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Curated by: Luigi Canali De Rossi
 


9 novembre 2010

Fare Business Online Senza Usare Un Blog: E' Possibile? Parte 1

E' possibile costruire un business, un servizio od un sito di valore online senza dover per forza passare dalla creazione di un blog? Sembrerebbe proprio di no. Almeno ad ascoltare quello che i guru e gli esperti del web vanno suggerendo e consigliando oramai da più di qualche anno.

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Photo credit: 7th Floor - MAP

Ma è proprio così?

Se vuoi sapere il mio parere, direi proprio di no. Anzi, direi con una certa tranquillità che i siti che conosco che mi offrono maggior valore immediato, aiutandomi a capire un problema difficile, a risolvere un problema o a trovare una maniera per fare un qualcosa che a me resta difficile, non sono quasi mai basati su un blog.

E se un imprenditore online non ha valore pesante, spesso e tangibile da offrire subito a chi sta cercando in quella direzione, come può sperare di costruire un business sostenibile in quella direzione?

Non penserai mica che scrivere post a raffica, della lunghezza media di quattro-cinque paragrafi e "piastrellarli" di pubblicità, promozioni di prodotti affiliati sia un modo per offrire valore o costruire un business sostenibile sul web?

Se hai anche tu dei ragionevoli dubbi che i blog, non sono forse la soluzione a tutti i problemi e che forse esistono altre strade, per alcuni versi anche meno impegnative e dispendiose, che possono condurti alla creazione di un sito sostenibile online, leggiti quello che penso fino in fondo dei blog, del perché facciamo tanta confusione e di quali tipi di sito penso che sia il prossimo futuro.

Eccoti tutti i dettagli, così come li ho presentati nell'ultimo evento dal vivo (l'articolo è diviso in due parti - oggi la Parte 1 - Parte 2):

 

 

Come Fare Business Online Senza un Blog - Parte 1

- Perché Non E' Decisivo Avere un Blog

- Cos'è un Blog

- Perché MasterNewMedia Non è un Blog

- Gli Errori Più Comuni di Chi Vuole Fare Business Online con un Blog

 


Perché Non E' Decisivo Avere un Blog

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Ciao a tutti!

Sono Robin Good e questo è il nostro POP webinar dedicato interamente a capire come fare un business online senza un blog.

Sono pronto e spero che sia pronto anche tu, perché questa è una tesi difficile da sostenere.

Già le ho sentite le risate ed i ridolini della gente che dice: "Robin, ci vuoi raccontare veramente come sarebbe utile non fare un blog per sopravvivere e guadagnare online?

Che cosa ti sei messo in testa?"

Mi sono preparato per sostenere in maniera chiara e forte questa tesi.

Da quello che ho scoperto e fatto, per fare business online avere un blog non è decisivo.

Anzi, forse è del tutto non raccomandabile partire da un blog se vuoi creare un sito di valore online che possa darti ritorni economici per un lungo tempo a venire.

Voglio sostenere proprio questa tesi e spiegarti perché ragiono in questa maniera e che cosa ho scoperto.

In più, a tutti coloro che decideranno di registrarsi anche per il prossimo evento su come creare il proprio personal brand di questo Venerdì, 12 Novembre alle ore 18e30, ci sarà la possibilità di accedere immediatamente a 130 homepage di siti di valore, template o siti Web selezionati da me a mano che non sono incentrati intorno ad un blog.

E' un lavoro che ho fatto nel tempo, perché nel mio POP campus online - dove aiuto gli altri proprio a costruire dei siti di valore che non sono incentrati su un blog - spesso mi scontro con questo pregiudizio così diffuso: "Ma come il blog non va bene... Che cosa faccio?"

Nel tempo, mano mano che incontravo accidentalmente dei siti interessanti che non avevano niente del blog, li ho collezionati e messi da parte in un Google Doc tutti inseme e darò questo Gdoc gratuitamente a tutti coloro che si iscriveranno al mio prosssimo evento live.

Vado. Mi lancio, mi tuffo!

"Fare business online senza un blog... ma sei veramente fuori?

Cosa ti dice il cervello? Stai scherzando?

Fare un blog, fino all'altro ieri anche quando ho guardato i tuoi primi video, sembrava che fosse il top del top per creare un servizio, un sito Web e farsi conoscere, diventare visibili online.

