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26 giugno 2009

Blogging Aziendale: Tendenze D'Uso E Di Adozione Dei Blog Nelle Aziende Fortune 500

Nonostante la maggior parte delle persone la pensi diversamente, i blog, i social media, gli RSS, i video e i podcasting si stanno progressivamente imponendo quali elementi nuovi e fondamentali nella strategia di sviluppo di molte grandi compagnie del panorama aziendale americano.

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Photo credit: Robert Mizerek

Queste aziende guardano all'adozione dei social media come a degli strumenti che gli permettono di migliorare il loro approccio comunicativo, di costruire un sapere specifico, di migliorare il marketing e le vendite, come anche di garantire sostenibilità e crescita nel lungo periodo. E questa necessità non appartiene soltanto alle società che si occupano di tecnologia.

Molte di queste organizzazioni appartengono alle 500 aziende recensite da Fortune che, secondo il report che vi presento oggi, hanno iniziato ad utilizzare i social media, in maniera un po' lenta, ma comunque seriamente.

Scritto da Nora Barnes e Eric Mattson, questo report, intitolato nella versione originale "Fortune 500 e il Blogging: Lento, Costante e Più Veloce Del Previsto" analizza l'elenco delle 500 aziende di Fortune del 2008 nel tentativo di quantificare l'adozione dei social media per diverse aziende e settori produttivi.

I report precedenti studiavano l'adozione dei blog e dei social media da parte di altri tipi di organizzazioni: le Inc. 500, le università e i college americani e la lista dei 200 maggiori enti di beneficenza Fortune Magazine.

Dato che Fortune 500 è un vero e proprio modello di business di successo verso il quale le aziende americane si stanno muovendo, i risultati che emergono da questo report forniscono delle indicazioni su quello che accade quando il mondo dei quadri e dei bilanci aziendali incontra il mondo dei blog, degli RSS, di Twitter e dei social media in genere.
Se vuoi sapere quello che le aziende americane Fortune 500 stanno facendo con i blog e i social media, troverai in questo report fatti e informazioni davvero utili.

 

 

Fortune 500 e il Blogging: Lento, Costante e Più Veloce Del Previsto

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Ogni anno Fortune Magazine redige una lista delle più grandi società americane. La lista comprende compagnie pubbliche e private i cui bilanci sono disponibili pubblicamente.

La Fortune 500 è una lista autorevole delle aziende migliori (in base ai profitti) e più influenti. La discesa di un'azienda lungo la lista potrebbe indicare o riflettere problemi per quella società o il suo settore economico, mentre uno spostamento in alto indica generalmente buone notizie.

Fortune 500 viene spesso considerata come una lista delle aziende più ammirate d'America.

Questo studio analizza le Fortune 500 del 2008 nel tentativo di quantificare l'adozione dei social media individuando anche i blog rivolti al pubblico. Lavori simili sono stati fatti su Inc. 500, sui college e sulle università americane e sulla lista di Fortune Magazine dei 200 maggiori enti di beneficenza.

Dato che i social media diventano sempre più parte integrante della funzione imprenditoriale, dovremo vederne l'evidenza nell'uso di blog, podcast, Twitter e di altri strumenti.

Dato che le Fortune 500 costituiscono un modello per le aziende di successo, è interessante analizzare il loro coinvolgimento nell'arena dei social media.

 





Metodologia

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Ai fini di questa ricerca, è stata utilizzata la seguente definizione per individuare nella Fortune 500 del 2008 le società che posseggono dei blog.

Una società viene considerata come avente un blog se ha un blog aziendale pubblico della società generale con dei post negli ultimi 12 mesi.

A causa della complessità della struttura legale delle società e della non chiara metodologia su come le filiali sono state localizzate e analizzate da altri, la lista che vi presentiamo qui si focalizza unicamente sulle società primarie.

Inoltre, è importante notare che c'è un uso evidente dei social media, come i blog, dentro grandi società come le F500.

Ma questa ricerca non guarda al soggetto, piuttosto si focalizza sull'analisi dei blog rivolti al pubblico e ne misura l'utilizzo.

Tutte le società sono state analizzate utilizzando più passaggi.

  • Primo, le homepage di tutte le società della lista Fortune 500 del 2008 sono state analizzate per i link, i riferimenti e i blog aziendali.
  • Se non è stato trovato niente di tutto questo, è stata condotta una ricerca nel sito della società utilizzando la parola chiave "blog". Ogni link risultante da questa ricerca è stato seguito e valutato secondo i criteri stabiliti.
  • Se non è stato visualizzato nessun blog in homepage o attraverso la ricerca nel sito, sì è proceduto ad utilizzare altri motori di ricerca. Sono stati impiegati sia Google che Technorati per rintracciare i blog aziendali utilizzando parole chiave che includevano il nome primario della società e la parola "blog". Questo si è rivelato un metodo efficace per localizzare blog supplementari.

