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Curated by: Luigi Canali De Rossi
 


4 dicembre 2009

Il Futuro Dell'Apprendimento: Video Intervista a Curtis Bonk

Come sarà il futuro dell'apprendimento? Che cosa cambierà nel futuro dei nostri sistemi di istruzione? Che ruolo giocheranno le nuove tecnologie multimediali nel prossimo futuro, nel modo in cui potremo condividere le nostre conoscenze e competenze? Se vuoi farti un'idea precisa di come potrai dominare il modo in cui tu e i tuoi figli vi ritroverete ad apprendere nel prossimo futuro, guardati questa video intervista.

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Photo credit: Robin Good

L'esperto che sto intervistando in questo momento è Curtis Bonk, professore emerito della Indiana University, e una delle "teste calde" più celebrate, che si impegna a capire il futuro dell'istruzione e dell'apprendimento (ha recentemente pubblicato un gran bel libro, chiamato "Il Mondo è Aperto ").

Secondo il Prof. Bonk, nel prossimo futuro il problema principale che dovranno affrontare gli educatori e gli insegnanti è trovare il modo di coinvolgere e far collaborare gli studenti.

Le sedi tradizionali di formazione come le scuole e le università tendono ad istituzionalizzare l'insegnamento, lasciando poco o nessuno spazio alle domande, all'iniziativa creativa, o agli approcci di condivisione e di collaborazione.

Come facciamo a superare questi ostacoli? Abbiamo bisogno di rivoluzionare l'intero sistema di istruzione?

Il professor Bonk pensa di no.

Anche se questa può sembrare una bella sfida, egli dice che ci sono molti modi in cui tutti noi possiamo sempre più promuovere l'adozione di un nuovo paradigma di apprendimento. Inoltre le nuove tecnologie multimediali possono effettivamente svolgere un ruolo determinante in questo processo.

I social network, le piattaforme per dar vita alle comunità online, le risorse di apprendimento online e i dispositivi mobili, devono essere ripensati come dei nuovi strumenti che permettano agli studenti e agli insegnanti di tutto il mondo di collaborare tra loro, di condividere le proprie competenze e di analizzare i dati provenienti da molteplici prospettive.

Se la gente potesse apprendere su una barca, se gli esploratori Artici potessero apprendere su un ghiacciaio al Polo Nord o al Polo Sud, se la gente potesse imparare sui treni o sugli aerei, allora noi avremmo portato l'apprendimento oltre le scuole, verso delle sedi non tradizionali e meno formali. La gente non può più ignorare questa cosa, la gente non può più dire che non ne vale la pena.

Dobbiamo cominciare ad esplorare dove questo funziona e il modo in cui estrarre le informazioni dal maggior numero di luoghi possibile. Questo dovrebbe essere l'obiettivo di tutti i politici, di tutti gli educatori, per la diffusione delle informazioni anche al di fuori delle scuole.

La scuola è importante, ma cerchiamo di spingerla un po' oltre: tutti noi possiamo imparare in qualsiasi luogo in cui è arrivato il genere umano, in cui sono arrivate tutte le razze.

In questa video intervista con il professor Bonk puoi scoprire quello che è davvero necessario per un cambio di paradigma nel settore dell'istruzione, e quali sono i nuovi cambiamenti e approcci necessari ai nostri figli per essere tutelati, per poter imparare un nuovo modo di scoprire e conoscere il mondo in cui vivranno.

 

 

Il Futuro Dell'Apprendimento - Curtis Bonk


Durata: 1' 16"



Trascrizione Completa in Italiano



Robin Good: Buongiorno Curt. Come va?

Curtis Bonk: E' una bella giornata qui a Bloomington, in Indiana.



Robin Good: Bene allora... e Il Mondo è Aperto!

Curtis Bonk: Non è chiuso, è aperto!



Robin Good: Fantastico. Che tempo fa lì?

Curtis Bonk: Bello, ma in realtà non sono ancora uscito di casa.



Robin Good: Però, voglio dire, è arrivato l'Inverno lì?

Curtis Bonk: E' stato un po' freddo, è abbastanza bello oggi.