L'abbiamo letto e sentito da tutte le parti ed ora mi vorresti raccontare che il blog non serve più, non serve a niente, non va bene per guadagnare online?

Non riesco a capire da dove parti per fare questo tipo di ragionamento."

 





Cos'è un Blog

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"Il blog è lo strumento che c'era, fra tutti quelli disponibili, che:

  • mi ha evitato di imparare l'HTML,
  • è facile da usare, installare, configurare, pubblicare, non ci metto niente a registrarmi e sono pronto per andare online.
  • mi rende facile metterci la pubblicità, le affiliazioni, AdSense,
  • mi dà la possibilità di metteci quello che voglio usando widgets, plugins, add-ons di qualsiasi tipo.
  • è SEO-friendly - l'ho letto dal primo giorno che ai motori di ricerca piacciono i blog, quindi vieni indicizzato subito. Appari dentro i risultati di ricerca e nella maggior parte dei casi mi posso fare un blog istantaneamente, senza spendere una lira.
  • mi permette di divertirmi a smanettare, aggiungere cose a cambiare il design, il template, il tema. Lo posso personalizzare in mille modi possibili.



Robin, come fai a dire che il blog non va più bene? Come me li rimpiazzi tutti questi vantaggi che ho?
"



Fermati un attimo, perché secondo me il problema nasce da una confusione di base.

Qualcosa che fino ad adesso abbiamo dato per scontato sul quale qualcuno si è soffermato, ma la maggior parte delle persone che si avvicinano al mondo dei blog hanno in mente qualcosa che forse non è uguale per tutti, o forse va messo in discussione.

Che cos'è veramente un blog?

Proviamo a chiarire questa domanda insieme, per quanto possa sembrare del tutto ovvia la risposta.

Io già nel 2004 sono andato in giro a fare più di 120 interviste, perché era il momento che stavano nascendo questi blog.


Durata: 3' 56''

Sono passati quattro anni - se ti vuoi fare qualche risata o scoprire il mondo che pensava sei anni fa dei blog, vai su YouTube e cerca "What is a blog" con aggiunta le parola chiave "theweblogproject".

Troverai una playlist di 121 video e troverai tanti video singoli come questo video di Riccardo Zanirato che è dal morire dalle risate ed è girato a Piazza Navona a Roma.

Quindi, che cos'è veramente un blog?

Se vai in giro a chiedere alle persone che incontri, che usano Internet, che hanno degli amici con un blog o che usano un blog, il consenso comune su che cos'è un blog è che:

  • E' un raccoglitore di articoli, o post - dal termine inglese di articolo di un blog.
  • è solitamente scritto da un unico autore, anche se ci sono sempre più eccezioni a questa regola.
  • i contenuti sono pubblicati in ordine cronologico inverso sulla homepage del sito - cioè se vai sulla homepage di un blog trovi l'ultimo post del blog che è uscito oggi o ieri, poi se scendi un pò più giù trovi quelli precedenti. Se li clicchi vai in una pagina dove ci sta l'articolo completo.
  • è aperto ai commenti dai lettori.
  • è accessibile attraverso i feed RSS - quindi le persone si possono abbonare senza dover dare la loro email, senza condividere i loro dati privati.
  • è solitamente aggiornato in maniera frequente o molto frequente.
  • è spontaneo diretto, personale. E' quasi un diario di bordo - almeno così è nato e da lì nasce il suo nome.

Se sei d'accordo che queste sono le caratteristiche ufficiali di quello che chiamiamo blog, un blog è un formato, è uno stile editoriale, perché quelle caratteristiche descrivono un certo modo di pubblicare online.




Il Blog E' Il Software

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Quello che noi chiamiamo blog, è sia questo aspetto editoriale - cioè il contenuto vero e proprio - ma è anche il software: la parte tecnologica che usiamo per creare questo blog, cioè WordPress, Movable Type, Blogger - ce ne sono tanti.

Questi sono i software od i servizi - nella maggior parte dei casi gratuiti - dove se ti iscrivi, un secondo dopo che ti sei registrato, puoi aprire il tuo blog, il tuo sito Web che ha quelle caratteristiche che abbiamo visto prima.

Quindi blog è il formato editoriale, ma il blog, così come lo intendiamo nella vita di tutti i giorni, è anche questo software che c'è dietro.

