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Curated by: Luigi Canali De Rossi
 


7 gennaio 2006

Il Futuro Della Televisione E' Self-Service E P2P

Oggi, il 90% delle persone negli Stati Uniti riceve segnali televisivi all'interno delle proprie case via cavo o via satellite. Questi servizi di distribuzione media e i contenuti distribuiti appartengono ad un piccolo numero di grandi compagnie.
*fonte: Clark, Nicola. "Cable TV in Europe ripe for consolidation," International Herald Tribune. 5 April
2004.

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Photo credit: Peter Gustafson

Inoltre, queste compagnie sono in una posizione tale da poter controllare la maggior parte dei media che la popolazione consuma. La U.S. Federal Communications Commission sta attuamente considerando di cambiare alcune regole che esercitavano delle restrizioni su questi proprietari.

Comunque, dal momento che l'accesso broadband sta divenendo un elemento comune in ogni casa e i costi degli hardware stanno crollando, esistono le potenzialità per far crescere nuovi tipi di network che forniscono alle persone accesso all'entertainment, all'informazione e a connessioni personali che possono sostituire e migliorare le funzioni della televisione e permettere di interagire con comunità esterne.

Attraverso una nuova progettazione che fornisca vantaggi ai fornitori mantenendo in mente i desideri del consumatore, le nuove tecnologie potranno produrre alternative valide ai servizi forniti dai distributori media tradizionali.

 

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Photo credit: James Isbel

Ho passato molto tempo nella produzione e distribuzione di contenuti interattivi per la televisione e la radio. Ho notato in altri e sperimentato su me stesso la difficoltà di trovare contenuti di qualità ed informazioni in quel settore, a differenza della disponibilità che si può trovare su Internet.

C'è molta creatività di contenuti sul Web, ma molto di questo contenuto dovrebbe essere consumato in maniera più efficiente e i consumatori dovrebbero essere aiutati a trovare quello che incontra i loro interessi.

In tandem con questo, se i canali per la distribuzione dei media creati indipendentemente fossero resi disponibili ed utilizzati, la quantità e la selezione di media di qualità probabilmente crescerebbe.

Sono frustato per quello che vedo in televisione oggi.

Sebbene il numero dei canali telesivi si sia moltiplicato nell'ultima decade i proprietari sono spesso gli stessi e questo, insieme ad altri fattori, diminuisce la varietà dei punti di vista e degli ideali artistici espressi.

Nello stesso tempo, contenuti e pubblicità stanno velocemente divenendo una singola entità. Per mantenere la qualità dei contenuti alti, questi elementi hanno bisogno di essere separati ancora una volta.

Anche i media pubblici sono in declino.

I fondi per i media pubblici, la maggior parte dei quali vengono direttamente e indirettamente da fonti governative, ora stanno arrivando sempre si più da donatori con interessi.

Frank Webster afferma le seguenti cose circa le trasmissioni pubbliche, e il British Broadcasting Corporation (BBC) in particolare.

"Dalla fine degli anni 1970, stiamo vedendo in Gran Bretagna quella che è chiamata 'crisi delle trasmissioni di pubblico servizio'. E' una crisi che per molti può essere risolta con una diminuzione delle funzioni di utilità pubblica delle trasmissioni.

Ci sono stati due fronti su cui questa crisi si è combattuta, politico ed economico.

Da una parte ci sono stati attacchi ai broadcaster da parte di chi li vede come una "nuova classe" di privilegiati.

Dal'altra parte è evidente ua critica economica contro la BBC che, sostenuta con fondi pubblici, non fornisce servizi validi a coloro che pagano le tasse e ha bisogno di una nuova sovranità, un consumatore libero di scegliere quale sia la programmazione."*


*fonte: Webster, Frank. Theories of the Information Society, Second Edition. London and New York:
Routledge, 2002. p. 173.

Come tesi di laurea per la Annenberg School for Communication at the University of Pennsylvania, scrissi di come la distribuzione peer-to-peer era in grado di cambiare l'industria della musica e il modo in cui noi la consumiamo.

Il 1999 era il tempo in cui le tecnologie erano relativamente nascenti, poco testate e per niente popolari.

Dal quel momento, è divenuto più chiara la maniera in cui queste cambiano il rapporto tra media, società ed informazione.

Molto di quello che leggiamo sulla stampa popolare riguardo all'industria dei media considera queste tecnologie come minacce ai loro modelli di business.

Comunque, per me, le cose più interessanti di queste tecnologie riguardano ciò che rendono possibile.

Presso l' Interactive Telecommunications Program a NYU, ho collaborato con altri riguardo a tre progetti che hanno esplorato il modo in cui i social software possono trasformare le relazioni delle persone con i media.

Video SmackDown, una TV che mostra due video musicali uno contro l'altro, la cui vittoria viene decisa dai telespettatori, mostra come una comunità chiusa di telespettatori possa decidere la programmazione televisiva.

CoDECK, o Community Deck, è stata costruita e ancora serve come piattaforma di comunità per condividere contenuti video che sono consumati in uno spazio pubblico incoraggiando la conversazione.