Gli alberi stanno cambiando, è tutto giallo intorno a me. Ho una vista sul bosco, c'è un piccolo ruscello e una foresta, e lo vedo così. Ma sto guardando te in questo momento.



Robin Good: Fantastico. Come si fa a spendere la maggior parte del proprio tempo all'interno di quella stanza piena di carte? Stai selezionando delle persone o stai esplorando nuovi universi dell'apprendimento? Cosa stai facendo davvero?

Curtis Bonk: ho stampato tutti questi fogli e li ho messi in una pila, e poi quando voglio scrivere un capitolo li utilizzo tutti. Io guardo in genere quello che mi serve, seleziono qualcosa e ... ci siamo!

 





I Nuovi Insegnanti Devono Essere Socievoli e Spassosi - Curtis Bonk


Durata: 2'



Robin Good: Quanto il tuo nuovo processo di apprendimento e di esplorazione si basa sulla collaborazione tra gli studenti?

Curtis Bonk: Io insegno online. Insegno grazie agli strumenti di video conferenza, e insegno in modo variegato. Tutte quelle cose.

Attualmente tengo un corso online, e la mia seconda classe in realtà è cambiata, cosicché sto creando dei video per l'insegnamento online nelle facoltà: 27 video, di durata da 5 a 10 minuti, su diversi argomenti sull'insegnamento e l'apprendimento online.



Robin Good: Fantastico. Quali sono le nuove competenze che devono acquisire gli insegnanti per poter utilizzare i video, ad esempio, per aiutare gli studenti nell'apprendimento?

Curtis Bonk: Naturalmente la presenza sociale: commenti, come coinvolgere gli studenti, nozioni pedagogiche. Come prelevare qualcosa da un sito web e rimescolarlo un po'. Dibattiti, giochi di ruolo, tutte quelle cose. Tutto questo non è nuovo, forse lo è il concetto di presenza sociale.

Il pensiero fisso nella nostra società, qui negli USA, è di avere un insegnante a disposizione. Che è una gran cosa oggi.

Oggi negli USA è la primavera degli eBook. Credo che essi siano una gran bella cosa per come li usiamo noi, per coinvolgere gli studenti e per consultare i contenuti.

E' anche la primavera dell'insegnamento aperto e dell'apprendimento aperto.

Obama vuole che le comunità scolastiche abbiano libero accesso all'open source.


  • Come può accadere?
  • Chi pagherà per questo?
  • Chi sta valutando le competenze apprese?
  • Qual'è la libreria digitale in cui ci sono i contenuti da studiare?

Da quando è uscito il mio libro, quello che hai nominato prima, queste sono le due tendenze: l'apertura numero uno (eBook) e l'apertura numero quattro (apprendimento e insegnamento aperto) sono probabilmente le più importanti. E poi la numero 10: Facebook, social networking.

 





Come Facebook Può Essere Utilizzato Dagli Educatori Del Futuro - Curtis Bonk


Durata: 1' 47"



Robin Good: Come può questo Facebook diventare rilevante nel mondo dell'apprendimento?

Curtis Bonk: Quello che possiamo vedere oggi è che su Facebook girano molti giochini e applicazioni.

Come possiamo creare dei giochi educativi che intrattengano i ragazzi per uno o due mesi, non solo Farmville, che ha milioni di utenti, ma come possiamo creare giochi educativi al suo interno?

Come possiamo creare i rompi ghiaccio sociali all'interno di una classe, in modo che gli studenti possano conoscersi tra di loro? Oppure una community, che non sia solo un contenitore di documenti? Tutti questi fogli potrebbero essere postati dentro una community, giusto? Ma come fare per coinvolgere gli studenti nella classe e oltre la classe?

Io penso che Facebook sia un modo per portare le persone esterne all'interno della classe per una visita, e allo stesso modo per far collaborare gli studenti della classe con gli altri: condividere i compiti per casa, condividere le loro idee, ma soprattutto i compiti per casa. Che cosa vuoi imparare, dove vuoi andare e da chi vuoi imparare.

Oggi possiamo estendere i gruppi alla pari con il social networking oltre le mura delle classi.

