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Curated by: Luigi Canali De Rossi
 


13 gennaio 2010

New Media: Le Mie Previsioni Per Il 2010 - Parte 2

Se sei interessato a scoprire il mio punto di vista su quello che ti aspetta nel 2010 e negli anni a venire, relativamente ai nuovi media, alla comunicazione, al marketing, all'apprendimento, alla collaborazione e alle nuove tecnologie, allora sei arrivato nel posto giusto. Questa è la 2° parte della relazione annuale di MasterNewMedia sui trend e sulle anticipazioni sui nuovi media per il nuovo anno.

Robin-Good-trends-predictions-2010-4130079863_65c739c704_b-400-p2.jpgPhoto credit: Robin Good

In questa seconda parte parlerò di:

  1. Cura dei contenuti
  2. Collaborazione online e conferenze web
  3. Eventi
  4. Apprendimento ed educazione
  5. P2P
  6. Comunicazione visiva
  7. Mobile
  8. Video publishing
  9. SEO
  10. Test di usabilità
  11. Musica online

Ecco la 2° parte (ecco la 1° parte):

 




New Media: Le Mie Previsioni Per Il 2010 - Parte 2

di Robin Good




1. Dare Un Senso a Tutto: Cura dei Contenuti

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Pete Cashmore di Mashable ha scritto pochi giorni fa che il 2010 sarà l'anno della distrazione e, come Steve Rubel scrive nel suo lifestream Posterous "... il diluvio di informazioni è solo destinato ad aumentare, quindi catturare l'attenzione delle persone sarà più difficile che mai.

Mark Evans raccomanda di concentrarsi sulla qualità e non sulla quantità ... "

"... stiamo scoprendo sempre più contenuti online grazie alle "lenti degli amici", e non solo grazie agli algoritmi".

Chi darà un senso a tutto questo?

I curatori dei contenuti! Dico io.

La cura dei contenuti è uno dei maggiori trend che sta emergendo dall'attuale crollo del sistema tradizionale di raccolta e di distribuzione delle notizie. Ci sono così tante notizie nel mondo! ... e continueranno ad aumentare.

Sono più di cinque anni ormai che parlo di questo trend, portando avanti la mia idea di newsradar e newsmastering, giustificata dal primo diluvio di informazioni che ho visto arrivare quando l'RSS è diventato uno strumento di massa.

Ma ora le informazioni e i contenuti stanno esplodendo in tutti i formati e su tutti i media. Non solo all'interno dei feed RSS. È per questo che accetto volentieri i termini Cura dei Contenuti e Curatori dei Contenuti, coniati da Rohit Bhargava, come i migliori per riferirsi a questo trend emergente molto potente.

Il Curatore dei Contenuti è una persona che ricerca, raggruppa, organizza e condivide continuamente i contenuti migliori e più pertinenti che trova online su una precisa tematica.

La componente più importante di questo lavoro è la parola "continuamente". Questo è un fattore critico nell'immediatezza di Internet. Se tieni conto di quante persone stanno utilizzando il proprio account Twitter per dare evidenza alle parti di contenuti interessanti che trovano, o di quanti utenti negli anni hanno organizzato e condiviso contenuti su del.icio.us, capirai che questa idea si rafforza costantemente in modo organico.

Qualcuno il cui compito non è quello di creare ulteriore contenuto, ma è quello di dare un senso a tutti i contenuti che gli altri stanno creando all'interno di un certo spazio, nicchia, tema, argomento, punto di vista.

Il curatore dei contenuti è una persona che si dedica a trovare i contenuti migliori e più pertinenti su un determinato argomento, e li condivide per dare modo agli altri di trovarli.

Il futuro del web sociale sarà guidato da questi curatori di contenuti, che si incaricheranno di raccogliere e condividere i contenuti migliori e le preziose raccolte di contenuti creati da altri.

Nel tempo, questi curatori saranno molto utili nel mettere in ordine il web sociale. In tal modo, essi contribuiranno a dare una voce e un punto di vista alle aziende, le quali li metteranno in contatto con i propri clienti - permettendo in tal modo la creazione di un dialogo completamente nuovo basato sul valore dei contenuti piuttosto che sui messaggi di marketing orientati al brand.

E anche se Google per definizione sa che questo è "lui", il valore finale del gioco dell'informazione: informazioni di valore immediato organizzate verso un gruppo specifico di persone, Google non può fare tutto da solo.

