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Curated by: Luigi Canali De Rossi
 


24 aprile 2009

Come Monetizzare Contenuti Duplicati E Ripubblicati Da Altri Siti Senza Autorizzazione

Come puoi accorciare la distanza tra i guadagni ricavati dai tuoi contenuti pubblicati sul Web e i profitti che potresti ottenere attraverso gli editori online non autorizzati che duplicano e ripubblicano i tuoi contenuti online?

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Photo credit: Attributor

Di questi tempi controllare la distribuzione non è solo meno fattibile, ma anche meno auspicabile, dato che autorizzare la distribuzione virale dei contenuti porta vantaggi ad ognuna delle parti coinvolte, permettendo ai contenuti di trovare in maniera naturale il contesto di valore maggiore.

Ma per un normale editore online non è facile riuscire a far quadrare i conti quando si tratta di monetizzare i contenuti che vengono gratuitamente ripubblicati da altri.

Sapere chi sta usando i tuoi contenuti, in che proporzione e in che contesto può aiutarti ad identificare le opportunità per una nuova distribuzione e per nuovi tipi di licenze, non solo per fornirti prove aggiuntive utili per intraprendere azioni legali.

Cooperazione è la parola chiave.

In questo articolo, l'esperto dei contenuti multimediali John Blossom ti guida all'esplorazione delle possibili accordi sui contenuti e delle opportunità di distribuzione che possono emergere dall'osservazione della ripubblicazione dei contenuti online non autorizzati con un paio di occhiali nuovi e con alcuni nuovi e davvero potenti strumenti.

 

 

Come Monetizzare i Contenuti Duplicati: Attributor Potenzia le Capacità di Monetizzazione Per i Contenuti Distribuiti Sul Web

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di John Blossom

Un problema fondamentale che l'editoria online affronta nell'ottenere profitti dai contenuti online è che la maggior parte del valore che può essere creato a partire da essi risiede oltre i confini dei propri siti web o portali.

Con miliardi di pubblicazioni diverse e con una serie di contenuti professionali che tentano di catturare l'attenzione delle persone, non c'è da stupirsi che molti dirigenti ripetano a cantilena l'ormai familiare meme "contenuto nel contesto" quando pensano come poter usare l'oceano di contenuti presenti sul Web per promuovere i propri prodotti.

La triste verità, inoltre, è che la maggior parte degli editori online non è per niente preparata a ottenere un guadagno per i propri contenuti andando oltre le loro poche pubblicazioni online.

La maggior parte dei media hanno piccoli team dedicati allo sviluppo del business delle licenze dei contenuti che generalmente si accontentano di accordi prolungati nel tempo con una serie di partner editoriali, perdendo di fatto una grossa di guadagni potenziali.

 

L'Entrata in Scena di Attributor

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La Attributor Corporation è stata sempre attenta a ridurre la differenza tra i profitti potenziali ricavabili dai contenuti duplicati sul Web e la capacià effettiva di ottenere questi guadagni.

Il sistema di Attributor si basa sul tracciamento dei feed RSS degli editori iscritti. Attributor memorizza i contenuti pubblicati dagli editori e dopo li compara con i contenuti pubblicati sul Web.

Quando Attributor trova un contenuto parzialmente o totalmente uguale compila rapporti sull'uso del contenuto per i clienti che successivamente possono perseguire l'utilizzo da un punto di vista legale o di business attraverso gli strumenti automatizzati di Attributor o attraverso i propri metodi.

 

Quanto è Grande la Torta?

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Quanto è fattibile l'opportunità di monetizzare i contenuti duplicati?

Recentemente Attributor ha deciso di condividere con me alcune ricerche basate sui contenuti di editori di rilievo inserite nel suo sistema insieme ai dati sull'utilizzo elaborate da Compete.com in analisi statistiche molto profonde.

