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21 ottobre 2010

Conferenze Ed Eventi Dal Vivo: Cosa Non Va?

Quali sono i problemi delle conferenze e degli eventi dal vivo? Cosa non va, ma soprattutto, come migliorarle e renderle più piacevoli, sia per il pubblico, sia per i relatori? Ecco cosa ne pensiamo io e Michele Ficara in base alla nostra esperienza diretta.

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Photo credit: Pavel Losevsky

Secondo Michele Ficara, le attuali conferenze dal vivo finiscono per essere eventi piuttosto noiosi, poco coinvolgenti, organizzati in sale scomode e dove i presenti cercano solo di farsi pubblicità gratuita.

La situazione migliora un po' quando si estende un evento fisico anche ad Internet, perché si estende il raggio d'azione dell'evento fisico e si dà la possibilità anche a chi sta fori da una sala di interagire, commentare e replicare in tempo reale.

Tuttavia, anche nel caso di una conferenza dal vivo che tenga in conto sia il pubblico in sala, sia quello che segue l'evento su Internet, ci sono una serie di difficoltà da gestire: la connessione durante la conferenza può avere malfunzionamenti, chi partecipa da Internet può essere messo in secondo piano rispetto ai partecipanti in sala ed infine si deve cercare di mantenere ancora più alto il livello di attenzione concentrandosi su due tipi di pubblico diversi.

Per quanto mi riguarda, io condivido alcuni dei punti esposti da Michele, ma sono più radicale: per me le conferenze tradizionali sono proprio morte e sepolte. Vuoi sapere cosa proprio non mi piace?

L'inutile separazione fra esperti e pubblico in sala, il mancato o nullo coinvolgimento dei presenti, le scarse possibilità di interazione offerte, ma soprattutto quelle odiose presentazioni in PowerPoint, che vorrei fossero solo un complemento alla presentazione del relatore e non un documento che viene letto parola per parola durante l'evento.

Per tutta questa serie di motivi, vorrei assistere ad una vera a propria rinascita degli eventi dal vivo, che spazzi via il modo di organizzarle che è stata usato fino ad ora ed abbracci invece un paradigma nuovo, dove non i relatori, bensì il pubblico, venga messo al centro dell'attenzione.

Se vuoi approfondire la mia visione delle conferenze dal vivo, ti consiglio di dare un'occhiata a questo articolo scritto qualche anno fa, dove avevo già esposto la mia insoddisfazione verso questo tipo di di eventi, e ne auspicavo un cambiamento radicale, introducendo il concetto degli X-Events.

Le conferenze dal vivo per me devono essere organizzate armoniosamente sia online che offline e devono permettere a tutti coloro che seguono un evento di interagire prima, durante e anche dopo l'evento, senza nessun limite di tempo o di spazio.

Ecco cosa pensiamo io e Michele Ficara degli eventi dal vivo:

 






Eventi e Conferenze Dal Vivo: Come Migliorarli - Michele Ficara

Trascrizione Integrale



Michele Ficara: Per guardare al futuro bisogna guardare al presente, ed il presente è sicuramente un po' palloso: c'è troppa auto-promozione ed auto-celebrazione.

Anche io quando faccio conferenze mi trovo a dover un po' "cazziare" i miei ospiti ed i miei relatori, perché cercano sempre di portarsi le presentazioni che hanno preparato e di far sapere quanto sono bravi e quanto sono belli.

Bene, a noi partecipanti non ce ne può fregare di meno.

La mia difficoltà, ma anche il mio divertimento, quando come nel caso di oggi faccio una conferenza, è non solo fare la conferenza in sala, ma soprattutto farla fuori.

Oggi avevamo circa 70 - 80 persone in sala, ma ne avevamo altrettante fuori: sulla rete, su Internet - ed un grazie va a Robin per avermi dato una mano a diffondere questo messaggio - perché oggi una conferenza deve essere fatta in questo modo.

Piantiamola con le sale chiuse, dove ci si rompono le scatole e si suda.

Consideriamo che la conferenza deve svolgersi forse più fuori dalla sala che non dentro.

E' difficile farlo, ma è necessario.

Chi sta fuori è molto più spontaneo di chi sta dentro, perché interagisce, dice delle cose, lo fa in tempo reale.

Il nuovo, vero modo di fare le conferenze è questo:

  1. Conferenza,
  2. computer collegato ad Internet,
  3. diretta video live,
  4. chat aperta,

per dare attenzione a tutte le persone che si collegano.

 



Cosa Penso Delle Conferenze Dal Vivo - Robin Good



Robin Good: Cosa penso delle conferenze? Magari chi mi ha invitato qualche volta lo sa.