Ed è proprio qui il punto critico.

Con il tipo di software con cui facciamo il blog, non siamo obbligati per forza a fare un blog, perché i punti di forza di quel software lì, non sono il fatto che poi uno ci faccia il blog, ma sono il fatto che:

  • Sono relativamente semplici da usare,
  • sono accessibili a costo zero od a costi molto bassi,
  • posso facilmente pubblicare testi, immagini, ecc,
  • hanno i commenti,
  • hanno i feed RSS e tutte queste cose le posso personalizzare,
  • posso cambiare il look,

senza dover essere un ingegnere informatico.



Con quel software che noi chiamiamo blog, in realtà si possono fare un sacco di altri formati:

  • Una rivista,
  • un giornale,
  • una guida,
  • un catalogo,

un sacco di cose diverse - queste sono soltanto le prime che mi vengono in mente.



"Robin, diresti che con un blog uno può anche fare un altro tipo di sito?"

Certo che sì!

Penso proprio che sia questo il punto dove troppe poche persone si fermano a ragionare e valutare cosa sia meglio fare.

Questo problema, infatti, nasce dal fatto che facciamo confusione fra il mezzo, lo strumento che usiamo e la strategia di comunicazione che vogliamo usare.

Non è che automaticamente perché tutti gli altri fanno il blog, oppure perché ho scelto WordPress, devo fare un blog anche io se voglio creare un sito di valore od un sito che sia soprattutto unico, particolare, memorabile, riconoscibile e che mi dia la possibilità di guadagnare online.

 

Il Blog E' il Formato Editoriale

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Il blog è uno solo fra tanti formati editoriali a tua disposizione, cioè è una delle carte del mazzo che puoi usare, ma non è l'unica carta che puoi usare per pubblicare online qualcosa di valore, speciale - specialmente quando attorno a te ci sono migliaia di blog che vorrebbero distinguersi anche loro e sembrare qualcosa di unico, particolare e raro.

Nella carta stampata, non è che ci sono solo i quotidiani. Ci sono le riviste, i libri, i cataloghi, le guide tascabili - tanti formati.

Alla stessa maniera, online, il blog è un tipo di formato.

Se il blog è il software, il lato tecnico che mi dà la possibilità di essere veloce, immediato, flessibile, personalizzabile, interattivo, di poter ascoltare i miei lettori, perché devo fare per forza un blog?

Anche se usi un software tipicamente per fare blog, come potrebbe essere WordPress, puoi decidere di non seguire la mandria ed invece, di farti guidare dalla tecnologia che hai scelto, scegliere il tuo formato editoriale in base al pubblico ed in base al tema che vuoi trattare.

Prendi uno strumento e mettilo al servizio del pubblico, dell'esigenza, del target e del problema che vuoi intercettare, servire e soddisfare.

 





Perché MasterNewMedia Non E' un Blog

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"Robin, ma il tuo non è un blog? Che discorsi fai?"

Dall'inizio, chi mi conosce lo sa, io non mi sono mai classificato come blog.

Forse mi sono classificato come blogger o forse sono stato classificato dagli altri come blogger, ma ho sentito da subito che quello che appariva od era gestito dagli altri come un blog era certamente il tipo di sito che io non volevo fare, perché aveva tutta una serie di caratteristiche che a me non andavano del tutto bene.

Io volevo avere delle altre caratteristiche.

  • Perché MasterNewMedia non ha tanti commenti e conversazioni secondo te?

    Se vai nei blog conosciuti e popolari ci sono caterve di commenti - ci sono più commenti a volte che contenuti su tanti articoli.

    Sembrerebbe superficialmente, se uno non conoscesse me od il sito, come un segno negativo, ma lo è realmente?

    I numeri, i lettori, il fatto che tue sei qui sembrano sconfessare questa cosa.



  • Il sito ha anche meno spam - questo Robin te lo potevi anche risparmiare, forse stai un po' più attento a quelli che fai passare a commentare - se vuoi dire che è una differenza però, diciamola.


  • Non ha post brevi di largo interesse?

    Direi che se MasterNewMedia ha una carratterisitca, è proprio quella di non avere post brevi - e per questo per tanti lettori non va bene.

    Per chi però vuole approfondire ed informarsi su un argomento, trova pane per i suoi denti su MasterNewMedia.



