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Curated by: Luigi Canali De Rossi
 


27 agosto 2013

From Brand To Friend - Cinque Nuovi Trend Che Rivoluzionano Il Modo Di Fare Marketing Online

E' una trasformazione culturale profonda. Passare dal pensare a come vendere e guadagnare al cercare di capire come realmente aiutare i propri potenziali clienti a soddisfare le loro reali esigenze, è un salto, bello grosso.


Photo credit: Friendly businessman with open hand - Shutterstock

E non tutte le aziende sono pronte per farlo.

Ciò che manca, o che è mancato di più fino ad oggi, è stata l'opportunità di vedere le cose in prospettiva, uscendo dal vortice dei numeri e delle novità che pervadono le nostre giornate.

L'opportunità di guardare con attenzione a cosa è realmente cambiato nel modo di fare marketing e che sta trasformando in maniera radicale il modo in cui riuscire ad essere efficaci sul mercato, specialmente se si opera su Internet.

I cambiamenti veri non sono infatti quelli che ci appaiono più evidenti.

Non è il sito, il bottone di Paypal o il carrello automatico che fa la vera differenza.

Ciò che fa la reale differenza per qualunque azienda che vuole operare con successo online è la capacità di sganciarsi completamente dai meccanismi e dagli approcci classici del marketing, della pubblicità e delle PR - adatti ad un ecosistema basato sui mass media - e di adottare a braccia aperte le caratteristiche peculiari di Internet:


  • Le persone decidono attivamente cosa fare e cosa vedere.
  • Le persone si parlano. Chiedono e si scambiano continuamente consigli.
  • La reputazione e la credibilità non sono acquistabili con budget più ampi.


Queste sono le reali differenze. Ed è su queste che possiamo costruire un nuovo modo di fare marketing.

Trasformarci da "marchi" concentrati su "noi stessi" e sul promuovere i nostri prodotti ad essere "amici"-"partner" dei nostri clienti.

Questa è la nuova strada, perfettamente in sintonia con il DNA della rete.

Per capire ancora meglio, ed in maniera semplice e chiara, come e dove è necessario cambiare, ho realizzato questo articolo, ricco di tanti miei piccoli interventi in video, che mette a confronto in maniera chiara le caratteristiche del vecchio modo di fare marketing, adottato ancora dalla maggior parte delle aziende su Internet, con le nuove.

(Le clip sono estratte dalla presentazione "Da Brand a Friend" fatta il 21 Marzo al Web Marketing Evolution di Business International a Milano.)

 

Passato e Futuro del Marketing


Duratta: 0':52''. In questo video Robin Good introduce la differenza tra il marketing fatto fino ad oggi e il marketing del futuro.

Andiamo dritti al punto: in che modo hai promosso il tuo marchio fino ad oggi e come dovrai farlo invece in futuro?

Te lo dico subito: fino ad oggi hai fatto molte cose brutte per pubblicizzare e comunicare il tuo marchio.

Hai pensato fosse giusto seguire il gregge e hai fatto carte false per costruire un marchio da adorare, inseguire, cercare di conquistare.

Ma questa strada è diventata un vicolo cieco ed è ora che tu cambi direzione.

Il futuro è quello di abbandonare il gregge e trasformarti in un partner, in un amico dei tuoi clienti.




Com'è Stato il Marketing Fino ad Oggi?

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Se ti chiedessi: "Da che cosa è stato caratterizzato il tuo modo di fare pubblicità fino ad oggi?", che cosa mi risponderesti?

E' stato amichevole? Curioso? Educato? O è stato magari un po' ad alta voce?

Forse non ti sei mai posto la domanda, forse ti sei dimenticato di quello che hai fatto o forse preferisci fare finta di non ricordarlo. Ma non devi vergognarti: se non riconosci e ammetti quello che hai combinato in passato, non potrai andare verso il futuro.

Il mio primo dovere è renderti consapevole di tutte le cose brutte che hai fatto. Ascoltale e poi dimmi onestamente se pensi ancora di essere innocente.



1. Hai Urlato il Più Forte Possibile


Durata: 1':25''. In questo video Robin Good spiega il primo dei cinque errori del marketing tradizionale.

