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21 ottobre 2008

Ricerca Semantica: Possibile Utilizzo E Vantaggi Dei Motori Di Ricerca Semantici

In che modo la ricerca semantica può aiutarti a cercare e trovare le cose che ti interessano? Cos'è un motore di ricerca semantico e quali vantaggi ti offre? Come fanno i motori di ricerca semantici a catalogare i contenuti usando i tuoi stessi criteri di relazione e i tuoi gusti?

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Photo credit: Alex Hinds

La ricerca semantica non è un'intelligenza artificiale che decide per te, ma è piuttosto una nuova forma di gestire le informazioni incentrata sui processi mentali umani, potenziata però dalle sempre maggiori capacità dei computer nel gestire i dati.

Il Dott. Valentino Spataro, editore online indipendente e appassionato di giurisprudenza e di Internet, riflette in questo articolo sugli attuali metodi di ricerca e sui vantaggi dei motori di ricerca semantici, su come l'utilizzo di nuove tecniche di ricerca potrebbe cambiare il tuo rapporto con i contenuti.

 




Struttura Delle Informazioni

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Ho appena finito di vedere il video demo di Powerset, il motore di ricerca semantico segnalato da Robin e mi è venuto subito da chiedermi, in qualità di utente e sviluppatore di motori semantici, a cosa serve un motore semantico?

Powerset ha scelto di applicare la sua tecnologia a Wikipedia ed essendo l'enciclopedia online già strutturata e ben organizzata, trovare gli argomenti correlati ad una ricerca non è difficile. Wikipedia inoltre possiede uno standard per la relazione tra i contenuti. In realtà si potrebbe ottenere molto di più estendendo i criteri di collegamento, ma per ora questi criteri sono scelti unicamente dai curatori di Wikipedia.

Quali sono allora i vantaggi di Powerset? Se cerco informazioni sul ponte di Brooklyn, Powerset mi trova tutto il materiale disponibile sull'argomento. Si potrebbe obiettare che il semplice indice di ogni pagina di Wikipedia mi dà le stesse informazioni.

Ma il punto della questione è un altro.




Obiettivi Della Ricerca

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Cosa voglio sapere quando cerco qualcosa? La domanda non è così banale come potrebbe sembrare: quando cerco, non voglio cercare il tipo di risposta. Mi spiego meglio: se un bambino vuole una caramella, va dalla mamma; se il bambino vuole un consiglio su come difendersi dai bulli, va dal papà; se un cittadino vuole accendere un mutuo, va in banca.

Il processo di ricerca si basa sempre su informazioni che già si hanno. Se non si hanno, si cercano. Per esempio, se voglio andare in Canada in vacanza e non so quale agenzia scegliere, cerco su Internet.

Ritenere banale utilizzare le conoscenze del mondo significa non capire nulla delle strutture dell'apprendimento, perché se voglio andare in un posto, scegliere a chi chiedere e cosa chiedere non è stupido ma, al contrario, è fondamentale.

Google non fornisce le risposte a domande esistenziali del tipo "chi sono io", ma mi aiuta a trovare chi ha le risposte: un prete, la chiesa più vicina, la religione che mi incuriosisce, un libro sul tema, un blog, un forum. Insomma, tutti i posti possibili dove andare a chiedere qualcosa. La scelta del posto indica la volontà di ottenere una certa risposta piuttosto che un'altra.

La risposta alla domanda di prima, perché dovrei usare Powerset se mi fornisce le stesse informazioni che trovo su Wikipedia, è che Powerset struttura le informazioni. E' vero che anche Wikipedia organizza le informazioni ma Powerset potrà usare questa stessa tecnologia in altri campi di applicazione e, ne sono certo, con migliori risultati.




Metodi di Ricerca Tradizionali

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Google ci aiuta ma non può rispondere direttamente, aiuta a trovare altri persone che potranno fornire le risposte ai nostri quesiti. Lo scopo di motori di ricerca come Google, non è capire il mondo (almeno per ora) ma aiutarci a trovare le cose che ci servono: questo certo non è poco.

Chi di voi, volendo comprare un televisore, si affiderebbe ad una macchina che ragiona secondo criteri meccanici e automatici? Vogliamo essere noi a decidere cosa vogliamo, anche se a volte non conosciamo perfettamente l'oggetto della nostra ricerca, ma vogliamo essere consapevoli di quello che possiamo chiedere e ottenere.

Perché il bambino non può mangiare troppe caramelle? Perché gli faranno male i denti. Ma se la risposta non è compresa dal bambino, verrà vissuta come una imposizione dall'esterno, creando una esperienza immatura e insoddisfacente che non migliora la sua persona. Cercare invece significa migliorare, anche nell'anima.