Non devo guardarmi intorno per capire che davvero tutta la comunità mondiale sta utilizzando Facebook o Ning, che apprezzo molto. N-I-N-G naturalmente.

Hai mai usato Ning? Sono sicuro di si.



Robin Good: Si, ma veramente non sono un gran fan di Ning, ma è comunque una bella piattaforma per costruire comunità online, e se c'è un forte interesse intorno alla comunità, penso che possa funzionare bene. Mi piace.

 





La Società Non Può Più Ignorare l'Apprendimento Online - Curtis Bonk


Durata: 5' 7"



Robin Good: Hai appena parlato delle classi e della possibilità di andare oltre le quattro mura. Ma perché poi tutte queste tecnologie e queste opportunità sono ancora orientate a costringere le persone a rimanere in quel box per così tante ore? Questa cosa mi crea qualche problema. Come vedi evolvere questa situazione?

Curtis Bonk: Dobbiamo pensare alle nuove università, alle nuove scuole secondarie. Dobbiamo andare oltre il concetto delle quattro mura. C'è un libro che si chiama Learning at the Back Door.

Riuscite a vedere un ragazzino Russo a scuola qui? A lui non è concesso entrare nelle scuole, a causa delle quattro mura. Egli ha altre risorse intorno a lui per imparare quando vuole. Oggi questo ragazzo non deve pensare all'apprendimento a Oxford o Stanford. Lui può. Quando vuole. Lui non deve entrare in classe.

Oggi questo studente, quando ne sente il bisogno, può ascoltare un podcast e sentire interviste tipo questa.



Robin Good: Però poi nella realtà odierna sono obbligato a portare mio figlio a scuola nelle classi tradizionali se non voglio rischiare problemi legali.

Inoltre non sono supportato, non mi viene riconosciuto il diritto e non mi è nemmeno permesso di dedicargli un po' di tempo, dopo tutte quelle ore e tutti gli esercizi mnemonici che gli sono stati assegnati dalla scuola Sovietica, per fargli esplorare altri mondi, per fornirgli i professori che lui vorrebbe avere, per fargli conoscere altri ragazzi che non provengono dalla stessa località e non sono della sua stessa classe, ma che condividono la sua stessa passione.

Il mio sogno è simile al tuo, ma nella realtà dei fatti, per quello che vedo, è molto lontano e distante, e la cultura intorno a me sembra respingermi quando provo a parlare di questi nuovi pensieri. Qual'è la tua esperienza?

Curtis Bonk: Eccoci arrivati. Siamo nel campo dei tentativi oggi, in cui tutti noi siamo coinvolti, tu e io siamo stati in queste scuole. Ci sono poche persone che si trovano in queste zone marginali, che hanno deciso di apprendere da questi contenuti online quando hanno bisogno di aggiornarsi, e in genere sono adulti.

Ma oggi ci sono dei giovani negli USA come Adora Svitak, l'insegnante più giovane del mondo di appena 11 anni, che impara e insegna online da quando aveva 6 anni: questi sono i primi pionieri, così li possiamo chiamare. Presto loro non saranno più pionieri.

I tuoi figli salteranno la tua scuola Sovietica, come l'hai chiamata, vedranno queste storie di successo di questi ragazzi ai margini, e queste persone speciali rientreranno nella norma, e tutti inizieranno ad apprendere dai:

Questo comunque è scuotere la gente, negli USA, in Corea, che ho visitato di recente, a Singapore.

Oggi abbiamo così tante opportunità disponibili. Se le università, i college, le scuole, i centri di insegnamento aziendale, non ne traggono vantaggio, avremo una rivoluzione di persone. Chi domanda, tu e io, non solo noi.

Il mondo è aperto. Come possiamo trarre vantaggio da questa cosa?

Noi possiamo vedere questa tendenza, con la gente che apprende sulle navi e sulle barche. Questi tizi stanno girando il mondo a 17 anni, stanno imparando tutto il tempo in cui stanno navigando in giro per il mondo. Se loro possono imparare su una barca, se gli esploratori Artici possono imparare dai ghiacciai del Polo Nord o del Polo sud, se la gente può imparare nei treni o negli aerei, allora abbiamo portato l'insegnamento e l'apprendimento al di fuori dalle scuole verso dei posti meno tradizionali e informali per l'apprendimento. Le persone non possono più ignorare questa cosa, le persone non possono più dire che non ne vale la pena.