E' un dato di fatto, Google ha lanciato poco più di un anno fa Google Knol, una versione di Wikipedia con il marchio Google. Ma ha fallito nel marketing, perché la gente non si è fidata abbastanza di Google, per eleggerlo come il guardiano di fiducia della loro conoscenza collettiva.

In realtà, a mio avviso, Google avrebbe dovuto fornire solo gli strumenti per consentire a più persone di diventare curatori di contenuti qualificati, tramite i propri strumenti, sì, ma non direttamente all'interno dei propri server di contenuti.

Quindi, invece di continuare a chiederci quali possono essere i migliori contenuti da creare in futuro, o come inventare un altro strumento per creare nuovi formati più appariscenti, non sarebbe molto più saggio capire come organizzare e rendere l'enorme quantità di contenuti già esistenti (i tuoi e quelli degli altri) utili e accessibili da sempre più persone?

Se è vero che Google è un'azienda così visionaria, perché non rileggi la loro missione, che dice: "Organizzare il mondo dell'informazione".

Questo non è quello che un curatore di contenuti è in grado di fare, in modo da completare e ampliare il lavoro di organizzazione che Google effettua tramite il suo motore di ricerca?

O Google può farlo da solo?

hmmm.....

Credo che, almeno per ora, la cura dei contenuti sia l'unica cosa che Google non può fare al posto tuo.

Quando si tratta di ricercare, selezionare, raccogliere, modificare, abbinare, illustrare, integrare, referenziare, dare credito, commentare e introdurre, Google può solo prendere la sua roba e tornare a casa.

Su questo ti devi concentrare!

Nel momento in cui ti dovrai mantenere aggiornato, per lavoro, sulle novità del tuo settore, a meno che non aumenti il numero di newsmaster attivi, di curatori ed editori di contenuti, che possono filtrare, raggruppare e organizzare le informazioni all'interno di silos verticali, o te ne lascerai molte alle spalle, oppure verrai sommerso da esse.

In termini di business, la cura dei contenuti potrebbe anche offrire un'interessante opportunità di marketing e un nuovo modello di business ha il suo perché, a mio avviso:

"... una soluzione potrebbe essere che i brand attribuiscano il loro nome alla cura dei contenuti rilevanti con i loro business?

I bravi curatori mi permettono di guadagnare tempo, il che è un 'valore aggiunto' per me. E potrebbe essere una delle cose principali che i brand stanno cercando."

(Fonte: Rohit Bhargava - Manifesto for the Content Curator)

In ultimo ma non meno importante, la cura dei contenuti può probabilmente fornire anche una delle soluzioni per il futuro dei giornali online, che sembrano non aver trovato ancora il modo di rimanere sostenibili, nel loro lavoro come fornitori di informazioni.


Cura Sociale

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Un trend emergente molto potente e complementare sta prendendo forma nel mondo della comunicazione collaborativa e della creazione della conoscenza, è quello della "cura sociale", che mi sembra una forma di crowdsourcing distribuita, rovesciata e proveniente dal basso verso l'alto. Gli individui contribuiscono in modo collaborativo alla modifica, alla rifinitura e alla compilazione di preziose risorse di informazione.

Esempi di questa tendenza sono: Wikipedia, la mappa mentale collaborativa che ho costruito su MindMeister, e un servizio appena uscito chiamato Pearltrees. Ecco un video introduttivo a questo nuovo strumento, che ritengo faccia un ottimo lavoro nell'introdurre e nel fornire una panoramica completa sulla cura sociale. Eccolo:

 



2. Collaborazione Online e Conferenze Web

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Nel 2010, la collaborazione online ha bisogno di essere ripensata in questo modo:

"Dare la possibilità alle persone che lavorano con i propri collaboratori, clienti e fornitori in team distribuiti online, di lavorare insieme senza problemi come se fossero tutti nello stesso luogo, garantendo nel contempo la piena continuità tra i piani, gli incarichi e le attività di queste persone, che possono collegarsi con diversi strumenti e possono muoversi continuamente in luoghi diversi."

Questa è la direzione che prenderemo.

Secondo me, proprio in questa direzione potrai vedere nel prossimo futuro alcune interessanti e inaspettate novità.

Immagina di avere la possibilità di partecipare ad un incontro online mentre ti sposti da casa al lavoro, o mentre viaggi in treno o in aereo. Immagina di avere la possibilità di potenziare l'incontro online potendo vedere i video dei partecipanti e condividendo i propri schermi, o la possibilità di ridurlo, abilitando la modalità con il solo audio o con la trascrizione testuale automatica della voce.