Socialightpermette alle comunità di stare in contatto con il telefonino, dando agli utenti strumenti in grado di comunicare in tempo reale con persone che appartengono al loro network sociale vicine o in time-shifting, e permettendo a queste di fare delle annotazioni multimedia che possono essere viste solo da chi appartiene al network.

Recentemente, la creazione di un sistema simile, proposto qui non è stato possibile e neppure c'è stata una grande domanda.

Tuttavia, nel recente passato la domanda presso questi sistemi è aumentata.

I consumatori richiedono questi cambiamenti e gli avanzamenti tecnologici hanno permesso ai nuovi sistemi di essere implementati, aumentando di conseguenza la domanda.

Questi sono i fattori che hanno contribuito alla crescita della domanda:


  • Cambiamenti, a livello legale, politico ed economico.
  • La frustrazione dei consumatori nel trovare contenuti televisivi adatti ai loro bisogni.
  • L'aumento di concentrazione di proprietà dei media attorno a poche aziende
  • Globalizzazione
  • La mancanza di connessione delle Community
  • I cambiamenti nelle abitudini di consumo per l'introduzione di nuovi network e tecnologie come Internet e i digital video recorders
  • L'aumento di una vita mediata da parte delle persone
  • La facilità tecnica nel creare media di qualità
  • Nuovi modelli per la distribuzione e il consumo dei media

I cambiamenti a livello legale, politico ed economico hanno selezionato quali media distribuire ai consumatori e come distribuirli.

Le televisioni via cavo e via satellite offrono agli utenti un numero crescente di canali media, molti video, qualcuno audio, alcuni video on demand, insieme ad altri servizi.

APoche grandi compagnie controllano gran parte della produzione dei media. Compagnie come General Electric, Time Warner, The Walt Disney Co., Viacom, e News Corporation controllano la produzione dei media e la distribuzione in tutto il mondo.* La Federal Communications Commission negli Stati Uniti sta attualmente revisionando alcune policy riguardo la proprietà dei media, già state modificate nel 2003.**

*fonte: Who Owns What: Columbia Journalism Review's online guide to what the major media companies own.
**fonte: FCC Strategic Goals: Media - Media Ownership.

Questa riesamina potrebbe consolidare ancora di più le posizioni dei maggiori player.

Ma allora perchè, nonostante la crescita evidente di questi canali, le persone non sono in grado ancora di trovare i media adatti a loro?. Ci sono alcune ragioni.

Le persone hanno punti di vista differenti.
Anche con centinaia di canali disponibili, trovare il media adatto a tutte le persone risulta difficile. I produttori e distributori nazionali, non possono tenere in considerazione piccole comunità di persone con interessi originali.

Inoltre, la concentrazione dei media in mano di pochi crea omogeneità dei punti di vista espressi nei media.

Inoltre, ci sono incentivi economici a ridistribuire quello che è già stato creato. La maggior parte dei distributori media, anche media pubblici, come BBC, NPR, e PBS, sempre più operano come aziende il cui obiettivo è accrescere il proprio benessere economico.*
*fonte: Webster, Frank. Theories of the Information Society, Second Edition. London and New York: Routledge, 2002.

Il cambiamento più rilevante da considerare è l'interdipendenza costituita dalla globalizzazione. E' stato detto molte volte, fino a divenire un clichè, che gli avanzamenti a livello di comunicazione e di trasporti hanno fatto si che la nostra società divenisse globale, con un'economia globale ed una cultura globale che non è la nostra cultura ma che influenza profondamente le nostre vite.

Le persone e le organizzazioni hanno bisogno di sapere di più rispetto a quello che succede globalmente. Dal momento che l'informazione scorre velocemente ovunque, molti mercati e tutti i più grandi sono ora globali.

Le persone viaggiano globalmente sia per business che per piacere. Amici e familiari mantengono i legami anche se sono dall'altra parte del pianeta. Le nostre industrie sono in grado di impattare l'ambiente planetario in modo tale che le policy di una compagnia e di un governo possano influenzare la qualità dell'aria e dell'acqua in un'altra parte del mondo.

Corpi internazionali come le Nazioni Unite e la World Trade Organization oraganizzano politiche ed economie su scala globale. Nello stesso tempo, i modelli di distribuzione media predominanti oggi, sono più efficienti nella distribuzione di una piccola raccolta di media ad una vasta quantità di persone rispetto ad soddisfare i bisogni individuali.

Sembra le persone siano più abili a connettersi in tutto il mondo rispetto invece è a chi è più vicino e condivide con loro valori e culture. Contribuisce a questa tendenza, oltre all'omogeneizzazione dei media, la nostra cultura orientata al consumo.

Gli umani sono creature sociali, e le nostre vite crescono attraverso le nostre relazioni con altri. Ma quando tutti noi abbiamo il bisogno di una grande casa o di una bella macchina convinti dai pubblicitari, noi tagliamo i legami con le comunità attorno a noi.

Io credo che la nostra abilità di soddisfare i nostri bisogni di base stia soffrendo e ci sia bisogno di ri-creare queste connessioni.