Dobbiamo iniziare ad esplorare dove questa cosa funziona e come ottenere informazioni riguardo al maggior numero di località possibili. Questo dovrebbe essere l'obiettivo di tutti i politici, di tutti gli educatori: andare oltre la scuola.

Le scuole sono importanti, ma lasciare andare oltre, dove l'essere umano è arrivato, dove tutte le razze sono arrivate, lo possiamo imparare. Questo è quello che penso.

 





La Tecnologia è un Modo Per Ampliare le Prospettive di Apprendimento - Curtis Bonk


Durata: 5' 8"



Robin Good: Sto accettando l'idea che quei ragazzi e quei pionieri in mezzo a noi saranno i modelli di questa rivoluzione emergente, ma la resistenza del sistema esistente di istruzione rimane molto forte.

Inoltre quello che ho notato è che i cosiddetti nativi digitali non sono stati educati come tutti dicono. Sono cool perché loro utilizzano quegli strumenti in modo molto naturale, ma il più delle volte sono incapaci di utilizzarli per i propri obiettivi, eccetto per quegli strumenti sociali molto superficiali che imparano ad utilizzare senza problemi.

I nativi digitali non sembrano percepire tutte le possibilità che hanno a disposizione, perché in realtà non hanno modelli all'interno dei loro istituti di formazione che li aiutino davvero a riflettere criticamente sulle opportunità disponibili. Inoltre il sistema educativo trasmette loro un modo di pensare che è l'opposto di quello in cui gli si può imparare che l'essere umano può avere del valore all'interno della società, che è il contrario di quello che viene offerto da queste tecnologie. Sono in conflitto con tutto ciò.

Curtis Bonk: Pensiamo al ProgettoFlat Classrooms Project.

Il Flat Classrooms Project è l'unico progetto discusso nel mio libro, nel libro The World Is Flat di Thomas Friedman, nel libro WIKINOMICS di Don Tapscott e nel libro Growing Up Digital.

Quello che fanno nelle aule, nel Digiteen Project, è prendere un libro come il mio, o qualsiasi libro che potrebbero avere, il mio libro o qualsiasi altra cosa che possono ottenere, e lo analizzano. E in questo caso, questi ragazzi nelle scuole secondarie, lavorano con gli altri giovani di tutto il mondo per capire le tecnologie che rendono l'apprendimento aperto. Questo semestre loro stanno utilizzando il mio libro Il Mondo E' Aperto. Si tratta di renderli consapevoli di quali sono le tecnologie per l'apprendimento. L'anno scorso hanno guardato Growing Up Digital, il libro di Don Tapscott, e lo hanno analizzato in tutto il mondo.

Tu hai ragione, i ragazzi di oggi sanno usare bene i loro dispositivi mobili, che possono usare per le chat e tutto il resto. Ma non sono per l'apprendimento.

Come possiamo trasformare i dispositivi mobili o questi strumenti di conferenze in diretta?

Nel Flat Classrooms Project utilizzano Ning per formare gruppi con gli altri ragazzi in tutto il mondo, i wiki per raccogliere i libri da condividere, le videoconferenze come questa per discutere ciò che hanno imparato e per fare interazione punto a punto. Usano altri tipi di strumenti come Twitter, il microblogging e i blog. Come fare per diffondere questo singolare progetto?

Come si può portare quelle tecnologie sincrone e asincrone di collaborazione dentro le scuole? Questo è il potere della tecnologia che ho evangelizzato fin dal 1987. Penso che una video conferenza come questa possa far sentire i bambini nei panni degli altri. Essi possono vedere le prospettive. E questo secondo me può cambiare tutto il mondo dell'insegnamento e dell'apprendimento. Dobbiamo sollevare la questione a livello mondiale, a livello internazionale, per diffondere questa prospettiva.