Questa è la direzione in cui le aziende leader nelle conferenze e negli spazi di collaborazione online cercheranno di conquistare qualche ulteriore vantaggio competitivo.

D'altro canto la maggior parte delle altre aziende dovranno migliorare e perfezionare i loro strumenti esistenti, che, al di fuori di pochissime eccezioni, sono in genere ancora macchinosi, difficili da usare, spesso lenti e poco collaborativi per gli utilizzatori finali. C'è un enorme spazio di miglioramento per tutti i soggetti esistenti in questo ambito, e ci sono le possibilità di fare un lavoro migliore di quanto hanno fatto finora.

Le caratteristiche di questi strumenti di collaborazione sono ottime, ma la facilità d'uso e l'accessibilità rimangono ancora dei problemi che ne limitano la diffusione e l'utilizzo.

Inoltre sto osservando diversi strumenti di collaborazione che stanno adottando dei meccanismi contestuali, fornendo strumenti ed estensioni che permettono di utilizzare qualsiasi documento o applicazione in modalità collaborativa, e di attivare in modo selettivo, a tal fine, il tipo di componente necessario senza la necessità di aprire un ambiente dedicato in cui fare tutto questo.

Nel 2010 la collaborazione ideale - gli spazi per le conferenze hanno bisogno di integrare almeno alcune delle seguenti caratteristiche:

  • Modalità contestuale di esecuzione - estendere le applicazioni e i documenti esistenti in modo collaborativo
  • Spazio persistente - connesso a una URL definita
  • Conferenze VOIP, telefoniche e video
  • Condivisione dello schermo e lavagne di appunti live
  • Agevolare le presentazioni PowerPoint
  • Chat testuali con cronologia delle conversazioni integrate con Twitter
  • Condivisione dei documenti e dei file
  • Salvataggio su file dei componenti selezionati nei formati standard
  • Possibilità di embedding
  • Integrazione con i social network e possibilità di essere visti/raggiunti da Facebook

Un area sottovalutata ma che può fornire un vantaggio competitivo significativo è quella degli Appunti e Markup Live, che fornirebbe un grande beneficio agli utenti che hanno bisogno di comunicare in modo più efficace durante le loro esibizioni.

Ecco quali sono gli altri settori in cui c'è un forte bisogno di nuove e migliori proposte:

Piattaforme per le Conferenze e per le Presentazioni per i Seminari in Diretta con un Vasto Pubblico - per questo genere di cose ci sono troppo pochi strumenti a disposizione - i prezzi ancora troppo alti - e ci sono diversi limiti su quello che si può fare con gli strumenti esistenti.

Strumenti di Registrazione - ci sono pochissimi software di videoconferenza che mettano a disposizione degli strumenti di registrazione affidabili e personalizzabili (voglio scegliere cosa registrare - chat, video, audio, lavagna, ecc...), che possano produrre in output dei file scaricabili in formati standard, e non strumenti di registrazione rigidi che funzionano solo all'interno del software utilizzato. Le registrazioni degli eventi dovrebbero essere facilmente distribuibili online, attraverso widget e player standard ed embeddabili.

Videoconferenze HD. Le videoconferenze in alta definizione rappresentano un settore in cui sicuramente assisteremo a nuovi annunci per tutto il prossimo anno, e in cui ci sono grandi opportunità, per i fornitori esistenti, di sfruttare un modello Freemium, che permette di offrire gratuitamente le videoconferenza a qualità standard tra 2-3 persone, per poi richiedere un canone mensile per coloro che desiderano una maggiore qualità audio e video e la possibilità di registrare la conferenza.

Una Forte Integrazione con i Social Media e con le Tecnologie per la Promozione degli Eventi. Gli strumenti per le conferenze inizieranno a offrire nuove modalità per promuovere e organizzare gli eventi, tra cui la prenotazione, la registrazione, il pagamento, e la possibilità di fornire consigli e opinioni, sfruttando l'effettiva integrazione con i principali social media e con le piattaforme di organizzazione degli eventi.

Conferenze Live e Collaborazione all'Interno delle Piattaforme di Social Media. Inoltre nel 2010 appariranno le prime applicazioni per le conferenze e per la collaborazione in tempo reale all'INTERNO delle piattaforme di social media come Facebook.

Mappe Mentali Visuali. Le mappe mentali verranno integrate all'interno di alcune tra le maggiori piattaforme di conferenze e collaborazione online, e utilizzate come avanzate lavagne per gli appunti.