So che non vorresti sentirtelo dire, ma fino ad oggi hai strillato molto. Non perché tu sia uno chiassoso, ma perché è quello che hanno sempre fatto tutti e tu li hai seguiti a ruota.

So che non ti senti rappresentato da questa idea, di natura non vorresti essere chiassoso... però ragiona un attimo.

Fino ad ora che cosa hai fatto quando il reparto marketing della tua azienda ti ha dato la possibilità di investire dei soldi in pubblicità?

Per molti anni hai speso il budget che avevi a disposizione su radio, stampa, televisione e l'unico modo per fare sentire la tua voce su questi media era urlare a squarciagola.

Vuoi che ti faccia qualche esempio?

Quando su un giornale ci sono due pagine di pubblicità, fianco a fianco, come faccio a far risaltare la mia pubblicità tra tutte quelle che ci sono? Devo in qualche modo urlare.

Quando vado in edicola, sono sovrastato da scaffali dove c'è un numero apparentemente infinito di riviste, colori, copertine attraenti. Sono bombardato da tantissime alternative che vedo tutte insieme e quindi chi urla, chi ha la copertina più interessante, tende ad attirare per primo la mia attenzione.

Anche alla radio e alla TV mi bombardano: appena si passa dal film alla pubblicità il volume si alza e poi le pubblicità iniziano a strillare tra di loro. Vince chi ha il volume più forte.

Ora te la senti di dire: "Forse non hai tutti i torti, Robin, forse ho urlato un pochettino"?




2. Ti Sei Preoccupato di Raggiungere Più Persone Possibili


Durata: 1':14''. In questo video Robin Good spiega il secondo dei cinque errori del marketing tradizionale.

Avendo a disposizione radio e televisione, non ti sei fatto problemi a comportarti come tutti gli altri e anche tu sei salito su un catafalco davanti a un'enorme piazza virtuale, dove hai cominciato a strillare.

Urli perché ti hanno convinto che più urli forte e più riuscirai a farti sentire dal maggior numero possibile di persone.

E come puoi urlare senza restare subito senza voce e riuscendo a farti ascoltare da tutte queste persone?

Sai bene come, lo fai da sempre. Strilli a certe ore piuttosto che in altre, a volumi più o meno alti, sperando che tra migliaia di persone ti ascolti un gruppo sufficientemente grande per compensare quello che hai speso per urlare così forte.

Non è così che hai fatto fino ad oggi? Hai urlato e poi hai sparato nel gruppo sperando di prendere qualcosa, dicendoti: "Dai, tira nel mucchio, che qualcosa prendi!"




3. Hai Interrotto le Persone


Durata: 1':22''. In questo video Robin Good spiega il terzo dei cinque errori del marketing tradizionale.

Ti sei abituato a interrompere le persone in tutte le situazioni immaginabili. Hai cominciato prima interrompendo con la pubblicità un film in TV e poi quest'abitudine è diventata così scontata che te la sei portata dietro anche sul web, dove dovresti comportarti in modo completamente diverso.

Pensa a quando vai su un giornale online per leggere un articolo. Ecco che spunta subito una finestra e devi schiacciare una "X" nascosta non si sa dove per mandarla via.

E quante altre interruzioni ci sono sul web?

Premi "Play" per far partire un video e prima di vederlo devi aspettare 15 secondi guardando cose che non c'entrano nulla con quello che stai seguendo.

Vedi? Hai imparato tantissimo a interrompere. Non solo sui vecchi media, ma stai raffinando questo metodo per imparare a interrompere di più e meglio degli altri anche sui nuovi media.




4. Ti Sei Preoccupato di Farti Bello a Ogni Costo


Durata: 0':38''. In questo video Robin Good spiega il quarto dei cinque errori del marketing tradizionale.

Fino ad oggi ti sei preoccupato solo di urlare: "Il mio marchio è migliore, il mio prodotto è più curato, vieni da me!"

Ti sei parlato addosso e hai pensato di default che dire: "Sono il migliore!" e farti bello fosse l'unica strada possibile per ottenere l'attenzione delle persone e farle venire da te, piuttosto che andare da un tuo concorrente.

Non è colpa tua, ogni marchio e ogni azienda credono che sia questo il modo giusto di promuoversi. Basta vedere il modo in cui comunicano e le pubblicità che fanno.