Capisco molto bene la gente in Italia, o le persone in Pakistan o in altri luoghi in tutto il mondo. Per me questo è il modo più efficace per utilizzare la tecnologia. Si tratta di fare collaborazione tra culture diverse, come nel progetto ePals e altri, c'è n'è un altro che si chiama Proetto IEARN. Ciò permette ai ragazzi adolescenti di pensare alla collaborazione, al lavoro di gruppo, a queste competenze digitali di cui stavi parlando, per analizzare criticamente i dati. Non devono solo accettare ciò che vedono, ma lo devono analizzare con il loro gruppo di lavoro. Quando loro vedono un gruppo in Italia criticare un documento che loro pensavano fosse fantastico, capiranno che in realtà non avevano valutato la credibilità delle fonti e la qualità delle risorse.

Quando ho realizzato delle collaborazioni internazionali con i miei studenti, con i miei insegnanti, che vedono che una volta che andiamo in Finlandia, in Perù o in Corea, questi studenti analizzano i dati in un modo diverso, e capiscono che in realtà non avevano approfondito abbastanza come avevano bisogno di fare. Credo davvero che la collaborazione internazionale ci spinga da un punto di vista personale verso le molteplici prospettive. Questo è un modo di usare la tecnologia che può aiutare questo problema dei giovani digitali.

 





Basta Con i PowerPoint, Bisogna Fare Pedagogia Festosa - Curtis Bonk


Durata: 5' 52"



Robin Good: Quindi, con l'esplosione di tutte queste opportunità di apprendimento, ci deve essere davvero chi impara a questi ipotetici insegnanti a diventare veri comunicatori, perché solo pochissimi di loro sono capaci di essere interessanti o coinvolgenti: loro camminano su e giù per l'aula, e mio figlio e mio nipote raccontano sempre le loro storielle memorabili. Abbiamo imparato a fare dei bei giochetti mentre camminano lungo il corridoio, e abbiamo più o meno 48 secondi per preparargli un altro scherzo per quando tornano.

Ancora una volta, il problema è quello di creare una nuova generazione di, forse non mi piace chiamarli insegnanti, questa parola rende poco l'idea, ma guide, facilitatori, come questo concetto di scuole di samba che è stato sostenuto da Seymour Papert, credo.

Nelle scuole di samba in Brasile, dove c'è molta affinità tra i partecipanti, tutti sono appassionati di qualcosa, hanno un obiettivo unico e ci sono anziani e novizi mescolati tra di loro che possono condividere le loro competenze. Questo è il tipo di apprendimento che sto cercando, e mi piacerebbe trovarlo anche qui dalle mie parti.

Come dici, nel tuo mondo di apprendimento in cui tutto si riduce al mio cellulare, la tua indicazione di preparare una serie di lezioni brevi che posso guardare sul mio iPod, sembra essere proprio sulla direzione giusta. Ma i produttori di contenuti e gli insegnanti sembrano mancare.

Abbiamo avuto una grande quantità di produttori di PowerPoint, ma ho ancora un posto dove puoi spedirli qua in Italia.

Curtis Bonk: ho subito due osservazioni su questo punto. Prima di tutto: io ti mando tutta la gente con i PowerPoint che vuoi. PPPs: Power Point People. PPP: People Power Point. Il potere al popolo di PowerPoint. Ci sono abbastanza P.

OK, due cose. La mia amica Inae Kang, in Korea sta sviluppando la pedagogia festosa. Lo stesso concetto del gioco di Seymour Papert, vivacità, coinvolgimento. Lei sta cercando di pubblicizzare un nuovo concetto: la pedagogia festosa.

Come si fa a creare una piattaforma di educazione pedagogica, che sia:

  • Coinvolgente,
  • divertente,
  • interattiva,
  • collaborativa,
  • tale da fornire un'esperienza più profonda,
  • tale da agevolare le connessioni sociali tra le persone?

Lei è la prima che io abbia mai sentito parlare di questo concetto, e sto cercando di aiutarla a essere invitata come speaker a qualche conferenza. L'ho segnalata molte volte e la gente dice: "Che cosa significa?". "Lascia perdere, è un po troppo estrema". E questo mi fa stare male, perchè questo è il tipo di estremismo di cui abbiamo bisogno per spingere su questo fronte, abbiamo bisogno che la gente pensi a cose come alla pedagogia festosa, o a qualcosa di simile, giusto?