 



3. Eventi

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Nel 2010 gli eventi tradizionali inizieranno una fase di grandi cambiamenti e trasformazioni. Le conferenze tradizionali e la maggior parte degli eventi, nel loro attuale "formato", sono destinati a scomparire nel giro di pochi anni.

La gente è stanca dello stile broadcast, delle presentazioni noiose e mal preparate, in cui lo speaker è uno schiavo delle slide e dei loro contenuti. I partecipanti alla conferenza si divertono molto di più nel fare social networking durante le pause, invece di seguire il keynote presentato da un CEO di una grande azienda.

I partecipanti agli eventi non sopportano più di restare incatenati alle loro sedie senza avere la possibilità di partecipare, contribuire, chiedere, e condividere con gli altri dentro e fuori dall'evento.

Le conferenze live nel 2010 inizieranno a essere un luogo in cui le persone si incontreranno per fare brainstorming, in cui imparare gli uni dagli altri e per pensare alle nuove opportunità, alle possibilità di collaborazione e alle idee. Non un luogo dedicato a una forma di comunicazione obsoleta che impedisce le opportunità di scambio, di conversazione e di dialogo.

E' questo il motivo per cui nel 2010, e negli anni successivi, gli eventi saranno soggetti a importanti trasformazioni. Le idee e i formati presi in prestito e copiati dagli altri tipi di eventi emergenti quali barcamp, worldcafe e altri tipi di non-conferenze, potranno contaminare profondamente l'industria degli eventi, la quale inizierà a focalizzarsi maggiormente sull' "esperienza", piuttosto che sui "grandi nomi".

Le tecnologie dei social media svolgeranno un ruolo importante in tutto questo, non appena gli eventi inizieranno a vedere come requisito fondamentale l'integrazione di canali secondari, la fornitura di mezzi digitali per facilitare l'apprendimento e il coinvolgimento dei partecipanti, così come l'adozione degli strumenti di social media per agevolare la condivisione, il mixaggio e la pubblicazione dell'enorme quantità di contenuti interessanti emergenti e catturati dai partecipanti durante l'evento.

Non solo.

A partire dal 2010 alcuni dei più importanti eventi tecnologici e conferenze stampa saranno i primi a muoversi verso l'arena degli X-event, estendendo i loro eventi fisici nel mondo online, in modo che possano iniziare molto prima della data dell'evento fisico, e possano quindi continuare a ampliare e coinvolgere la comunità dell'evento in attesa del prossimo evento fisico in un ciclo continuo.

Le attività online che precedono l'evento potranno prevedere, da parte dei partecipanti, la votazione e la selezione dei relatori e dei presentatori, l'anteprima e la selezione dei materiali per le presentazioni, delle sessioni di "brainstorming" sulle attività di social networking da fare durante l'evento, permettendo ai partecipanti, agli sponsor e ai partner di collaborare in modo efficace, rendendoli così davvero coinvolti nella creazione dell'evento.

Da un punto di vista commerciale questi miglioramenti in termini di partecipazione all'evento potrebbero inoltre consentire agli organizzatori di trovare un nuovo modo per "mettere a disposizione agli sponsor e agli espositori un luogo nuovo per stabilire rapporti commerciali".

Gli archivi video degli eventi precedenti possono anche essere utilizzati come un prezioso materiale di marketing e come contenuto di valore, in modo da stimolare nuove discussioni e conversazioni.

Dopo la fine di un evento, i gruppi di discussione e le piccole comunità che si sono formate attorno agli argomenti o alle presentazioni durante la conferenza, possono continuare le loro interazioni e svilupparsi proponendo qualcosa di ancora più interessante e accattivante per la prossima manifestazione. I relatori e i presentatori possono estendere le loro presentazioni e rispondere alle domande e alle richieste della comunità. Gli organizzatori e gli sponsor possono predisporre delle offerte di grande valore agli appassionati dell'evento, sia in forma gratuita che a pagamento, collezionando i contenuti.

Ma il trend fondamentale ed emergente è la convergenza tra i social media e l'organizzazione, la pianificazione, la progettazione e la partecipazione a conferenze ed eventi. I social media possono davvero essere una manna dal cielo per il futuro degli eventi, che renderanno possibile la creazione di nuove forme di organizzazione, di progettazione, di co-creazione e e di co-produzione degli eventi che non potevamo nemmeno sognare fino a pochi mesi fa.








4. Apprendimento Online ed Educazione

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Questo è un argomento molto vasto di cui è davvero difficile fornire un giudizio generale in un colpo solo, ma questo è quello che vedo dal mio modesto punto di vista.