Gli devo inventare sempre qualcosa di nuovo, di gentile, di carino e di simpatico, perché la maggior parte degli eventi e delle conferenze non li sopporto.

  • Non sopporto l'idea di questa separazione fra esperti e pubblico.

    Spesso le idee e gli spunti più significativi possono venire dal pubblico e questa modalità di broadcasting stile vecchi media - "ci siamo noi che vi diamo la conoscenza e voi ascoltate e ci fate un bell'applauso alla fine" - veramente mi annoia.

    Mi annoia stare seduto tutto quel tempo immobile.



  • Voglio partecipare, essere coinvolto, voglio poter fare delle cose e mettere la mia firma sull'evento.


  • Voglio un canale riservato dove io, il pubblico e tutti quelli che seguono da casa, possono scrivere, commentare ed offrire il proprio contributo.


  • Voglio una lavagna interattiva condivisa, che appaia magari accanto a quelli che stanno facendo la presentazione per poter illustrare, mettere delle idee, delle note, mostrare delle immagini rilevanti o condividerle su un canale che in parallelo illustri queste cose.


  • Voglio che durante le conferenze venga data sempre la possibilità ad una parte del pubblico di salire sul palco ed a quelli sul palco di scendere tra il pubblico e di formare dei gruppi di discussione durante le conferenze.


  • Vorrei che alle conferenze i relatori smettessero di portare le loro dannate presentazioni in PowerPoint, ma che ce le mandassero una settimana prima per guardarle.

    Così facendo, quando poi i relatori arrivano alle conferenze si potrebbe discutere di quello che hanno messo nelle loro presentazioni PowerPoint, invece che vederli leggere, schermata dopo schermata, queste cose noiosissime.



Le conferenze per me sono una cosa morta che vorrei risorgesse completamente.

 



Conferenze Ed Eventi Dal Vivo: Come Gestirli Online - Michele Ficara



Michele Ficara: Le persone che stanno fuori molto spesso hanno delle idee migliori di chi sta dentro e bisogna riuscire innanzitutto a fargliele esprimere.

Devi essere interessante per loro, perché se sei interessante ottieni interesse: questa è l'equazione base.

Dall'altra parte, devi essere anche veloce: sei qui in sala, devi seguire cosa succede, devi seguire gli ospiti, ma devi anche guardare fuori cosa ti dicono in chat.

Oggi avevo aperto:

  • FriendFeed,
  • Facebook,
  • Hellotxt
  • la chat di Mogulus,
  • Mogulus.

In più c'era la connessione wi-fi che ogni tanto cedeva e dovevamo riavviare la video conferenza.

Se vuoi moderare una conferenza, in questo momento devi fare così.

E' difficile, ma ci si può riuscire.

Una delle cose divertenti è quando qualcuno che sta fuori comincia a prendere in giro e dare addosso a qualcuno che sta dentro, perché la libertà di chi è fuori è diversa da quella di chi è in sala, che è presente anche fisicamente.

E' interessante quando qualcuno fa dei commenti negativi, quando si fanno delle critiche e viene messo in discussione ciò che si sta dicendo.

Per esempio, oggi ci hanno ripreso perché ad un certo punto siamo andati fuori tema.

Dovevamo parlare di TV ed invece si parlava di Google e di social media. Qunidi ci hanno detto: "Fermi ragazzi! A voi piacerà, ma noi ci stiamo rompendo le scatole qui fuori! Noi siamo qui per vedere un evento sulla TV su Internet, non dei social media".

Ci hanno corretto e prontamente siamo ritornati al tema.

Questa è una cosa che nelle conferenze succede: capita spesso di divagare e di parlare di tutt'altro.

A volte questo per i relatori è un bel casino.

Avere qualcuno che ti riprende e ti dice: "No guarda, stai sbagliando: forse hai detto una stupidaggine" è difficile, ma è anche necessario.

La libertà di espressione è anche questo.




Video intervista girata da Robin Good e pubblicata per la prima volta il 21 Ottobre, 2010 su MasterNewMedia come "Conferenze Ed Eventi Dal Vivo: Cosa Non Va?"




Informazioni su Michele Ficara

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Michele Ficara è fondatore e presidente di Assodigitale. Nel 2002 ha lavorato per la Euphon Interactive (oggi Mediacontech) per riorganizzare il comparto digitale allora composto da 4 aziende ed oltre 60 dipendenti. Nel 1996 realizzò lo startup di Immediapress, la prima agenzia di stampa digitale Italiana ad utilizzare un circuito di distribuzione crossmediale di notizie testuali audio e video su tutte le piattaforme quali Internet, mobile, teletext.

 
 
 
 
 
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