Come possiamo arrivare ad avere ragazzi impegnati in nuove forme di apprendimento? Questo si potrebbe forse ottenere utilizzando le tecnologie digitali a scopi didattici e sociali.

Come si fa a mescolare insieme l'aspetto educativo e sociale? "Soc-learning", oppure abbiamo bisogno di una nuova parola per questo, dal momento che non possiamo più ignorare il sociale.

Il sociale è troppo importante, giusto? Ogni pensiero che noi interiorizziamo, si può vedere nel piano sociale. Ma come possiamo rendere questi eventi sociali degli eventi coinvolgenti di apprendimento? E credo che hai ragione, piccoli pezzetti di conoscenza mixati nei loro cellulari nascosti nei loro abiti da qualche parte e sempre disponibili. Il loro insegnante nelle loro tasche, giusto?

Il mio amico Paul Kim ha questo piccolo progetto delle scuole in tasca. Gli insegnanti nella mia tasca. I ragazzi in America Latina, in Rwanda, in India stanno imparando l'alfabeto.

I nostri insegnanti che pensano di essere onnipotenti, sono solo fornitori di PowerPoint, non abbiamo bisogno di loro. Loro sono nelle nostre tasche.

Se possiamo avere il nostro insegnante nelle nostre tasche, a cosa serve un insegnante?

Quando abbiamo

abbiamo tutto il necessario. Tutti questi contenuti sono disponibili sul Web.

Quando abbiamo Stanford, Oxford, e dici che le università in Giappone e Vietnam mettono tutto il loro materiale sul web, in India, l'Istituo Indiano della Tecnologia, tutta questa roba. Le aperture numero quattro e cinque nel libro The World is Open, tutti questi portali.

Quindi gli insegnanti devono pensare: "Ma come possiamo utilizzare questi contenuti che sono disponibili al MIT o alla Università Aperta della Malesia o nel Regno Unito?" In questo modo essi possono diventare degli insegnanti efficaci ...

Non abbiamo bisogno di replicare queste lezioni di statistica cinquecento volte ogni semestre. Come possiamo utilizzare questi contenuti in modo tale che gli insegnanti possano consegnarli agli studenti per farglieli ascoltare prima di venire in classe, così quando arrivano in classe la lezione può essere interattiva, coinvolgente, orientata verso le attività di ricerca e di risoluzione dei problemi?

 





I Nuovi Insegnanti Dovrebbero Diventare i Responsabili Dei Contenuti - Curtis Bonk


Durata: 5'



Robin Good: Mi sembra che in questo quadro che hai appena delineato c'è una straordinaria opportunità per coloro che effettivamente agiscono come curatori di tutto questo materiale, e fin qui sono d'accordo con te, il MIT e tutti gli altri stanno venendo fuori con queste migliaia di nuovi file e collegamenti. Ma Dio solo sa cosa vuol dire lavorarci sopra per dare un senso ai titoli e agli indici, e metterli in ordine in modo che io possa realmente navigare attraverso queste informazioni e imparare qualcosa. C'è un intero universo di lavoro da fare per organizzare tutto questo, attraverso i diversi repository di contenuti che spuntano in ogni momento. Non c'è un posto di lavoro per i prossimi 1000 secoli?

Curtis Bonk: Oh Dio. Lo sai, Piaget è stato un curatore. Piaget, quando aveva 10 anni, era curatore di un museo.

Come fanno gli insegnanti ad essere dei curatori? Penso che essi siano come i portinai di un hotel. Il portinaio è l'informatore dell'hotel. Come possiamo trasformare le informazioni in conoscenza? E poi come facciamo a spingere gli studenti a svilupparle mentalmente? Penso che stiamo ignorando lo sviluppo umano.

Come esseri umani tutti noi abbiamo così tanto potenziale che possiamo andare ben al di là di dove siamo oggi, se l'organizzazione, come hai detto, se gli insegnanti ci mostrassero il modo di aiutare a farci entrare nei contenuti, se ci spingessero dentro, non solo nell'organizzare il contenuto in qualche modo, e per questo non ci sentiremo distrutti. C'è così tanto che possiamo fare per non sentirci più frustrati.

