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Curated by: Luigi Canali De Rossi
 


10 aprile 2009

Il Paradosso Del Web 2.0 - Parte 2: Cosa E' Veramente Importante Insegnare Ai Propri Figli

Il Paradosso del Web 2.0 è la realizzazione che le grandi trasformazioni che stanno cambiando il mondo della comunicazione, del marketing e dei nuovi media, dalla partecipazione dal basso alla condivisione e alla collaborazione aperta, sono anni luce distanti dal mondo dell'educazione e della scuola, luogo che dovrebbe preparare e allevare i nostri figli a diventare le brillanti menti del futuro.

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Photo credit: Markus Angermeier

In questa seconda parte della mia presentazione effettuata all'EVO 2009 Multiliteracies, cerco di spiegare ancora meglio in cosa consista l'apprendimento raccontando la mia personale esperienza con la tartaruga del Logo di Seymour Papert, uno strumento fantastico per imparare la matematica e la geometria, ma anche la mia frustrazione nell'imparare a suonare le percussioni con il mio insegnante personale di musica.

Da queste due semplici storie puoi capire quanto lo stare dentro alle cose, farne parte, amarle a fondo siano componenti essenziali del processo di apprendimento. In realtà, oserei dire che questi fattori apparentemente secondari caratterizzano l'apprendimento più vero e profondo, radicalmente distante da ciò che, nonostante sia comunemente chiamato apprendimento, è soltanto una continua memorizzazione accompagnata da una comprensione minima o addirittura nulla.

Subito dopo ho esplorato, prendendo ispirazione dall'elenco delle cose più importanti da imparare secondo Stephen Downes nella vita, ciò che dovrebbe essere il cuore di ogni curriculum di studio obbligatorio. Tutto questo si può scoprire realizzando quanto siano lontani gli argomenti che i nostri figli sono obbligati a studiare da quelle capacità ed abilità che invece possono aiutare realmente qualsiasi persona a comunicare, ascoltare, essere creativa e muoversi con facilità attraverso i pericoli e le sorprese che la vita ha in serbo per noi.

Ecco la seconda parte (Parte 1):

 

 

Il Paradosso Del Web 2.0 - Parte 2: Cosa E' Veramente Importante Insegnare Ai Propri Figli

di Robin Good




Discorso di Robin- Audio


Durata: 23' - La traccia audio contiene solo le risposte e i pensieri di Robin Good. Puoi ascoltare la registrazione completa (65') qui.



Conosci la Tartaruga?

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Permettimi di farti qualche esempio che penso possa essere illuminante e a sostegno della mia tesi.

In primis, la tartaruga. Cosa è la tartaruga? Molti di voi forse conosceranno la tartaruga grazie al linguaggio LOGO sviluppato da Seymour Papert, un grande scienziato informatico, ricercatore e studioso dell'apprendimento, che circa 20-30 anni fa sviluppò questo linguaggio di programmazione in grado di permettere ai bambini di imparare la matematica e la geometria in maniera coinvolgente e divertente, permettendo loro di scoprirle da soli e di prendere confidenza con esse.

A chi non ha avuto modo di provare questa applicazione, tutte queste cose sembreranno un sacco di belle cose astratte. In realtà, ho avuto un'esperienza con mio figlio che mi ha mostrato quanto davvero sia potente questa risorsa. Mio figlio stava frequentando un'insegnante privata che gli aveva assegnato un sacco di compiti di matematica e lui ovviamente si annoiava. Un giorno quando eravamo insieme sullo scooter stavamo parlando della tartaruga e gli ho detto: "Sai che cosa è la tartaruga e a cosa serve?" e lui mi ha risposto: "No, non so niente." Quindi gli ho detto: "Ok, appena arriviamo in ufficio lo scarichiamo!"

Quindi abbiamo scaricato questo strumento, esistono molte differenti versioni a disposizione e sono tutte gratuite, molte delle quali open source. Attraverso la semplice interfaccia puoi eseguire alcuni comandi e poi c'è questa specie di tartaruga, in alcuni casi è un cerchio, che si muove.

Se dici "avanti di 100", la tartaruga va avanti di cento passi, lasciando una traccia. Quindi, muovendoti avanti, a destra, a sinistra, sopra e sotto puoi disegnare forme geometriche e quindi è stato molto facile per lui creare un triangolo, imparando solo qualche comando e poco dopo un quadrato. Dopodiché gli ho chiesto di disegnare una figura con più di quattro lati e un'altra con 10 lati.