Sempre più persone stanno scegliendo un percorso di apprendimento online, e sempre più persone stanno imparando e acquisendo conoscenze sugli argomenti di loro interesse, senza frequentare un percorso di studio tradizionale con certificazione accademica. I nuovi studenti assimilano le loro nuove competenze ricercando e studiando in autonomia, sfruttando in prima persona le possibilità di esercitarsi e fare pratica con gli insegnanti più esperti e rispettati.

Su Internet verranno avviate sempre più piattaforme che faciliteranno la creazione di efficaci ambienti di apprendimento online, e ciò andrà a favore del crescente esercito di insegnanti e guide indipendenti per l'insegnamento di qualsiasi disciplina. Le piattaforme di e-learning di qualche tempo fa stanno a queste nuove piattaforme di apprendimento emergenti, come le vecchie presentazioni PowerPoint stanno ai nuovi clip video.

Queste nuove piattaforme di apprendimento consentiranno ai singoli individui, senza un background tecnico, la possibilità di frequentare un percorso di studio su ogni specifico argomento, grazie alla diffusione di lezioni in tempo reale, di seminari e workshop, attraverso una semplice integrazione di immagini, audio e video. Questi servizi vengono sostenuti da un modello di business freemium o basato sugli annunci pubblicitari, per cui il loro costo sarà irrisorio.

Gli istituti di istruzione all'avanguardia continueranno a condividere apertamente e a pubblicare le loro preziose lezioni e risorse, in modo da mantenere il proprio marchio visibile e desiderabile per tutti quelli che cercano una certificazione a pagamento.

La conoscenza e il know-how unico dei più grandi insegnanti saranno sempre accessibili online in modo gratuito, e questo spingerà tutte queste istituzioni a ripensare profondamente il loro ruolo e la loro strategia futura.

Un aspetto positivo del 2010 sarà quello che anche i governi, così come le piccole istituzioni scolastiche, si muoveranno verso verso i libri elettronici e digitali, avendo ormai compreso le potenzialità di questo inevitabile trend.

Nel 2010 quasi nessun istituto sarà ancora in grado di offrire un programma di alfabetizzazione sui nuovi media, che è una delle aree di apprendimento che ha più bisogno di essere coltivata, per aiutare i giovani a capire e a diventare pienamente consapevoli delle potenzialità e dei pericoli dei media digitali. Ma il 2010 sarà l'anno in cui molte istituzioni inizieranno seriamente a pensare di offrire tali programmi, così come molti esperti e professionisti indipendenti inizieranno a offrire questi stessi percorsi di studio.

Come giustamente fa notare Howard Rheingold, il vero problema non è distinguere quelli che hanno accesso alla tecnologia da quelli che non lo hanno, ma chi capisce come utilizzare le tecnologie dei nuovi media da coloro che non lo sanno:

21st Century New Media Literacies di JD Lasica.

 



5. eBook

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Se hai ancora dei dubbi sul futuro degli ebook, nel 2010 verranno sciolti.

Le grandi aziende (Apple è la prima in questo elenco) sono in procinto di annunciare alcune tecnologie nuove e rivoluzionare su questo fronte, e gli eBook quest'anno faranno dei passi da gigante. Tutti i maggiori editori di libri saliranno su questo treno indipendentemente dal fatto che gli eBook avranno un grosso successo, avendo il fiato sul collo di Amazon, e proporranno qualcosa di migliore e più efficace di Kindle.

Sia la tecnologia hardware, che nel 2010 integrerà il colore e la riproduzione multimediale sulle nuove generazioni di dispositivi ebook, che l'interfaccia utente miglioreranno notevolmente, e questo fornirà un'idea molto più chiara di quanto questi dispositivi possano realmente essere efficaci e utili.

Tra le nuove e interessanti tecnologie per gli ebook segnalo il solo software Blio-reader, che può fornire agli editori e autori di libri la possibilità di utilizzare le sue capacità multimediali uniche e la sua interfaccia facile da usare.

I prezzi per i lettori eBook scenderanno drasticamente, ed è probabile che Amazon adotterà definitivamente il formato ePub per le sue pubblicazioni.

 



6. P2P - Peer to Peer

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Il P2P rimane a mio avviso un fronte caldo e davvero dirompente, in cui potremo vedere diverse innovazioni e nuovi strumenti utili.

Inoltre le iniziative di ricerca sostenute dai giganti del software come Adobe Stratus, che consente una collaborazione P2P diretta tra gli utenti Flash, indicano anche che il P2P può avere un futuro che è molto più importante e di portata più ampia rispetto al ruolo secondario generalmente attribuito a questa tecnologia.