I punti principali emersi da questa ricerca è che il totale degli utenti che hanno usufruito dei contenuti attraverso i siti con cui non c'era nessun accordo o distribuzione diretta era cinque volte maggiore rispetto ai lettori del sito originale dell'editore.

Quasi la metà di questi sterminati "distributori indiretti" copiavano circa il 90% dei contenuti degli articoli degli editori e più del 70% degli articoli duplicati utilizzavano almeno la metà del contenuto disponibile negli articoli.

 

In Che Modo i Duplicatori Dei Tuoi Contenuti Possono Procurarti Guadagni Extra

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Prima che i blogger e gli editori che stanno leggendo questo articolo si riuniscano insieme e inizino a protestare, per favore pensa a questo: quale editore non vorrebbe avere un catalogo di contenuti cinque volte più grande senza alcuno sforzo aggiuntivo?

La ricerca indica anche che due terzi dei siti che ripubblicavano contenuti fornivano link diretti ai siti degli editori stessi, contribuendo così di fatto, almeno a livello nominale, ad aumentare il traffico verso quei siti web.

Grazie ai dati di Attributor gli editori possono ottenere in maniera automatizzata una lista di siti web che usano i loro contenuti e trasformare così i distributori passivi in partner editoriali attivi e nel fare questo alimenteranno un nuovo traffico verso il proprio sito capace di generare nuovi profitti.

Attributor sostiene che l'utilizzo di questa tecnologia possa aiutare a ridurre i duplicatori passivi e non collaborativi, raddoppiando potenzialmente il traffico dei siti dei siti web degli editori e quasi triplicando il traffico verso i siti dei partner editoriali.

Senza dubbio aiuterebbe anche chi riutilizza i contenuti a diminuire i limiti di una politica sull'utilizzo corretto per comprendere cosa gli editori singoli davvero considerano essere l'uso corretto in maniera più veloce ed efficace.

 

Come Trovare Rapidamente Nuovi Flussi di Guadagno

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Attributor considera la raccolta dei dati e gli strumenti di analisi come uno strumento capace di sbloccare nuove possibilità significative di guadagno per gli editori online. Secondo Attributor esistono infatti due vie principali che gli editori, usando i dati raccolti, possono intraprendere per trovare rapidamente nuovi flussi di guadagno.

Primo: Attributor aiuta gli editori a rivendicare la giusta condivisione dei profitti pubblicitari dagli annunci serviti dai network pubblicitari sui siti che usano i loro contenuti. Questo in teoria potrebbe aiutare a gestire sia i partner editoriali attivi che quelli passivi.

Secondo: permette ad Attributor di incanalare gli annunci dei network esistenti e le vendite pubblicitarie dirette degli editori verso i partner di distribuzione. Ovviamente ci sono altri passi che gli editori possono compiere a partire dai dati raccolti da Attributor, ma ognuna di queste strade suggerite da Attributor possono aiutare sia a richiedere in maniera efficace la condivisione dei guadagni sia per gli editori che per i partner riconosciuti, sia a ridurre i profitti dei network pubblicitari diretti verso i distributori non autorizzati.

 

Valuta i Tuoi Guadagni Potenziali con FairShare

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Per aiutare i piccoli e grandi editori a farsi un'idea di quanto realmente Attributor può aiutarli a monetizzare i contenuti, è stato creato FairShare, un servizio senza tariffa che permette alle persone di ottenere i dati sui siti che utilizzano i propri contenuti attraverso le statistiche fornite da Attributor tramite un feed RSS.

FairShare fornisce statistiche su tutti gli articoli e su come sono stati duplicati in ogni sito web, dicendoti in che percentuale l'articolo è stato ripubblicato, se il distributore non autorizzato sta utilizzando annunci nella pagina in cui esso appare e se ci sono link diretti verso il contenuto originale.

Tra le opzioni disponibili, FairShare aiuta le persone che usano le licenze Creative Commons a controllare se i termini d'uso vengono rispettati dai contenuti, sempre grazie alle analisi dei dati di Attributor.

