruppi

Dobbiamo applicare la Teoria dei Sistemi Viventi a ognuno di questi sistemi per determinare se il sistema complessivo possiede le giuste componenti per la sostenibilità.




Applicare ai Sistemi Sociali i Concetti Relativi ai Sistemi Viventi

Ad esempio se applichiamo i concetti relativi ai Sistemi Viventi a un livello individuale all'interno di un sistema sociale io darei un'interpretazione delle componenti di sistema come segue:




a) Il Confine

  • Considera quanto siano ben definite e mantenute l'Identità e la Reputazione degli individui.
  • Considera con quale efficacia gli individui siano in grado di gestire sia il proprio Spazio Privato sia i vari tipi di Spazio Aperto (nei confronti del gruppo e oltre).


  • b) I Processi

  • Identifica i processi alla portata di ciascun individuo all'interno del sistema sociale.
  • Stabilisci se questi processi formano una classe completa che va incontro alle esigenze individuali (come lo sai?).


  • c) Il Sistema Nervoso

  • Identifica gli Eventi dei quali gli individui vogliono essere a conoscenza più ogni processo automatico che questi potrebbero innescare.
  • Esiste una mappatura completa di Eventi e Processi o ci sono altri eventi o processi mancanti?


  • d) I Canali di Comunicazione

  • Identifica i canali attraverso i quali gli individui possono comunicare con altri individui sia all'interno che all'esterno dei loro gruppi.
  • Sono canali sufficienti e appropriati?


  • In maniera analoga possiamo anche interpretare questi concetti a livello dei Gruppi - in questo caso le quattro componenti hanno ognuna un significato diverso.

    Ad esempio: il Confine è sull'Identità del Gruppo e sulle regole in base alle quali gli individui possono partecipare al gruppo (vale a dire le categorie di appartenenza con le relative regole e obblighi).

    Quando applichiamo la Componente dei Processi al Livello di Sistema di Gruppo nasce secondo me la questione dei ruoli all'interno dei social network e dell'interazione tra questi.

    Nell'eccellente Introduction to Autopoiesis, Tom Quick (University College di Londra) sostiene che:

    "in parole semplici un sistema è autopoietico se i bit e le parti di cui è composto interagiscono l'una con l'altra in modo da produrre e mantenere costantemente quella classe di bit e parti con le relazioni che intercorrono tra loro."

    Una teoria personale che sto sviluppando, basata su questo concetto (in riferimento alla chiusura del sistema nervoso) propone che:

    1) Ogni ruolo all'interno di un social network dovrebbe essere definito non in termini dei suoi output o dei suoi obiettivi ma piuttosto in termini delle trasformazioni (e delle istanze) che hanno luogo in rapporto agli altri ruoli all'interno del sistema.

    2) A livello collettivo le interazioni tra i ruoli dovrebbero creare un positivo circolo di feedback nel senso che ciascun ruolo è del tutto definito nei termini delle sue interazioni con gli altri ruoli.

    Infine possiamo spingerci ad interpretare i principi di questi quattro sistemi viventi come un Sistema Globale o livello di Ecosistema... e così via.




    I Tuoi Sistemi Sociali Stanno Crescendo o Morendo?

    Io sostengo che sia essenziale che i designer di sistemi sociali rivedano i loro "sistemi" a ciascuno dei tre livelli, utilizzando le quattro componenti dei sistemi viventi per stabilire se il criterio di "sistema vivente" sia soddisfatto o no: potrebbero incontrare sorprese!




    Scritto da Ken Thompson per Bioteams

    Ken Thompson è un esperto di tutte le forme di collaborazione compresi i team distribuiti di organizzazione, i business network, i network sociali e le comunità virtuali. Ken è anche co-autore insieme a Robin Good di "The Bioteaming Manifesto - A new paradigm for virtual, networked business teams" pubblicato su ChangeThis.

     
     
     
     
     
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