Un degli ambiti sviluppo più caldi per il P2P rimane la televisione, in cui le possibilità per l'enorme risparmio nella tecnologia di trasmissione e il vantaggio di poter monitorare e controllare con precisione l'uso e la distribuzione dei contenuti, offrono agli emittenti dei validi motivi per prendere sul serio, il prima possibile, le tecnologie P2P.

Non appena i protocolli P2P verranno integrati nei browser, nei Media Player o anche all'interno del tuo sistema operativo, potrai iniziare a veder nascere delle applicazioni veramente innovative.

Il "futuro" delle tecnologie P2P rimane abbastanza incomprensibile, anche se mi aspetto che prenderà sicuramente forma nei prossimi anni. Sto pensando alle tecnologie P2P che permetterebbero la creazione una rete Internet parallela indipendente e orientata agli utenti. Questo permetterebbe alle persone di creare e accedere a una rete indipendente peer-to-peer non centralizzata accessibile da qualsiasi utente della "rete", senza rincorrere i servizi web diffusi su Internet.

In questi due articoli sono state espresse alcune idee iniziali del perché questa rete alternativa potrebbe essere utile e di come potrebbe essere progettata:

1) Martien van Steenbergen - Oltre Internet: Peernet OpenMesh - La Rete Parallela

2) Rafael Pezzi - Il Social Cloud - Parte 1 and Parte 2

Inoltre il P2P porta con se tutta una filosofia di interazione, di partecipazione e di collaborazione che, proprio come con i social media, mina alla radici dei vecchi modi tipici della nostra epoca industriale orientata al broadcast.

Il peer to peer è un'opportunità per innovare davvero il nostro modo di vivere attraverso di nuovi approcci nei confronti del lavoro, del commercio, dell'economia e della moneta, che potrebbe fornirci un futuro più sostenibile e pacifico. Se vuoi saperne di più sul P2P come filosofia di vita, ti consiglio di consultare il Manifesto P2P.

 



7. Comunicazione Visiva

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La comunicazione visiva rimane un ambito molto florido per l'innovazione, e c'è una massiccia domanda di strumenti e risorse che permettono alle persone di comunicare le proprie idee in modo più efficace.

Questo ambito comprende sia gli strumenti, che la conoscenza e i principi per utilizzarli in modo efficace.

La maggior parte della gente è stanca di vedere le tradizionali presentazioni PowerPoint, e si aspetta che i presentatori aggiornino le proprie competenze per rendere le loro presentazioni visive un complemento davvero migliorativo, e non una stampella che aiuti solo a ricordare cosa dire. La gente vuole leggere attraverso i dati, vedere gli esempi e le storie esposte. Le persone sono incessantemente in cerca di comprendere meglio ciò che sfugge loro nella routine quotidiana.

E' per questo che, secondo me, nel 2010 assisterai al debutto di alcuni strumenti innovativi in questo ambito. Gli elementi che caratterizzeranno questi nuovi strumenti di comunicazione visiva saranno la loro capacità di semplificare ulteriormente il processo di riunire le risorse audio-visive, fornendo l'accesso a librerie di terze parti, e integrando modelli efficaci e professionali, proprio come stanno già facendo da anni iMovie e iDVD.

Le soluzioni visive saranno anche il nocciolo di alcune nuove funzioni che verranno incorporate all'interno degli strumenti di ricerca, di analisi e di usabilità per gli editori web. La capacità di comprendere e dare un senso a colpo d'occhio a grandi quantità di informazioni resterà di fatto un'area importante e molto richiesta ancora per molto tempo.

Il 2010 vedrà la nascita di nuovi formati multimediali per la presentazioni fruibili online, come ad esempio la capacità di mostrare e sincronizzare facilmente video e materiali di presentazione, la possibilità di personalizzare i widget delle presentazioni che comprendono pannelli informativi personalizzati, proprio come li desideri: uno per i collegamenti, uno per ottenere un feedback dai visitatori, uno con materiali visivi, ecc... Tutti questi componenti possono essere sincronizzati e spinti a fare quelli che vuoi quando lo vuoi, pur essendo embeddabili e condivisibili con gli altri attraverso i blog e i social media.

Ecco un esempio interessante:
http://www.diginovations.com/introduction

In generale, le comunicazioni audio-visive diventeranno più personali, consentendo ai singoli individui di poter creare contenuti visivi interessanti, utilizzando gli strumenti che saranno per lo più gratuiti e sempre più facili da usare.