Anche se lanciato recentemente, FairShare sta già tracciando più di 150.000 articoli e ha trovato più di 3,3 milioni di copie dei contenuti condivisi.

Come visto nell'esempio qui sopra, FairShare è in grado di trovare sia siti che utilizzano in maniera corretta solo una parte dei contenuti di ContentBlogger sia quelli che superano la quantità concessa dai criteri di condivisione.

Se il mio sito, ContentBlogger, fosse supportato da annunci e Attributor stesse inviando questi dati ai network pubblicitari in grado di riconoscere duplicazioni dei miei contenuti, otterrei guadagni extra in maniera automatica proprio da questi siti. Piuttosto comodo in un sistema pubblicitario lento no?

 

FreeWheel

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Un altro aspetto interessante è che la tecnologia di Attributor è stata lanciata di recente come un supporto per FreeWheel, un servizio che permette ai video publisher di visualizzare annunci pubblicitari nei video di YouTube e di altri servizi pubblicati su siti terzi, ottenendo così un profitto extra.

FreeWheel definisce questo concetto come "Monetization Rights Management" (gestione dei diritti di monetizzazione), in opposizione al Digital Rights Management (gestione dei diritti digitali) che cerca di impedire a persone terze la distribuzione dei propri contenuti.

FreeWheel nota, secondo me giustamente, che la distribuzione virale autorizzata dei contenuti deve essere incoraggiata, in modo che i contenuti stessi trovino da soli i contesti di maggiore valore.

Una volta trovato il contesto adatto, il contenuto può essere monetizzato attraverso annunci pubblicitari e altre strategie di marketing a vantaggio sia del creatore originale che dell'editore che ha contribuito a trovare il contesto di valore per il contenuto stesso.

 

Principi di Monetizzazione Del Contesto

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Non appena gli editori riflettono sulle capacità della tecnologia di Attributor, iniziano a riconoscere fiduciosamente la soluzione chiave al problema della monetizzazione dei contenuti, in un'era in cui controllare la distribuzione non è solo meno fattibile, ma anche meno auspicabile.

Prendendo in prestito una frase del mio libro Content Nation, il mondo in questo momento è una nazione di editori, una nazione il cui valore non può essere ignorato dagli editori tradizionali come una risorsa di contesti monetizzabili.

Dato che la monetizzazione dei contenuti non distribuiti attraverso sottoscrizioni è legata ai motori di ricerca, le tecnologie di Attributor basate sulla ricerca possono permettere agli editori di comprendere chi sta usando i loro contenuti con gli stessi strumenti che blogger ed editori usano per attrarre traffico monetizzabile verso i loro siti.

L'utilizzo dei dati e degli strumenti di Attributor permette un approccio efficace e fortemente automatico in grado di generare guadagni attraverso la distribuzione virale, di eliminare i problemi con quei siti che usano i contenuti onestamente e di seguire ogni giorno il comportamento delle "mele marce".

Dato che grandi editori come il New York Times e il Guardian iniziano a rendere i propri contenuti liberi attraverso interfacce di programmazione sofisticate, l'idea di Attributor di utilizzare la ricerca e l'identificazione dei contenuti per stabilire automaticamente relazioni commerciali con gli editori che ripubblicano i contenuti in questione, può dare il via ad un'era in cui i contenuti duplicati creano un valore maggiore e guadagni rapidi per gli editori, ottenendo un pubblico maggiore ad un costo minore.

Grazie alle strategie di ottenimento dei profitti come quelle di Attributor, gli editori si possono ora concentrare maggiormente nella creazione di contenuti quanto più utili e accurati e abbandonare le preoccupazioni sulla destinazione più conveniente per le proprie opere.