Poi gli ho detto: "Perché non disegni un cerchio?" e mio figlio Ludovico mi ha risposto: "Non so come fare un cerchio, perché ci sarà sicuro un comando per fare una curva, ma non saprò dov'è finché non me lo dirai". E io gli ho detto:

"Controlla, non esiste un comando per disegnare un cerchio. Puoi scoprirlo da solo. devi solo guardare attentamente il quadrato con i 10 lati che hai disegnato. Non assomiglia a un piccolo cerchio, solo un po' imperfetto? Cosa dovresti fare per disegnarne uno che assomigli ancora di più ad un cerchio?"

Si è illuminato per un secondo e ha detto: "Papà, non solo ora posso fare un cerchio, ma so anche quanti lati deve avere: 360". Ha ottenuto questo numero ragionando con la sua testa, da solo, aldilà della scuola, e ha capito che quelle due cose avevano un senso: disegnando una figura con 360 lati da un pixel ciascuno, si ottiene un cerchio. Ci ha provato e ta-dan! Ecco il cerchio.

In quel momento, mio figlio ha creato un cerchio da solo, era una cosa sola con il cerchio, sapendo che lui aveva creato un cerchio e sapendo perfettamente come era stato fatto. Infatti, subito dopo ha cominciato a divertirsi dicendo cose tipo: "Ora facciamone uno molto più grande, ora uno grande la metà..." e mentre facevamo tutto questo abbiamo imparato un sacco di formule, ma non apprendendo le cose in maniera fredda, imparando le formule a memoria senza dare loro un significato. Noi stavamo creando e cambiando la realtà, anche se una realtà astratta, con il nostro proprio pensiero, ed è stata un'esperienza forte, divertente e indubbiamente memorabile, grazie alla quale la matematica per mio figlio non è stata più qualcosa da imparare a memoria e basta.

 

Il Mio Insegnante di Percussioni Sbaglia

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Ora invece ti porterò in un altro luogo. Io suono le percussioni. Adoro la musica latina. Adoro la musica soul, amo da morire i ritmi che provengono dall'Africa e e da quando ero un bambino mi piaceva battere sulle cose seguendo un ritmo. Così, a un certo punto, ho iniziato a dedicarmi seriamente a questa cosa e recentemente mi sono iscritto a una scuola di percussioni. Spesso trasmetto cosa facciamo quando siamo lì, se vai su Qik.com/RobinGood troverai tutto. Un paio di volte a settimana potrai trovare le nostre performance musicali.

In ogni caso, lì faccio una lezione privata con un insegnante e una volta a settimana ci sediamo uno di fronte all'altro in una stanza insonorizzata e proviamo a imparare qualcosa.

Il mio insegnante è davvero un gran musicista, è davvero carismatico. Mi piace davvero tanto, ma insegna come qualsiasi altro insegnante. Non ha niente che sia 2.0. Quindi ciò che lui mi dice in genere è:

"Qui ci sono quattro battute e sul levare della seconda battuta dovrai colpire con la tua mano destra, con un'angolatura di 45°, così, e appena finisce c'è un'altra nota in levare e tu devi battere con l'altra mano, mentre nel frattempo colpisci il basso con questo. Quindi, è 1, 2, ce n'è una terza come quelle che abbiamo visto... ok, ora fallo tu".

Quando mi ha detto: "Ora fallo tu", non ho saputo fare niente, niente di niente. Perché quando il mio cervello segue la musica, non funziona in questo modo e per la maggior parte delle persone con cui ho parlato, quelle che riescono a far funzionare il loro cervello in questo modo, c'è voluto un sacco di tempo e di sforzi, hanno dovuto ri-collegare i loro cervelli; oppure sono dei grandi musicisti, che hanno avuto l'opportunità di imparare queste conoscenze tecniche in maniera semplice, dopo aver però imparato la musica attraverso esperienze di apprendimento personali.

Subito dopo il mio insegnante si è arrabbiato molto, perché sa che ho un buon orecchio, un buon senso del ritmo, del tempo e che non sono stupido. Lo sa perché lo vede e perché è una persona umana.

Ma quando vede che non riesco a fare un passo avanti, che mi blocco, non sa cosa fare. Quindi, me ne accorgo inconsciamente e utilizzo tutta la tecnologia intelligente del mio cervello e dico a me stesso:

"Ok, se si arrabbia, proverà di nuovo a farmi sentire quel ritmo. Quindi, aspetto che si arrabbi e che risuoni di nuovo quel ritmo. A quel punto che faccio? Ascolto, registro e basta. Devo solo registrare con il mio cervello".
E' una funzionalità che hai di tuo, non devi installare alcun driver e non hai bisogno di nessun plugin. Devi solo dire al tuo cervello: "Registra". Funziona proprio così.