Utilizzo Futuro Dei Motori di Ricerca Semantici

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Secondo me si arriverà finalmente a capire la vera utilità dei motori semantici per l'advertising online e per l'e-commerce. Quando stai cercando qualcosa o vuoi approfondire un argomento, non vuoi trovare cose che non ti interessano: questo è lo scopo primario di ogni motore semantico. E il fatto che un motore semantico sia semplicemente basato su un lavoro di catalogazione (manuale o automatico che sia) non significa che sia strutturato in maniera banale.

Il motore semantico inoltre non è un'intelligenza artificiale, ha solo il compito di ordinare le idee e i contenuti. Ognuno di noi si diverte a mettere ordine alle cose: è bello essere aiutati, ma non sostituiti, perché non ci arricchisce.

Immaginiamo di arrivare a casa e di dire al nostro televisore: "Fammi vedere quello che sai che mi piacerà di più". Sono certo che io controllerei comunque cosa c'è sugli altri canali e, siccome sono dotato di una personalità non perfettamente catalogabile, sceglierei quello che veramente mi piace.

Immaginate invece di entrare in casa e di chiedere al televisore: "Mi fai vedere un film romantico ma non sdolcinato?", in questo caso, tra le proposte, mi piacerebbe scegliere qualcosa. Il motore potrebbe cercare nel mio hard disk e mostrarmi qualcosa sulla base dei gusti della maggior parte di coloro che amano film romantici. Oppure propormi una presentazione delle foto dei tramonti della mie vacanze, con il sottofondo di una cantante melodica.

Questo e' il risultato dell'utilizzo della semantica come principio di ordine delle mille cose che abbiamo. Io non credo che un motore semantico debba scegliere per me, piuttosto mi piacerebbe poter inserire in un motore semantico le cose che leggo, che amo, che trovo e che etichetto con le mie idee: l'ideale sarebbe poter raccogliere tutti questi contenuti insieme e organizzare criteri di relazione. In questo modo, quando cerchi qualcosa, non solo trovi i documenti, ma anche tutte le idee che hai avuto, anche quelle collegate all'idea iniziale.

Questo è un uso attivo, intelligente, produttivo e stimolante. Io lo faccio ogni giorno con IusVision, non è bello graficamente ma funziona. In qualche modo è simile al social bookmarking, perché sfrutta anche le idee che gli amici condividono.

Ma la rivoluzione, si sa, non è solo nella tecnologia ma soprattutto nel modo in cui noi sappiamo usare la tecnologia. Questo può fare la differenza.




Sviluppo in Collaborazione

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Fin qui ho parlato della mia visione dei motori di ricerca e della ricerca in generale, sarebbe bello però parlarne con gli utenti e con gli sviluppatori interessati a questo argomento, per poter ascoltare anche altre idee.

Io ho già alcune basi su cui partire, non bisognerebbe costruire tutto da zero: sarebbe molto stimolante lavorare con altre persone per realizzare qualcosa di utile e di nuovo. Non parlo in particolare di diritto, ma di qualsiasi campo di applicazione: ricette, sport, mostre, giochi, arte, etc. Perché non provare a conoscerci per fare qualcosa di concreto invece di lavorare ognuno per conto proprio?

Scrivetemi su Ius On Demand o lasciate un commento qui in basso con il vostro recapito o il vostro sito.




Informazioni sull'Autore

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Valentino Spataro è laureato in legge e programmatore dal 1985. Sviluppa in diversi linguaggi basic per Windows e per Mac; sviluppa anche in SQL, PHP, ASP e HTML per il Web. E' operatore del sistema Fidonet e dal 1990 anche di Cornucopia BBS. Oggi cura i contenuti di vari portali sul diritto: www.civile.it, www.amministrativo.it, www.assicurativo.it e www.ricercagiuridica.com.

Amministratore unico di IusOnDemand, ha realizzato uno spider che indicizza fonti selezionate e omogenee dal Web con strumenti semantici (www.iusseek.com), diverse toolbar e uno strumento per la gestione e la condivisione professionale di appunti sul web (www.iusvision.com).




Photocredits
Struttura Delle Informazioni: Mario Lopes
Obiettivi Della Ricerca: Alex Hinds
Metodi di Ricerca Tradizionali: Tomasz Trojanowski
Utilizzo Futuro Dei Motori di Ricerca Semantici: Yahor Rudkouskiy
Sviluppo in Collaborazione: Nyul

 
 
 
 
 
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