5. Hai Continuato a Parlare Senza Ascoltare


Durata: 0':21''. In questo video Robin Good spiega l'ultimo dei cinque errori del marketing tradizionale.

Non solo hai pensato in automatico, come tanti altri, che dire alle persone quanto sei bello e bravo fosse l'unica strada possibile, ma sei riuscito a fare anche di peggio.

Hai pensato di essere tu a dover dire alle persone addirittura quello che devono desiderare: cosa è meglio per loro, dove devono andare, cosa devono acquistare, cosa devono farsi piacere.

Non ti è mai venuto in mente che avresti invece potuto ascoltare, al posto di dire.

Questo è quello che hai fatto fino ad oggi.

Ma che strada devi prendere adesso? Cosa vuoi che caratterizzi il tuo marchio da oggi in poi? Vuoi che continui ad essere caratterizzato da queste cinque cose brutte o vuoi finalmente cominciare ad apparire in modo diverso ai tuoi clienti?

Non puoi negarlo. Queste cose orribili che hai sempre fatto uniformandoti al gregge hanno reso il tuo brand uno "scassaminchia".

Quello che vorrei proporti per il futuro è di cambiare totalmente direzione.




Come Fa un Tuo Potenziale Cliente a Cercarti su Internet?


Durata: 5':21''. In questo video Robin Good spiega il modo in cui oggi le persone cercano su internet il prodotto o servizio che desiderano.

Se questi cinque approcci non ti appartengono e vuoi cambiare direzione, devi come prima cosa aprire bene gli occhi sulla realtà e rispondere a questa domanda: oggi, se un potenziale cliente vuole acquistare un tuo prodotto, in che modo ti cerca?



1) Usa un Motore di Ricerca

Il primo modo in cui ti cerca è: va su Google, scrive che cosa gli serve e vuole trovarti tra i risultati che Google gli dà.




2) Chiede agli Amici sui Social Media

L'altro modo che un tuo potenziale cliente usa per cercarti è chiedere agli amici e oggi gli amici sono sui social media: Facebook, Twitter, LinkedIn, YouTube.

Quando chiede ai social media, non fa altro che fare quello che succedeva ben prima dei social media: chiede ai suoi amici, contatti, clienti. A delle persone di cui si può fidare.

Ma perché chiede a Google e ai suoi amici? Non farebbe prima a dare retta alle pubblicità che vede per strada, in TV, sui giornali, sul computer?

Sarebbe più semplice e veloce, eppure non lo fa. Vuole cercare. Perché?

Perché ha perso fiducia nel tuo marchio scassaminchia, che lo ha imbrogliato fino ad adesso.

Hai urlato, gli hai dato fastidio, lo hai interrotto, ti sei fatto bello e ti sei parlato addosso senza ascoltare. Gli hai detto anche delle cose che non stanno veramente così. Hai strillato tanto dicendo cose che poi non corrispondevano alla realtà dei fatti.



Ora fai attenzione. Le due strade che il tuo potenziale cliente utilizza per cercare il tuo prodotto online, la ricerca su Google e il consiglio degli amici, non sono strade separate, ma vanno a braccetto.

Sai Google quanto valore dà oggi alle condivisioni sociali dei tuoi prodotti? Più di quanto pensi.

Quando cerchi un prodotto, Google si chiede: quanto è stato condiviso il nome di questo prodotto sui social media? Ne parlano le persone? Hanno un sentimento positivo verso questo prodotto? Se è così, allora quel prodotto sale nella classifica dei risultati.

Quanto viene detto della tua azienda sui social media vale moltissimo.

Perché accade questo? Ma perché Google ha capito che chi fa marketing è diventato un po' furbetto. Ha cominciato a studiare le regole di funzionamento dei motori di ricerca e a fare tutto ciò che è possibile per apparire prima nei risultati.

Ha cominciato a fare link building, a scambiare link con altri siti e amici, perché ha capito che un gran numero di link in entrata aiuta a scalare la classifica.

A Google questo atteggiamento oggi non va più bene. Vuole dare risultati sicuri a chi cerca qualcosa e si è scocciato di essere imbrogliato. Così si è detto: se non mi posso fidare più delle aziende, dei link che si fanno tra di loro perché non sono link onesti, mi fiderò delle persone, che hanno una reputazione da difendere.