Poi, appena si ferma, o mentre sta suonando, inizi a riprodurre la registrazione e così puoi dire alle tue mani di fare quel ritmo. PU-PU-PA PU-PU-PA-PA. Tu non sai che la terza battuta viene eseguita a 45° ma... puoi farlo.

Ancora, in questo caso l'apprendimento sta nell'entrare dentro la musica, molti voi lo sanno, e non si può trasmettere attraverso parole, diagrammi o grafici. Tutte queste cose possono essere di grande aiuto UNA VOLTA CHE CONOSCI il ritmo e puoi riprodurlo e solo dopo questo può ampliare davvero tanto la tua visione e approfondire la tua comprensione delle cose, ma non senza PRIMA esserti sporcato le mani.

Il mio insegnante mette molti degli studenti in una situazione davvero frustrante, perché non riesce a realizzare tutto questo.

 

Cosa Davvero Dobbiamo Imparare

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Un altro punto che Stephen Downes ci ricorderebbe se fosse qui con noi sarebbe::

"Robin, l'approccio dell'apprendimento è evidentemente sbagliato e il modo in cui si verifica nella vita reale, come hai appena dimostrato con i tuoi esempi, è qualcosa di realmente differente."

Quindi, una cosa che abbiamo lasciato da parte è che il cambiamento di paradigma è ottenuto realizzando e riconoscendo che insegnare non equivale a imparare per molte serie motivazioni diverse.

Ma ciò che dobbiamo imparare veramente riguarda davvero ciò che vorremo insegnare ai nostri figli sulla navicella spaziale di cui abbiamo parlato prima e che certo non è la storia dei sette re di Roma o qualcos'altro di puramente nozionistico.

Sarà qualcosa che i nostri figli si potranno portare ovunque andranno, qualsiasi paese, regione, pianeta...

 


1. Vivi in Modo Sano

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Biologicamente, come sono fatto? Cosa mi succede se mi bevo o no 20 lattine di Coca Cola ogni giorno, fa qualche differenza?

Sapere qualcosa della biologia, della composizione chimica del nostro organismo, cosa ci fa sentire bene o male, cosa dobbiamo ingerire per far uscire l'energia da tutti i pori e le vene. Ecco cosa abbiamo bisogno di sapere. Quali cibi sono buoni e quali no, senza doversi vendere a una particolare filosofia di pensiero o medica o a qualsiasi altra cosa, ma poter comprendere le informazioni e sapere dove ottenerle, in modo da poter scegliere autonomamente, senza dipendere dalle prescrizioni di qualcun altro.

Questa sarebbe la prima cosa da imparare per me.

 


2. Imparare Come Leggere

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Questa è la numero due, perché sappiamo che senza la salute non possiamo fare niente. Stephen Downes suggerisce, e in questo concordo pienamente con lui, di capire veramente come leggere le cose. Non come leggere per il gusto di conoscere le lettere e le parole, ma essere capaci di leggere in un modo che è esattamente l'opposto di ciò che viene insegnato ai miei figli a scuola, ovvero imparare a memoria perfettamente tutto ciò che è scritto, specialmente le parole esatte dei libri.

Tutto ciò è completamente inutile, perché se gli chiedi ciò che hanno appena detto, spesso non conoscono il significato di quelle parole e perché le cose dovrebbero essere in quel modo o in un altro. E' solo un auto-lavaggio del cervello. Permettono a se stessi di farsi da soli un lavaggio del cervello con parole che non hanno significato.

Bisogna fermarsi e comprendere tutto per leggere in un modo che abbia significato e quali sono le tecniche, i metodi, gli approcci, le strategie per fare tutto questo, è qualcosa che ha un forte valore ed è ciò che dovremmo imparare in quel periodo di tempo che dedichiamo a ciò che chiamiamo scuola.

 


3. Come Imparare

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La stessa cosa vale per i processi di apprendimento. Imparare non significa sedersi davanti ad un'insegnante, ascoltare e osservare in silenzio, mentre si è seduti in maniera composta.

Imparare significa avere tanti approcci diversi, esplorare, provare, fare errori, sintetizzare, recensire, condividere, pianificare, usare tecniche grazie alle quali, attraverso un pezzo di carta e una penna, puoi fare migliaia di cose utili con le altre persone, per esplorare nuovi orizzonti, per inventare nuove idee.