Vedi che già da queste tre cose, non è che combacia tantissimo con il modo di essere o di fare tipico, classico dei blog - ci sono tante eccezioni ovviamente.



  • Perché nella redazione curiamo così tanto il formato dei contenuti?

    Se vai su tanti blog, tranne quelli dei designer, i contenuti sono pubblicati nel formato di default.

    Non c'è una particolare cura per l'impaginazione, la grandezza del carattere, la lunghezza della riga, dove ho usato il neretto, come è spezzato il testo, i titoli...

    C'è un bello scrivere in diretta, liberamente.

    Si fanno titoli simpatici, giornalistici - nel senso che vogliono acchiappare l'attenzione.

    Se vai su MasterNewMedia li trovi?



  • Se vai su MasterNewMedia trovi voci, autori, contenuti che vengono dai mondi più diversi:

    • Dal mondo universitario,
    • dal mondo accademico,
    • dal mondo della ricerca,
    • dal mondo del business,
    • dal mondo delle corporations,
    • da tanti indipendenti,
    • da tanti consulenti od "esperti".

    Su un blog normalmente non trovi voci così diverse.



  • Perché a MasterNewMedia si investe così tanto per esempio sulla comunicazione visiva?

    Sì, adesso ci sono diversi blog che mettono le immagini, ma un conto è mettere le immagini, un conto è spendere ore ed ore ed euro in quantità e persone dedicate interamente a scegliere, curare, mettere in ordine immagini, mappe, grafici che aiutino le persone a capire le informazioni che ci sono.

    Non si va per una cosa sbrigativa, si va per una cosa di qualità.



  • Se guardi il ritmo di pubblicazione di MasterNewMedia, non è quello di un blog.

    Forse è partito con un ritmo simile a quello dei blog, ma devi andare indietro al 2003-2004.

    Dal 2005-2006 in poi c'era un ritmo intenso, ma poi è andato piano piano diminuendo.

    Adesso, in alcuni casi, MasterNewMedia pubblica uno-due articoli, massimo tre articoli alla settimana, perché?

    Perché i risultati per me sono migliori e per fare quel lavoro che faccio su MasterNewMedia, mi serve molto più tempo che non quello che mi servirebbe se avessi un blog standard e ci scrivessi ogni giorno quello che mi passa per la testa.

    Ce ne avrei pure di cose da dire, ma scelgo diversamente perché - essendo partito in maniera diversa e non volendo essere un blogger come gli altri - ho scoperto che queste caratteristiche che ho adottato fanno la differenza e fanno una differenza importante.



  • "Perché Robin, per esempio, metti tutti quei link dentro gli articoli che hai e non fai come fanno gli altri blog che scrivono tanto, ma mettono i link giusto ai loro altri articoli o ad altre cose? Non ti sembra controproducente, contro la logica, mandare tutte queste persone che vengono sul tuo articolo fuori su altri siti?"

    No, non mi sembra un controsenso.

    Mi sembra che fare un sito Web come MasterNewMedia evidentemente vuol dire fare un qualcosa di diverso da un blog - ed io non vorrei essere l'unico od il modello ideale.



Io sono soltanto un esempio perché ho sotto mano in questo momento questi concetti ed approcci che uso e vedo la differenza che c'è coi blog tradizionali.

 





Gli Errori Più Comuni di Chi Vuole Fare Business Online con un Blog

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Se presti un attimo attenzione, quello che conta veramente è dove vuoi andare.

Questo è quello che ho scoperto sperimentando su MasterNewMedia.

A seconda di dove vuoi andare tu, a che pubblico ti vuoi rivolgere, a chi vuoi parlare, fa differenza il tipo di formato, di contenuto, di modo di parlare, di valore che dai a queste persone.

Non puoi uniformare il formato per tutti, per qualsiasi categoria, settore - fai un blog e cominci a parlare di quelle cose lì perché sei appassionato.

Secondo me non funziona così semplicemente perchè nel momento che io ti scovo - perché vado su un motore di ricerca e Google mi manda da te - quanto tempo devo spendere prima di poter beneficiare ed apprezzare tutto il tuo valore?

Mi devo leggere diversi articoli. Non è che riesco a dire al volo che sono capitato nel posto che volevo.