Come sta cambiando il ruolo degli insegnanti per consegnare questi contenuti? Io sono un maestro. C'è un insegnante in questa stanza. Come facciamo ora che siamo in questa stanza, e abbiamo tutte le cose che sono in questa stanza, a spingere i ragazzi verso nuovi livelli di sviluppo che non hanno mai raggiunto prima d'ora?



Robin Good: Sembra che l'insegnante tradizionale non abbia le competenze necessarie per questo tipo di lavoro, ma le persone si sono auto proposte per la ricerca, per l'analisi, per valutare le informazioni e per abbinarle e remixarle in modi nuovi.

Questa è un'opportunità per una nuova generazione di guide indipendenti professionali e non - non chiamamoli insegnanti - che possono aiutare le persone a ricevere informazioni sensate, al di fuori degli interessi di Google, che è l'unico che ufficialmente è in grado di organizzare queste informazioni su Internet. Abbiamo bisogno di qualcun altro al di là di Google per fare questo.

Io non saprei se Google aiuta o no, ma abbiamo bisogno di organizzare le informazioni per noi stessi, e questa è un'opportunità che sta emergendo per un nuovo esercito di grandi professori scolastici indipendenti.

Curtis Bonk: due commenti qui: oggi esiste Google EDU. Quando abbiamo fatto la ricerca su Google, effettivamente esiste anche YouTube EDU. Abbiamo fatto la ricerca su YouTube.

Ci sono professori in California, che insegnano all'intera classe attraverso YouTube, che hanno incontrato dei problemi: non ci sono librerie, non c'è nessuna indicizzazione dei video, e questo è lo stesso problema che abbiamo con Google.

Non abbiamo persone che pensano a Google da un punto di vista educativo. Come educatori, una cosa che possiamo fare è riqualificare queste cose, remixandole come dici tu. Questa è una cosa. YouTube, curatori, bibliotecari.

Una seconda cosa che vorrei commentare: nel mio libro ho 15 previsioni. Una previsione consiste in: eMentor e eCoach.

Penso che stiamo per vedere la nascita di super eCoach , e super eMentor. Queste persone hanno tre competenze:

  1. La prima competenza è una competenza di dominio, qualunque essa sia, nei media, nel lavoro sociale, nell'insegnamento, nel business, nell'architettura, nell'antropologia - essi hanno una competenza di dominio.
  2. Numero due: essi sanno come utilizzare Internet per l'apprendimento.
  3. Numero tre: essi hanno competenze da consulente per lo sviluppo personale.

E' il mix di questi tre elementi: quando sai capire gli esseri umani, quando hai le competenze in un certo dominio e sai come applicare la tecnologia per l'apprendimento, allora varrai oro nel 21° secolo.

Questo è il secolo dell'apprendimento, e gli eMentor, i super eMentor emergeranno, secondo me, per diventare molto più importanti degli insegnanti. Il ruolo dell'insegnante cambia passando da portinaio a super eMentor. Che cosa ne pensi?



Robin Good: Lui è Curt Bonk, in diretta da Indiana, e io sono Robin Good da Roma in Italia. Non c'è un momento migliore per terminare questa intervista, quindi ... ciao!




Note su Curtis Bonk

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Curtis Bonk è professore ordinario di tecnologia dei sistemi didattici presso l'Indiana University e presidente e fondatore delle aziende SurveyShare e CourseShare. La sua esperienza è di responsabile aziendale, CPA, psicopedagogista, e tecnologo didattico. Bonk analizza le questioni legate al business, all'educazione, alla psicologia, e alla tecnologia. Come esperto di tecnologie emergenti per l'apprendimento, Bonk mette in luce la sua esperienza di speaker in tutto il mondo attraverso il suo blog, TravelinEdMan. Ha collaborato alla realizzazione di diversi libri di tecnologia, tra cui The World is Open, Empowering Online Learning, The Handbook of Blended Learning, e Electronic Collaborators.

 

Scritto da per MasterNewMedia.
 
 
 
 
 
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