Non ho imparato niente di tutto questo quando sono stato all'università a Roma e nemmeno a San Francisco. Forse giusto qualcosina, l'un per cento del curriculum di studio è dedicato a questo ma se stai andando su un altro pianeta, non pensi che sarebbe utile essere capaci ad imparare? Sono sicuro di non essere il primo a dirti queste cose e sono certo che tu sei più convinto di me rispetto alle prime volte.

Quindi, cosa altro possiamo dirti io e Stephen Downes?

 


4. Come Essere Creativo

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Come essere creativo e comprendere le cose! Non è un dono di Dio inserito nel tuo DNA, è una facoltà che ognuno di noi può sviluppare imparando che la creatività consiste nel conoscere i problemi e divertirsi a risolverli.

Poi, se questi problemi riguardano più la sfera uditiva o visiva, tenderai a cadere nei classici campi artistici, ma tu puoi essere davvero un artista e un creativo anche quando ripari qualcuno dei tuoi problemi della tua cucina o del tuo impianto elettrico. La creatività è ovunque e può essere misurata in base alla tua abilità a pensare in maniera diversa. Pensare fuori dagli schemi, utilizzare il tuo pensiero laterale, come direbbe Edward De Bono. Ecco, questa è una delle cose che insegnerei ai miei figli sulla navicella spaziale.

E che cos'altro?

 


5. Come Identificarsi

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Questa è una delle cose che non facciamo mai: essere capaci di mettersi nei panni della persona con cui si sta parlando.

Noi siamo qui a fare conferenze, conversare di questo e di quello, ma molte volte, molti di noi, quando siamo davanti a un altro paio di occhi e una bocca, fanno a gara solo per poter aprire bocca e condividere le proprie idee, ma questa è una condivisione a senso unico.

La capacità di ascoltare e di ascoltare tra le parole significa capire in maniera pro-attiva cosa l'altro sta dicendo e quello per cui muore davvero. Non solo aggiungere frasi tipo: "Oh tu sai questo e quello...", alcune volte diventa qualcosa di veramente sterile.

Non è una gara a chi dice l'ultima parola o tra chi ne sa di più. Dovrebbe essere uno scambio e lo scambio dovrebbe essere condotto dalla curiosità o dal desiderio di aiutare gli altri. Quindi fermandosi guardando a ciò che non è stato detto, uno può vedere quando l'altro sta chiedendo una gratificazione o un premio o vuole affermarsi anche se gli altri non glielo permettono. E' molto meglio che sprecare un sacco di parole per nulla.

Quindi identificarsi significa mettersi nei panni della persona che ti sta di fronte. Dedichiamo così poco tempo a fare questo concretamente tanto che se ci esercitassimo e lo imparassimo quotidianamente, potremmo avere un sacco di problemi in meno nelle nostre case, con le famiglie, con gli amici noiosi e le fidanzate... quanta frustrazione ci eviteremmo solo imparando un pochino di più questa disciplina invece di fare... qualsiasi altra cosa.

 


6. Come Distinguere la Verità Dalla Finzione

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Parliamo ancora un po' di questi argomenti chiave di cui non si parla mai nelle nostre classi.

Come distinguere la verità dalla finzione. L'alfabetizzazione dei media che molti sostengono oggi è molto importante.

Ci troviamo spesso in situazioni in cui le persone davvero difficilmente riescono a separare la verità dalla menzogna, dalla propaganda e dalla protezione dei propri interessi e così via. Diventa molto difficile per le persone capire con la propria testa come le cose sono relamente andate, sia che si parli di Gaza o della tragedia dell'11 Settembre.

Le persone sono sempre meno capaci di valutare da sole le informazioni ricevute e hanno venduto le loro idee ai giornali, alla televisione e alle radio.

Penso che questo sia qualcosa di realmente negativo per tutto il mondo in generale, non per le notizie in se stesse o per ciò che rappresentano, ma perché diminuisce il muscolo del pensiero. Se non alleni quel muscolo, si sgonfierà, si indebolirà, diventerà una mozzarella. In un mondo che continua a cambiare e nel quale i media mainstream sono più potenti che mai, se la Fox è il tuo dio, continua a crederlo. Ma se non è così, pensaci.

 


7. Come Predire le Conseguenze

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Guardare al futuro è ciò che sto sostenendo, guardare nella sfera di cristallo, ma molti dei nostri figli fanno cose davvero stupide. Non perché non ci ascoltano. Penso che abbiano tutto il diritto di non ascoltarci e di verificare le cose, ma non hanno uno schema di pensiero, non gli è stato dato, per pensare a ciò che succederà nel futuro.