 



8. Mobile

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Il settore Mobile sta diventando sempre più appetibile per i web publisher, che ormai devono per forza essere presenti sulle piattaforme mobili.

Quindi, se hai un sito web, per quest'anno poniti l'obiettivo di mettere in atto una strategia di pubblicazione sulle piattaforme mobili, permettendo a chiunque di sfruttare attraverso i cellulari almeno una parte dei tuoi contenuti di valore che pubblichi online.

Se tu, come me, hai rinviato questo dovere fino a oggi, prenditi l'impegno di rivalutare questo aspetto e di iniziare a muovere pochi passi basilari in questa direzione.

L'utilizzo delle piattaforme mobili continuerà a crescere, e Google, Apple e Nokia saranno i principali attori di questo mercato nel corso del 2010. Aspettati che le loro offerte di telefonia mobile diventeranno sempre più appetibili, con Google e Nokia che diminuiranno i prezzi, e cercheranno di innovare oltre le carattertiche uniche dell'iPhone.

Nel 2010 una funzionalità dirompente dei cellulari saranno i piccoli proiettori integrati portatili, che rappresenteranno probabilmente il regalo tecnologico più in voga per il Natale 2010.

"...Per esempio, c'è il proiettore Optoma Pico, in arrivo da AT & T. I pochi guru fortunati che hanno avuto la possibilità di portare il gadget a una festa, hanno tutti riportato la stessa esperienza: il proiettore Pico tira fuori il lato selvaggio delle persone. Non importa il numero di pixel che ha o che non ha. Illumina il muro più vicino con un videoclip proiettato dal tuo cellulare e vedrai i tuoi amici dimenticarsi del loro touchscreen."

(Fonte: Dintz)

 



9. Video Publishing - Internet Television

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Nel 2010 la televisione, così come la pubblicità, sarà sempre meno dominante. La disponibilità di così tante fonti di informazione digitale e di intrattenimento diminuisce ulteriormente l'utilizzo e il tempo che il grande pubblico dedicherà alla programmazione televisiva tradizionale.

Un altro trend emergente è che la televisione sarà sempre più vista in schermi sempre più piccoli e portatili, così come, all'estremo opposto, in grandi monitor come quelli al plasma, che stanno diventando sempre più ampi e accessibili. Ovviamente, per l'editore, queste sono trasformazioni da tenere in seria considerazione.

Inoltre, mi aspetto che i canali televisivi sopravvivano molto meno a causa della contrazione dei bilanci, delle limitate opportunità pubblicitarie, e di una competizione agguerrita, che rende la maggior parte di essi difficilmente sostenibili con i loro modelli di business tradizionali.

I video HD, o in alta definizione, nel 2010 diverranno lo standard, e i siti e i servizi di condivisione video si adegueranno di conseguenza.

Nel 2010 le persone che avranno il piacere di produrre video accorreranno ad acquistare del nuovo hardware per PC, perché i video HD hanno davvero bisogno di una maggiore potenza di elaborazione e, se non hai una macchina molto recente e potente, rischi di rimanere molto deluso nel vedere l'elaborazione dei tuoi video HD sul tuo computer. Molte persone non si rendono conto di questo, e alcune di loro si sono già svegliate con delle brutte sorprese, non appena hanno provato le loro prime registrazioni con le videocamere che hanno trovato sotto l'albero di Natale.

Le videocamere HD miglioreranno in termini di qualità e caleranno ulteriormente di prezzo. Nel 2010 avrai l'imbarazzo della scelta per tutta l'offerta delle videocamere di fascia consumer, che offriranno tutte le quisquilie elettroniche possibili, e costeranno da 150 a 500 dollari e oltre. Il mercato è chiaramente orientato verso le videocamere basate su schede di memoria SD, con le soluzioni dotate di hard disk che gradualmente stanno cedendo il passo alle loro controparti a stato solido, non appena i loro prezzi di scenderanno bruscamente. Le probabili nuove caratteristiche che verranno presentate nel 20101 sono: la connessione Wi-Fi e la diretta in streaming dalla videocamera, le foto automatiche scattate durante ogni video, le caratteristiche di rallentamento e di time-lapsing, e sì, anche le videocamere indossabili faranno il loro debutto quest'anno.

Le soluzioni di video streaming in diretta, come Ustream, Livestream e altri, continueranno a innovare, mentre introdurranno nuove funzionalità e strumenti software per fornire ancora più possibilità al piccolo video publisher indipendente. I prezzi di accesso alle piattaforme di video streaming scenderanno, e ci saranno più possibilità per monetizzarle e per sostenerle.

