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Curated by: Luigi Canali De Rossi
 


8 gennaio 2014

Cura Dei Contenuti: Il Futuro degli Strumenti di Content Curation - Parte 2

Nel prossimo futuro, gli strumenti di content curation avranno un ruolo sempre più importante. Tutti coloro che lavorano ad esempio nel campo del giornalismo, dello sviluppo dei contenuti, dell'apprendimento e della formazione, dell'e-commerce e del turismo, hanno un'esigenza comune: organizzare al meglio l'enorme (e crescente) quantità di informazioni disponibili, per fare in modo che il proprio pubblico le possa utilizzare, comprendere ed approfondire in maniera semplice.

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Photo credit: 3D colorful abstract by ShutterStock

Data questa crescente richiesta attualmente esistono degli strumenti specifici per fare content curation, nati per facilitare il compito di trovare, organizzare e condividere in maniera professionale le informazioni, notizie e collezioni di contenuti, disponibili sul web.

Nella seconda parte di questa guida che analizza le caratteristiche e l'evoluzione futura degli strumenti di content curation, ho identificato quelle che, a mio modesto parere, sono le aree di miglioramento necessarie per l'innovazione e lo sviluppo di questi tool, soffermandomi, in particolare, su quelle che reputo più importanti.

(Ecco la Parte 1 di questa guida: Cura Dei Contenuti: Il Futuro Degli Strumenti Di Content Curation).

 


-> continua da: Cura Dei Contenuti: Il Futuro Degli Strumenti Di Content Curation




8) Salvaguardia dei Contenuti

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Contrariamente a quello che si pensa, ciò che viene pubblicato non rimane li per sempre, ma viene spostato, eliminato o semplicemente scompare, a volte solo perché il proprietario di un sito non è più in grado di sostenere le spese di hosting.

Se fai una verifica dei link rotti all'interno del tuo sito, ti renderai subito conto di ciò che sto dicendo.

Quante volte ti è successo di trovare un articolo contenente un bell'elenco di tool per poi scoprire che alcuni di questi non erano più disponibili?

Quante start-up vengono create e quante di queste sopravvivono dopo uno o due anni (e con esse i loro siti web o blog)?

Anche se come autore stai facendo il tuo dovere, i link che hai inserito e che puntano verso altri siti, strumenti e approfondimenti, prima o poi potrebbero non funzionare più.

Questa è l'era dei contenuti su internet. È un'era imperfetta perché nessuna pagina web dura in eterno, a meno che non venga salvata Internet Archive o su servizi simili (links).

In quest'ottica, il curatore di contenuti svolge un ruolo fondamentale: ha il compito di preservare ed archiviare tutte le informazioni collezionate, come fosse il direttore di un museo.

Proprio per questi motivi, è essenziale che gli strumenti professionali di content curation dispongano di funzionalità idonee a:

a) catturare (immagini e testi)

b) archiviare

c) creare un indice ricercabile di tutti i contenuti che stai curando.

Alcuni servizi online innovativi stanno già andando in questa direzione:

Ne seguiranno molti altri.

Mi aspetto quindi che molti degli strumenti esistenti di content curation inizieranno ad offrire, tra le loro funzionalità premium, la possibilità di salvare in modo permanente una copia del contenuto originale.

 


9) Collezioni Private

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Ben presto emergerà la necessità di offrire collezioni e raccolte "private" accessibili tramite abbonamento o vendute in formato PDF scaricabile (o in altri formati). Infatti, creare raccolte di contenuti per nicchie specifiche è un servizio di enorme valore, poiché consente di risparmiare molto tempo nella ricerca di notizie ed informazioni, a chiunque sia interessato ad un determinato argomento.

Attualmente esistono vari servizi di content curation che già offrono la possibilità di creare collezioni "private", ma pochissimi sono quelli che consentono l'accesso tramite password o attraverso un abbonamento.

 


10) Catturare i Contenuti

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I giornalisti investigativi, i reporter ed i blogger, spesso hanno l'esigenza di curare i contenuti come se fossero degli esploratori di una giungla selvaggia: devono riuscire a catturare immediatamente alcune parti di una pagina web, di una notizia o di un'immagine, che potrebbero essere eliminate nel giro di poche ore o di pochi giorni.

Proprio come fa un esploratore della giungla che cattura momenti unici ed irripetibili con la sua macchina fotografica, il curatore di contenuti deve disporre di strumenti professionali, che gli consentano di catturare facilmente tutta una pagina web, un suo breve estratto, un'immagine o alcune parti di un video.

Il numero degli strumenti di content curation davvero validi su questo fronte è decisamente esiguo e quasi nessuno tra questi è in grado di realizzare collezioni fatte dagli screenshot di intere pagine web (da questo punto di vista Gimmebar è il migliore).