Tutte le 500 società incluse nella lista sono state esaminate utilizzando questo procedimento. I dati sono stati raccolti tra febbraio e marzo del 2008 al Centro Per le Ricerche di Marketing dell'Università di Dartmouth MA.

 





Risultati



1. Cambiamenti Nella Fortune 500 (2007-2008)

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31 società sono state lasciate fuori dalla lista Fortune 500 nel 2008. Due di queste avevano dei blog. Tra le 31 nuove entrate, solo una possiede un blog (Symantec).

E' importante notare che mentre il ricambio nella lista si aggira attorno al 6%, l'impatto di una società che fa poco blogging è trascurabile.

 





2. Blog Nella Fortune 500 del 2008

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81 (16%) delle società primarie della Fortune 500 del 2008 hanno un blog aziendale rivolto al pubblico con dei post negli ultimi 12 mesi. I primi ad adottarli sono tre delle 5 maggiori società (Wal-Mart, Chevron and General Motors). Le altre due della top 5, Exxon / Mobil e Conoco Philips non hanno ancora dei blog rivolti al pubblico.

Questo è il primo studio che analizza in maniera sistematica l'intero elenco Fortune 500 del 2008. Sulla base delle informazioni disponibili, il risultato percentuale del numero di bloggers della Fortune 500 risulta più alto del previsto. (Il range stimato di blog nella Fortune 500 andava dall'8% al 12%)

 





3. Blog Secondo il Tipo di Industria

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Le 81 società che hanno dei blog provengono da diversi settori industriali. Una lista incompleta mostra le industrie con la maggiore presenza nella blogosfera.

Il Blogging si differenzia secondo il tipo di industria e le società di Computer, Software, periferiche e strumentazione per gli uffici hanno il maggior numero di blog. Le società incluse in questa categoria sono la Xerox, la Dell, Microsoft, Oracle e la EMC.

Le industrie di telecomunicazioni rappresentate da società come Verizon, Sprint e Virgin Media hanno 5 blog tra quelli considerati.

Anche le società appartenenti al campo della ristorazione come McDonald's, Tyson, Whole Foods, General Mills e Safeway hanno 5 blog.
Molte industrie hanno 4 blog. Alcuni esempi di queste sono: banche commerciali (Bank of America, JP Morgan Chase), assicurazioni (Progressive, NY Life), servizi per internet (Google, Amazon), semiconduttori (Intel, Texas Instruments), beni al dettaglio e di motori (Foot Locker, Best Buy, Ford e General Motors).

E' interessante notare che nel settore del merchandising sono presenti due società, Wal-Mart al numero #1 tra le società della Fortune 500 e Nordstrom, al numero #299. Wal-Mart ha un blog, Nordstrom no.

 





4. Blog Secondo il Rank

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Il Rank sembra influenzare l'adozione di un blog nella Fortune 500 del 2008.

Delle 100 migliori società della lista, il 38% (31 società) hanno un blog aziendale. Nel gruppo che va da 101 - 200, il 25% (20 società) hanno un blog aziendale. Le 200 migliori società costituiscono il 63% dei blog aziendali. Di contro, le società che seguono dalla posizione 201 nella lista vanno a costituire il 26% del numero totale di blog aziendali.

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Delle 5 migliori società della lista, tre hanno un blog. Queste sono Wal-Mart (#1), Chevron (#3) e General Motors (#4). Exxon Mobil (#2) e Conoco Phillips (#5) non hanno un blog.

 



5. Livello di Interazione Sui Blog Aziendali, Link Verso Twitter

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Tutti gli 81 blog sono stati esaminati per determinare il livello di interazione consentito nel blog. Questo è stato fatto controllando se nel blog vengono accettati i commenti, se ci sono feed RSS o sottoscrizioni email ed è stata anche controllata la data dell'ultimo post per verificare quanto è recente l'ultimo aggiornamento. Oltre il 90% dei blog di Fortune 500 hanno commenti, feed RSS e ricevono sottoscrizioni.
I blog vengono mantenuti aggiornati con frequenti post su diversi tipi di argomenti. Sembra che le società che abbiano deciso di "bloggare" sappiano utilizzare molto bene questo strumento. I post sono frequenti, vengono aperte molte discussioni e viene offerta la possibilità di seguirle facilmente via RSS o tramite sottoscrizione.

Degli 81 blog considerati, 23 (28%) linkano a un account di Twitter della società. Molte altre potrebbero avere un account su Twitter ma attualmente non c'è un link dalla homepage del loro sito o del loro blog.