Sicuramente gli editori continueranno a competere per scegliere la destinazione delle proprie pubblicazioni, ma per migliaia di tradizionali editori e miliardi di piccoli publisher è arrivato il momento di utilizzare la tecnologia per raccogliere il valore dei contenuti in quanti più contesti possibili e nella maniera più efficace possibile.

Soprattutto nell'industria dell'informazione, in cui ottenere l'attenzione delle persone anche solo per un momento è sempre più difficile,la capacità di perseguire profitti dal riutilizzo dei contenuti e da un collegamento in maniera più automatica è una necessità assoluta.

 

Il Copyright è Morto?

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L'esigenza di cercare i contesti dell'utilizzo dei contenuti per ottenere un guadagno sui media online non significa che il concetto di copyright sia morto. Anzi: il copyright assicura che i creatori delle opere originali hanno il diritto di rivendicare giustamente la loro proprietà intellettuale, specialmente quando un contenuto è utilizzato in contesti in cui è difficile verificarne il significato, come nelle comunicazioni aziendali e private (email, fotocopie e ristampe).

Ma è importante ricordare che il concetto di copyright è stato introdotto nel momento in cui l'industria editoriale era relativamente alle prime armi, con pochi sbocchi commerciali disponibili e con l'esigenza di supportare la circolazione delle informazioni e delle idee verso il pubblico attraverso una tecnologia giovane.

La "pressa tipografica" di oggi non è un sito web o un servizio in particolare, ma è Internet stessa: ogni persona può potenzialmente giocare un ruolo nei meccanismi editoriali. Così i diritti sulle copie, per quanto ancora rilevanti, stanno diventando sempre meno importanti rispetto ai diritti sul contesto, ovvero la capacità di stabilire quali sono i partecipanti ad un processo editoriale e di aggregazione dovrebbe attribuire il valore di un'opera creativa.

 

I Diritti Sul Contesto Diventano Realtà

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Quasi tre anni fa ho introdotto il concetto di Dirittu sul Contesto durante il BookExpo di Washington, utilizzando il logo quadrato che vedi qui sopra come simbolo per questo tipo di diritti.

Oggi vedo nel lavoro svolto da Attributor l'inizio di un'effettiva monetizzazione dei diritti sul contesto.

Sono fiducioso che gli editori online inizieranno finalmente a capire come sfruttare le tecnologie coem quelle di Attributor per creare relazioni più efficaci all'interno dei meccanismi editoriali della Nazione dei Contenuti per cogliere benefici da tutte le risorse creative aldilà dei contenuti e per creare nuove maniere per definire il valore dei loro brand.

E' un sistema ben differente rispetto a quella a cui è abituata la maggior parte degli editori, ma in una situazione in cui il mondo editoria è cambiata in maniera molto più radicale di quanto i tradizionali hanno provato a riconoscere, è il momento per gli editori di sfruttare i diritti sul contesto e di definire proposte di valore in maniera più efficace, visto che vivono in mondo in cui la sopravvivenza può dipendere dalla capacità di un'editoria senza confini di sorta per risolvere i problemi reali che l'umanità sta affrontando.

(Limitazione di responsabilità: non ho niente da chiarire, non ho relazioni passate o presenti con Attributor. Ritengo solo che stiano percorrendo una delle strade più efficaci per la monetizzazione dei contenuti disponibile al giorno d'oggi e spero che gli editori online prestino particolare attenzione agli sforzi di questo servizio.)




Photo credits:
Come Monetizzare i Contenuti Duplicati: ... - Marc Dietrich
Quanto è Grande la Torta - dvorakova
In Che Modo i Duplicatori Dei Tuoi Contenuti Possono Procurarti Guadagni Extra - Vasyl Yakobchuk
Come Trovare Rapidamente Nuovi Flussi di Guadagno - norebbo
Valuta i Tuoi Guadagni Potenziali con FairShare - norebbo
Principi di Monetizzazione Del Contesto - Andy Dean

 
 
 
 
 
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