Una nuova crescita di popolarità della religione è un modo in cui questa domanda è stata soddisfatta. Io credo che sia necessario ri-pensare il modo in cui i nostrimedia vengono creti e distribuiti.

Le persone di tutto il modo ora vedono Internet come fonte sia di informazione che di intrattenimento. Il loro uso di Internet ha modificato il loro modo di consumare TV e giornali. I dati di un grande studio completato nel 2001 ha riportato che un terzo degli utenti veterani di Internet afferma che Internet abbia diminuito il tempo che trscorso davanti alla TV. Il 21% ha riportato una diminuzione nella lettura dei giornali. Possiamo facilmente assumere che queste percentuali siano aumentate durante questi ultimi anni.
*fonte: Getting Serious Online: As Americans Gain Experience, They Use the Web More at Work, Write Emails with More Significant Content, Perform More Online Transactions, and Pursue More Serious Activities. Pew Internet Project, 2002.

Le persone inoltre consumano i media distribuiti originalmente dalla TV in modi nuovi. Digital video recorder (DVRs), resi popolari da TiVo ma ora venduti da molte compagnie ed costruiti attraverso nuovi tipi di hardware e software, sono piazzati in molte case integrati con TV e monitor.

Queste nuove tecnologie permettono alle persone di guardare la TV come e quando vogliono.
Questi nuovi dispositivi computerizzati per immagazzinare il contenuto televisivo sono costituiti da filtri automatici collaborativi per filtrare le preferenze ( non sempre in maniera corretta*)
*fonte: Zaslow, Jeffrey. "Oh no! My TiVo thinks I'm gay". The Wall Street Journal. 4 December 2002.

Questo permette agli utenti di guardare il programma televisivo anche dopo che è stato trasmesso, e di vedere le parti della programmazione che sono rilevanti per loro, saltando quelle non interessanti come le pubblicità. Le persone si stanno abituando a consumare i media nella maniera che desiderano.

Le persone che non hanno visto la trasmissione originale, la stanno già scaricando attraverso i peer-to-peer network come BitTorrent.

Ricerche informali suggeriscono che queste persone sperimentano questo nuovo tipo di programmazione perchè gli è stato suggerito e perchè è più semplice da guardare attraverso il loro DVR.

Questo suggerisce quanto la possibilità di consumare il media programmandolo e ed un'interfaccia utente confortevole conduca gli utenti a modificare le loro abitudini di consumo.

Una parte sempre più grande della comunicazione delle persone appare mediata . Le persone usano computer, telefonini, telefoni, TV, radio, giornali.

L'intrattenimento basato sul video nei prossimi anni aumenterà la presenza nelle nostre vite per l'abbassamento dei prezzi e l'aumento della qualità. Miglioreranno ogni tipi di schermo su molti dispositivi, saranno più piccoli e più grandi, a casa e al lavoro.

Questi schermi richiederanno una minore energia rispetto alle TV tradizionali, rimarranno accesi a lungo e verranno usati per molti scopi, inclusi l'information retrieval, l'intrattenimento e la comunicazione.

Quando saranno spenti, potranno essere usati per creare contenuti per qualsiasi scopo e guardati anche mentre vengono fatte altre attività. Queste tendenze future necessiteranno nuove forme di media.

Con l'aumento della domanda, ci sono stati recenti sviluppi riguardo la flessibilità tecnica in tutti e tre gli stadi del ciclo di vita dei contenuti: produzione, distribuzione e consumo.

Avanzamenti nella tecnologia e la diminuzione dei costi ha dato alle persone l'abilità di cambiare il modo in cui si rapportano con il ciclo dei media.

Video ad alta qualità di trasmissione che precedentemente necessitavano di un team di artisti ed ingegneri che usavano attrezzature da milioni di dollari, ora possono essere creati da una singola persona o da una piccolo gruppo usando telecamere da 1000 dollari e e computer da 2000.

Piccoli attori indipendenti possono creare video in grado di rivaleggiare con quelli creati da organizzazioni con un notevole sostegno finanziario.

Quello che ora è valido per video pre-registrati, lo sarà fra poco per video in diretta.*
*fonte: Van Every, Shawn. "What is ITJ...", Interactive Tele-Journalism.

Dan J. Melinger



In essenza la canzone rimane la stessa. La televisione come la conosciamo cambierà drammaticamente nei prossimi mesi ed anni; cambierà il modo di accedere, l'approccio ai contenuti e le le possibilità di trasmissione. Quei dirigenti che vengono dalla TV tradizionale dovranno far fronte ad una condizione che può essere riassunta in un motto E' sempre Prime Time !

Robin Good



Tratto da un testo originale scritto da Dan J. Melinger
e ititolato: Massive Media (PDF - 51 pagine)
Passaggi selezionati e modificati da Robin Good
Interactive Telecommunications Program
Tisch School of the Arts
, New York University
May 2004

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Dan Melinger

Dan Melinger è uno dei fondatori di Socialight che attualmente gestisce.

 
 
 
 
 
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