 



6. Uso di Podcasting e Video

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I blog delle Fortune 500 del 2008 sono stati analizzati per verificare se vengono utilizzati anche altri strumenti di social media. Abbiamo fatto delle ricerche sull'utilizzo del podcasting (file audio disponibili per il download) e dei video per migliorare il blog.

Il 16% delle F500 fanno il podcasting mentre il 21% utilizza i video nel proprio blog o sito.

I dati raccolti durante uno studio precedente sulle Inc. 500, indicano che ci sono differenze significative tra i due gruppi sul rispettivo coinvolgimento in questi strumenti di social media.

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7. Confronto Con Altri Settori

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Le nostre ricerche su altri gruppi, sempre con dati del 2008, ci dicono che le Fortune 500 bloggano a un tasso minore rispetto alle aziende presenti in altri settori economici (Inc. 500), alle università e ai college americani e ai maggiori enti di beneficenza inseriti nella lista del Magazine Forbes.
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Le Fortune 500 bloggano ad un tasso che impallidisce di fronte ai dati più recenti su altri settori ed organizzazioni.

Le Inc. 500 hanno avuto la crescita maggiore e sono tutte società private mentre le Fortune 500 vengono selezionate in base ai profitti e quindi possono includere sia società private che pubbliche. E' possibile quindi che la differenza sia relazionata alla dimensione della società, alla struttura interna o alla filosofia dell'azienda riguardo la possibilità di intavolate una comunicazione aperta con i propri partner.

I college e le università si stanno muovendo rapidamente per sviluppare comunicazioni più efficaci con una vera generazione di internauti.

Gli enti di beneficenza stanno preparando il terreno per adottare rapidamente dei social media.

A fronte di bilanci, profitti e donazioni più scarse, dovrebbero passare in testa a tutti gli altri settori nell'utilizzo dei social media.

In ogni caso, a prescindere dal motivo, le società Fortune 500 sembra che si stiano spostando più lentamente verso l'adozione dei social media.

 





Conclusioni

Questa ricerca rappresenta il primo studio di insieme dei blog rivolti al pubblico delle Fortune 500 del 2008. Lo studio mostra in modo chiaro che mentre le società Fortune 500 stanno adottando i social media ad un tasso più basso rispetto ad altri settori economici, università ed enti di beneficenza, molte di loro stanno bloggando più di quanto non abbiano mai fatto.

Quelle società tra le F500 che hanno preso il volo nella blogosfera incarnano le cose che fanno grandi i social media.

  • Sono differenti sia nella dimensione che dal punto di vista industriale, dato che aggiungono un range di prospettive nuove alla comunicazione online.
  • Offrono feed RSS e commenti per permettere ai propri lettori un migliore controllo e una migliore partecipazione ad una conversazione specifica.
  • Stanno esplorando nuove strade - come il videoblogging e il podcasting - per comunicare con i propri lettori.

Data la moltitudine delle sfide rappresentate dagli obblighi comunicativi che le grandi aziende anno verso una range diverso di stakeholder, è eccitante vedere che l'adozione dei social media è già in atto per molte di loro. E come il coniglio e la lepre, ci aspettiamo una crescita "lenta e costante" per vincere questa gara tra le aziende.

 





Le Società Fortune 500 del 2008 Che Hanno dei Blog (n=81) - Marzo, 2009




Informazioni sugli autori

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Dr. Nora Ganim Barnes ha conseguito un dottorato in Comportamento dei Consumatori all'Università del Connecticut ed è Professore di Marketing e Direttore del Centro Per le Ricerche di Marketing dell'Università di Dartmouth Massachusset. Come Direttore del Centro Per le Ricerche di Marketing ha fornito i suoi servizi per lo sviluppo di prodotti e marchi, ricerche, promozioni e produzioni per le televisioni commerciali a centinaia di clienti.




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Eric Mattson è il CEO di Financial Insigths Inc., un'agenzia di ricerca di Seattle dedicata all'innovazione tecnologia nel mondo bancario e finanziario. E' anche uno studioso indipendente dei social media le cui ricerche sono apparse su e dBusinessWeek, Inc. Magazine e tante altre pubblicazioni. Eric Mattson si è laureato all'Università di Washington dove ha ottenuto una doppia laurea in business administration e matematica, in qualità di Studioso di Washington.




Photo credits:
Fortune 500 e il Blogging: Lento e Costante e Più Veloce Del Previsto - Eric Isselée
Metodologia - Silvia Bukovac
1. Cambiamenti Nella Fortune 500 (2007-2008) - Slobodan Djajic
3. Blog Secondo il Tipo di Industria - felinda
5. Livello di Interazione Sui Blog Aziendali, Link Verso Twitter - Tatiana53
6. Uso di Podcasting e Video - Ben Goode
7. Confronto Con Altri Settori - rido

 
 
 
 
 
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