Già noi da soli spesso non lo facciamo. Più che spesso. Non importa se stai pubblicando un post o se stai sparando qualche fuoco d'artificio fuori dalla tua finestra per salutare il nuovo anno. Quali sono le conseguenze di fare tutto questo? Troppe volte ci comportiamo come se fossimo attori del cinema, come il Tom Cruise della situazione, ma la situazione non ci garantisce di poterci comportare come le star di Hollywood, perché non esiste la fine del film e le conseguenze sono vere. E' un modo di vedere le cose che troppe volte non usiamo.

Quindi non sarebbe male allenare un poco di più me stesso e le persone intorno a me, fermandosi e riflettendo prima di fare qualcosa. Sì, è vero, alcuni di noi sono molto indecisi nella vita, ma non è il punto che vogliamo curare. Vogliamo cercare di cambiare quando ci comportiamo in maniera impulsiva, senza pensare alle conseguenze, sia che si parli dell'energia sprecata, dell'inquinamento, del fare sesso senza accendere il cervello, fa un grande differenza quale umanità e civiltà stiamo lasciando per il futuro. Pensare a questo come una cosa principale e non dire "Ho tutta la vita per imparare queste cose" sarebbe una cosa davvero di valore.

 


8. Come Valutare te Stesso

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Imparare che non è una questione di buoni voti, ma imparare come fornire a te stesso l'opportunità di esplorare nuovi campi indipendentemente dal giudizio degli altri, e qualche volta contro il giudizio degli altri, è davvero importante.

Prova a domandare e domandare e porre te stesso continuamente davanti domanda: "Dove cavolo sto andando e perché ci sto andando?" E' qualcosa per cui spenderei un po' del mio tempo se avessi una classe ideale o se mi trovassi su una navicella spaziale e se volessi usare il mio tempo in maniera utile.

Dove sto andando? Provare a rispondere a questa domanda, dedicare le tue energie e dividere il tuo tempo in modo che tu possa riempirlo durante tutta la tua vita, penso che potrebbe portarti fantastici benefici. Non sempre denaro a palate, ma non penso che questo sia la chiave per una vita di successo o per imparare qual è la chiave per sopravvivere in qualsiasi situazione.

 


9. Come Comunicare Efficacemente

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Ultimo, ma non per importanza: come comunicare efficacemente.

Personalmente penso che questa sia probabilmente la cosa più importante e accessibile da imparare.

Spendere il proprio tempo ad apprendere, imparare alla perfezione, scoprire, esplorare come comunicare in maniera migliore. Con la persona accanto a te, con la tua voce, così come con le tecnologie più sofisticate: dai video ai blog, dagli RSS al P2P, qualunque cosa sia.

Imparare questo ti permette non solo di vivere una vita migliore, ma anche costruire opportunità per la sopravvivenza, impensabili fino ad oggi.

Dato che un domani molti di noi saranno insegnanti e guide e molti saranno pagati per farlo. Quindi non è che ci sarà una commercializzazione dell'insegnamento, ma in questo mondo caratterizzato dai continui cambiamenti e dall'economia della conoscenza, è evidente che l'apprendimento sarà sempre più centrale e che non avverrà solo nelle classi scolastiche.

Quindi qualcuno dovrà imparare a farlo. E finché queste persone non potranno comunicare chiaramente, mostrandomi un ritmo facendo PU-PU-PA PU-PU-PA-PA invece di spiegarmelo a parole, non impareremo molto.

 


10. Come Fare le Giuste Domande

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Ultimo, per chiudere.

Penso che dobbiamo imparare davvero come fare ciò che abbiamo fatto finora, ovvero continuare a porre a noi stessi, fantastiche, fastidiose, terribili e scomode domande in modo da aprire nuovi cancelli, nuove porte, nuove strade, fare errori e scoprire davvero dove vogliamo andare e come arrivarci.



Fine della seconda parte (Prima parte).

 


Robin Good Descrive le Risorse Chiave Per un Buon Apprendimento - Video in Inglese



Durata: 23' 26"




Originalmente registrato da Vance Stevens per Vance's GeekSpeek il 26 febbraio 2009 e pubblicato come "The paradox of 2.0, an EDUPUNK perspective".

 

Scritto da per MasterNewMedia.
 
 
 
 
 
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I Toolkit di Robin


 









 

 

 

 

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