Alcuni di questi servizi permettono di ritagliare e conservare parti o intere pagine web, altri danno la possibilità di catturare passaggi di testo, mentre altri ancora sono particolarmente efficaci nel presentare in maniera organizzata i contenuti catturati. Tuttavia, nessuno di questi servizi è efficace nel catturare immagini e parti di esse, come lo era il glorioso servizio Clipboard.com (venduto a Salesforce.com).

Tuttora sono alla ricerca di strumenti di content curation che abbiano intenzione di integrare o quanto meno di concentrarsi su questo set di funzionalità.

Nel frattempo continuo a sfruttare la potenza di Awesome Screenshot, un ottimo browser add-on che ti permette di catturare e di salvare online qualsiasi pagina web o parti di essa in formato immagine.

Al momento, puoi trovare i migliori strumenti per "catturare" contenuti dal web li trovi elencati qui:

Strumenti di Web Clipping 1

Strumenti di Web Clipping 2

 


11) Monetizzazione

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Se sei una startup che offre un servizio di content curation fornendo degli strumenti efficaci per i curatori di contenuti, sarebbe abbastanza logico aspettarsi che, almeno una piccola parte dei contenuti creati dai tuoi utenti, siano delle collezioni di valore.

Quindi perché non dare rilievo a questi contenuti ed ai loro autori?

I futuri servizi di content curation non solo dovrebbero migliorare il modo in cui evidenziano e presentano il grande lavoro fatto dai propri utenti, ma dovrebbero anche trovare un modo per sponsorizzare, distribuire e commercializzare il meglio dei contenuti prodotti dai loro utenti, ad importanti aziende o ad università e scuole di formazione che ricercano quelle informazioni.

Lo stesso discorso vale anche per le piattaforme di content curation oggi esistenti, che dovrebbero far emergere e dar maggior rilevanza ai contenuti curati dai propri utilizzatori, di modo da far percepire la propria piattaforma come un fonte inesauribile di contenuti eccellenti su praticamente qualsiasi argomento.

Prova ad andare in questo momento su Spundge, Flipboard o Scoop.it: quando si apre l'home page di questi servizi, per caso, riesci a vedere canali di notizie e informazioni ben classificati e organizzati?

Io non li vedo.

Questi servizi di content curation sono eccessivamente concentrati a valorizzare la propria piattaforma, mettendo in secondo piano i risultati che sono in grado di produrre. Penso che questo sarà un tema molto caldo per ulteriori discussioni future.

Secondo me, questi servizi di content curation dovrebbero scoprire ed identificare i migliori curatori all'interno delle proprie community ed aiutarli a stringere partnership con brand specializzati nei settori di loro competenza, permettendogli così di sostenersi attraverso le storie sponsorizzate (come fa Techmeme) o attraverso dei canali premium da vendere in abbonamento.

 


12) Tipi di Contenuti che Possono Essere Curati

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Oggi una grossa percentuale dei contenuti curati è fatta da notizie, immagini e prodotti.

La maggior parte degli strumenti di content curation oggi esistenti, permettono di catturare le notizie in tempo reale pubblicate dai blog, su Twitter, sui vari social network e sui siti di news, selezionandole e raccogliendole in canali di news da poter aggiungere al proprio sito o sui social media.

Ci sono anche tanti altri servizi di content curation che sono specializzati nel raccogliere e organizzare immagini, video, bookmarks, siti web, prodotti, articoli di moda e risorse formative.

Eppure, ci sono alcuni settori in cui non ci sono strumenti o ne esistono pochi.

Prendi ad esempio la cura dei contenuti audio. Che io sappia, non ci sono strumenti di curation dedicati che mi possano aiutare a curare facilmente podcast, registrazioni audio e notiziari, e che mi offrano delle funzionalità simili a quelle disponibili per i curatori di notizie.

Un altro settore molto maturo per la cura dei contenuti è quello rappresentato da Instagram, il servizio che permette agli utenti di scattare e condividere le proprie foto attraverso i loro smartphone.

Il settore della cura delle immagini è maturo dato che:

a) Molti autori sono disponibili a condividere le loro immagini, permettendo ad altri di riutilizzarle e ripubblicarle (ciò è possibile farlo utilizzando le licenze Creative Commons)

b) Ogni ora si producono una quantità immensa di nuove immagini grazie a questo formidabile servizio.

Sarà quindi solo una questione di tempo prima che alcune start-up inizino ad offrire strumenti di content curation, per Instagram stesso (e per altri strumenti simili come Flickr), idonei a realizzare collezioni tematiche, costituite non solo dai propri scatti, ma anche dalle migliori foto di tutti quegli utenti disposti a condividerle (previo riconoscimento dei credits).

Questo è il classico tipo di contenuto che richiede un lavoro di curation attraverso degli strumenti che non compromettano i diritti individuali delle persone, e che siano in grado di premiare coloro che lavorano seriamente dedicando del tempo a cercare dei contenuti preziosi, organizzandoli in modo che possano essere utili agli altri.