Questo succede nella maggior parte dei casi per lo meno.

Se però il tuo obiettivo è pubblicare online con la massima semplicità, immediatezza, libero da qualsiasi obbligo e costrizione, così come ti viene, allora sono d'accordo con te.

Se questo è il tuo obiettivo, quello che c'è scritto qua, allora il blog può essere, veramente il tuo Nirvana.

Se però tu hai dato retta a chi ti ha detto: "Apri i blog, vedrai poi ci metti la pubblicità e fai i soldi, poi ci metti le affiliazioni, poi ci metti i banner e fai i soldi".

Se lo hai fatto, non c'è bisogno che te lo dico, perché lo sai già.

Se non lo hai fatto ancora, ti accorgerai che ti hanno detto una grossa balla.

Nella maggior parte dei casi, se senti cosa dicono in giro sui social network i tuoi amici che hanno un blog, e chiedi loro quali sono i guadagni che fanno con la pubblicità, c'è da ridere o c'è da mettersi le mani nei capelli.

Per poter guadagnare online bisogna arrendersi al fatto che non possiamo fregare gli altri e guadagnare a loro spese.

Perché s'è diffusa questa idea che essendo il blog facile, essendoci molto da scrivere, potendoci buttare dentro contenuti al volo, potendo trovare degli altri amici, dei contatti ai quali do due lire e faccio postare un sacco di articoli, io posso creare questa macchina di contenuti intorno alla quale spruzzo un po' di pubblicità.

Alla fine, la gente viene e siccome non c'è niente interessante, la gente cosa fa poverina? Clicca sulle pubblicità perché io cospargo il mio blog di pubblicità: sopra il contenuto, fra il contenuto, sotto il contenuto.

Se, come mi appare, questa è la sensazione - chiamiamola pure la strategia generale - per fare soldi online in maniera semplice e veloce, ti credo che rimaniamo delusi. Ti credo che sei arrabbiato con Google che non ti fa guadagnare niente e che hai buttato via un sacco di tempo.

Come puoi pretendere di fare dei soldi, di guadagnare o diventare in qualche maniera famoso per un piccolo gruppo di persone appassionate di qualcosa, se non gli dai niente?

In pratica gli dai una fregatura, perché quello che fai è far funzionare una macchina che ti faccia fare i soldi.

il tuo obiettivo non è quello di dare soddisfazione ai tuoi lettori e di farti dei tifosi che ti seguono, una curva di fans he ti segue, perché senno non faresti così.

In realtà scrivi contenuti a mitraglietta con profondità, zero, citi un sacco di cose dette da altri e metti la pubblicità ovunque.

Io non so poi come un possa pensare: "Perché non guadagno con tutto questo lavoro?"

Non stai creando valore per nessuno, stai soltanto mettendo in moto una macchina e pensi che qualcuno ti debba dare un premio per il fatto che tu fai girare questa macchina con delle pubblicità sopra.

Anche quello che paga quelle inserzioni pubblicitarie che appaiono sopra il tuo sito, se ti conoscesse, non si arrabbierebbe con te?

Tu pensi di offrirgli un servizio?

Io penso che, la maggior parte delle volte, creando un blog così creiamo un disservizio triplice:

  • A noi stessi e alla nostra reputazione,
  • ai nostri lettori che sono distratti e che non trovano quello che gli interessa,
  • agli inserzionisti.




Fine della Parte 1.

Nella Parte 2:

- La Formula di Sharewood Applicata ai Blog

- Che Tipo di Sito Costruire per Guadagnare Online?

- Esempi Reali di Come Fare Business Online Senza un Blog

- Ricapitoliamo: Perché Avere un Blog Non E' Indispensabile




Evento live tenuto da Robin Good il 5 Novembre 2010. Trascrizione di Elia Lombardi, Dario Fornarelli e Giovanni Panasiti. Pubblicato per la prima volta il 9 Novembre, 2010 su MasterNewMedia come "Fare Business Online Senza Usare Un Blog: E' Possibile? Parte 1"




Photo credits:
Perché Non E' Decisivo Avere un Blog - Head-off
Il Blog E' il Formato - jgroup
Gli Errori Più Comuni di Chi Vuole Fare Business Online con un Blog - Yong Hian Lim

 

Scritto da per MasterNewMedia.
 
 
 
 
 
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