Le persone pagheranno volentieri per vedere i contenuti video premium, fintanto che il prezzo rimarrà onesto e l'usabilità, la qualità e l'accesso ai video rimarranno di livello superiore.

Nel 2010 assisteremo all'annuncio di nuovi e potenti strumenti per migliorare ulteriormente l'esperienza video, consentendo delle interazioni più ricche, una maggiore semplicità nel vedere in anteprima le parti più interessanti di un video, una maggiore qualità, e dei player per la pubblicazione dei video maggiormente personalizzabili, che potranno integrare in modo complementare contenuti o servizi/strumenti.

Inoltre, nel 2010 su YouTube assisteremo al debutto ufficiale della ricerca video con l'indicizzazione dei contenuti audio relativi.

 



10. Test di Usabilità

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Il 2010 sarà l'anno dell'usabilità e del testing. Mai prima d'ora sono stati messi a disposizione ai web publisher così tanti e ottimi strumenti e servizi per verificare, analizzare e migliorare continuamente l'efficacia delle loro strategie di comunicazione e di marketing.

Nell'arco di circa due anni, il settore del test di usabilità ha visto un'esplosione del numero di strumenti e servizi che sono diventati accessibili al grande pubblico. Il loro numero è davvero impressionante e continua a crescere ogni mese.

Questi nuovi strumenti forniscono una grande varietà di risorse per testare qualsiasi cosa, dall'efficacia del nuovo design di una home page, alla posizione migliore del pulsante "ordina", alla revisione dettagliata del comportamento e delle azioni degli utenti nel momento in cui si trovano di fronte a una precisa pagina web.

Se non hai ancora dedicato del tempo in modo sistematico per testare i margini di miglioramento del tuo sito web, il 2010 è l'anno in cui farlo. Il ritorno degli investimenti su queste attività di test di usabilità è di solito molto elevato, in quanto spesso esse offrono gli strumenti per individuare e identificare problemi facili da risolvere, e che possono essere causa di notevoli perdite di lettori, di vendite o di ritorni pubblicitari.

La mia raccomandazione per il 2010 per i miei studenti di web publishing è di leggere meno articoli e di testare di più nella pratica.

 



11. Musica Online

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La musica che si avvia dal battito del ritmo sulla tastiera è una cosa che vedo sempre più concretizzarsi all'orizzonte. Osservando il modo spontaneo con cui cerco, ascolto e suono la musica durante la mia vita quotidiana, mi rendo conto che mentre io non compro più CD da molto tempo, ho pagato volentieri nel recente passato per servizi come Pandora (non è più disponibile in Europa), che mi ha offerto tutto quello che avrei voluto a un prezzo fisso e accessibile.

Più streaming, e meno download. In realtà non ho mai scaricato nessun tipo di musica, tranne alcuni podcast di musica molto selezionata, che mi danno la possibilità di ascoltarla in modo continuo e senza interruzioni. Per la maggior parte del tempo ascolto la mia musica attraverso Blip.fm, Songza o tramite una delle mie stazioni radio preferite su iTunes (come tutte le pregevoli stazioni Soma.fm), che sono quasi tutte senza annunci pubblicitari.

Non vedo l'ora di osservare l'arrivo nel 2010 di validi concorrenti per i grandi e nuovi servizi di distribuzione musicale come Pandora e Spotify, mentre mi aspetto che essi siano in grado di espandere la propria copertura internazionale verso molti altri paesi (Pandora è disponibile solo negli Stati Uniti e Spotify è attualmente disponibile solo in Svezia, Norvegia, Finlandia, Regno Unito, Francia e Spagna) e, eventualmente, verso tutto il mondo.

C'è una buona probabilità che uno dei miei servizi preferiti, mixtape editor, fornirà qualche interessante annuncio nel corso del 2010. Questa è una grande possibilità non sfruttata che può offrire alle nuove band indipendenti di emergere, di essere apprezzate, e di dare vita a delle comunità di fan verticali davvero appassionate di creare e condividere pregevoli compilation. Mixwit era il mio preferito (fino a quando sono stati costretti a chiuderlo), e mi aspetto entro breve un nuovo servizio supportato dall'industria di registrazione musicale.

Ecco la mia recente intervista con Gerd Leonhard, autore di Future of Music, che riassume bene quello che penso stia per accadere nel mondo della musica:






Fine della 2° Parte - - Ecco la 1° Parte




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Scritto da per MasterNewMedia.
 
 
 
 
 
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