 


13) Oltre le Notizie e gli Articoli

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Finora il lavoro del curatore di contenuti si è basato principalmente sulla creazione di canali di notizie attraverso Twitter o Facebook, oppure attraverso la creazione di liste di risorse e strumenti in un particolare settore, o ancora attraverso la realizzazione di collezioni visive di oggetti ed immagini con Pinterest.

In futuro è molto probabile che oltre a questi contenuti, il lavoro del content curator si focalizzerà sulla realizzazione di collezioni di valore contenenti:


  • libri
  • riviste
  • manuali
  • playlist - compilation
  • archivi di prodotti
  • mappe mentali
  • cataloghi di esempi
  • storie di successo
  • e molto altro...

I contenuti curati hanno, per definizione, una qualità superiore ai contenuti standard che sono disponibili online, e proprio per questa ragione possono essere venduti ad un prezzo più elevato, visto il valore offerto all'utente finale.

A prescindere da quello che ti richiede la scuola o l'università, se tu dovessi imparare tutto ciò che c'è da sapere su un certo argomento, preferiresti acquistare il testo ufficiale adottato dalla Bocconi oppure preferiresti sapere, in cambio di una modica cifra, dove trovare tutte le migliori risorse online gratuite per approfondire quell'argomento, incluse lezioni registrate, video ed articoli?

Ovviamente, più si approfondisce questo discorso e più il problema della gestione dei diritti dei contenuti curati diventa evidente. Tuttavia se si considera il ruolo di guida che il curatore avrà nell'enorme labirinto delle informazioni disponibili online, trovare un modo per metterlo in condizione di condividere e preservare i contenuti lì dove permesso e concesso, non dovrebbe

 


14) Strumenti di Curation Specializzati

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Curare una collezione delle migliori copertine di libri non è la stessa cosa che curare una mappa mentale o delle storie di vita su un certo argomento.

Ciascuna di queste tipologie di content curation richiede un differente set di strumenti e competenze.

Per questo, credo che la prossima generazione degli strumenti di content curation non dovranno essere progettati sulla base di quelli che sono gli utilizzi più diffusi e comuni così come avviene ora.

La maggior parte degli attuali strumenti di content curation sono infatti strumenti generalisti, capaci di curare in maniera generica qualsiasi tipo di contenuto. Ma tutti questi servizi hanno volutamente evitato di specializzarsi per paura di perdere quote di mercato.

Mi aspetto quindi che i nuovi servizi di content curation si diversifichino dalla concorrenza esistente, specializzandosi in una determinata area e per un gruppo specifico di utenti.

D'altra parte si può comunque notare un gran fiorire di strumenti di content curation dedicati e specializzati nelle aree come la formazione, la moda, il design e lo shopping.

Nel tempo emergeranno, quindi, sempre più strumenti professionali di content curation, che saranno progettati non per un uso generico, bensì per applicazioni specifiche.

Per le start-up che si chiedono quanto sia sostenibile questo approccio, rispondo che è molto meglio avere un piccolo mercato di persone disposte a pagare, piuttosto che avere milioni di fan con tantissime esigenze e aspettative diverse.

 


Conclusioni

Gli strumenti di content curation si arricchiranno sempre più di nuove funzionalità che ci permetteranno di tenere sotto controllo e di valorizzare la massimo l'enorme quantità di informazioni a nostra disposizione.

Nel prossimo futuro è probabile che i nuovi strumenti di content curation offrano delle funzionalità più specifiche, create per andare incontro alle esigenze degli utenti che finora non sono state prese in seria considerazione (riconoscimenti, archiviazione, monetizzazione).

Se da un lato, le grandi piattaforme di content curation stanno appena comprendendo l'importanza del grande valore dei contenuti curati dai propri utenti, dall'altro lato, i nuovi servizi di content curation andranno ad intercettare esigenze più specifiche e professionali, piuttosto che rivolgersi al grande pubblico che ha semplicemente il desiderio di collezionare e ripubblicare i contenuti più interessanti.

Leggi anche:
Cura Dei Contenuti: Il Futuro Degli Strumenti Di Content Curation - Parte 1

 


Scritto da Robin Good e tradotto in Italiano da Marcello Cosa e Simone Milani. Pubblicato per la prima volta su MasterNewMedia l' 8 Gennaio 2014 con il titolo Cura Dei Contenuti: Il Futuro degli Strumenti di Content Curation - Parte 2




Photo credits:
Salvaguardia dei contenuti - Big golden by Shutterstock
Collezioni private - Closed box by Shutterstock
Catturare i contenuti - Beautiful young woman with camera by Shutterstock
Monetizzazione - Gold casino chips by Shutterstock
Tipi di contenuti che possono essere curati - Golden gramophone by Shutterstock
Oltre le notizie e gli articoli - Newspaper or magazine from tablet by Shutterstock
Strumenti di Curation Specializzati - Special scissors by Shutterstock

 

Scritto da per MasterNewMedia.
 
 
 
 
 
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