I link sono impersonali, ma vediamo quanti hanno il coraggio di dire che si sono comprati quel determinato prodotto se poi non è vero, sapendo che ci mettono la faccia.

Quindi attenzione: essere in grado di farsi trovare nei risultati di Google per la tua nicchia specifica e avere una buona reputazione che faccia parlare di te sui social media è la ricetta per avere successo.




Cinque Nuovi Trend che Caratterizzano un Nuovo Modo di Fare Marketing

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Ti starai chiedendo: "Ok, Robin, ho capito quello che ho combinato fino ad oggi. Ma cosa posso fare per cambiare le cose?"

Hai ragione. Ti ho spiegato tutte le cose brutte che hai fatto ed ora è mio dovere dirti anche le cose buone che devi cominciare a fare per creare un nuovo tipo di marchio.

Posso assicurarti che per cambiare completamente il modo di comunicare e promuovere il tuo marchio ti basterà seguire questi cinque nuovi trend.



1. Intercettare


Durata: 1':36''. In questo video Robin Good spiega il primo dei cinque nuovi trend del marketing online.

Fino ad oggi ti sei preoccupato di urlare con il megafono, è come se avessi tirato bombe a mano in un laghetto e dopo fossi passato con il retino a pescare i pesci morti.

Da oggi in poi il primo passo che devi fare è preoccuparti di parlare esclusivamente con le persone davvero interessate al tuo prodotto e non con altre a cui non importa nulla.

Hai sempre saputo chi fosse il tuo interlocutore specifico, ma è vero o no che non sapevi come raggiungerlo e per farlo sparavi nel mucchio, sperando tra tutti di colpire anche lui?

Ma come puoi fare per raggiungere solo chi vuoi tu? E' davvero possibile?

Sì, è possibile, perché oggi hai a disposizione un nuovo strumento che modifica le regole del gioco: internet.

Internet ti permette di identificare e raggiungere facilmente le persone con cui vuoi parlare.

Le persone scrivono una domanda precisa e sono intercettate da chi ha costruito siti che rispondono proprio a quella domanda precisa.

Oggi le persone cercano un prodotto, un'informazione, un servizio specifico sul web e, tu azienda, puoi fare in modo di associare al tuo marchio un prodotto preciso e farlo trovare su Google e sui social media.

E' questo che devi fare. Devi intercettare il tuo interlocutore. Lo devi identificare in modo molto preciso e devi fare in modo di farti trovare pronto quando lui ti cerca su internet.

Ma fai molta attenzione, non è finita qui.

Perché internet sia una risorsa realmente preziosa per intercettare i tuoi clienti, devi specializzarti, a costo di rinunciare apparentemente a una fetta di mercato.

Ti spiego meglio, segui il mio ragionamento.

E' inutile essere uno dei tanti che vende macchine, vestiti o occhiali, perché ce ne sono già moltissimi altri che sono su internet a offrire la stessa cosa e non riuscirai ad apparire prima di loro nei risultati di ricerca.

Se non sei rintracciabile per la frase o il set di frasi che rappresentano il tuo prodotto, la tua bandiera o la tua azienda, non esisti. E' come se non ci fossi.

Ma se al posto di vendere tutti i tipi di macchine, ti specializzi nella vendita di macchine da corsa o di limousine, definisci in modo molto preciso il prodotto su cui vai forte e allora internet è perfetto, perché non devi urlare per raggiungere le persone che vogliono quella cosa specifica. Saranno loro a trovarti.

So cosa stai pensando: "Ma come, Robin, mi stai dicendo di ridurre il mio target al posto di accontentare più persone possibili? Che senso ha?"

Smetti di pensare come facevi prima di internet, quando potevi solo urlare per fare sapere agli altri che esistevi. Mettiti in testa che questo tempo è passato.

Oggi la realtà è un'altra.

Oggi le persone possono cercare su internet quello che vogliono in qualsiasi momento. A casa, a lavoro, in vacanza, a qualsiasi ora del giorno e della notte. Fino a qualche anno fa questo non si poteva fare.

Questa è la differenza che devi capire bene e fare tua per riuscire a raggiungere i tuoi interlocutori.

Per trovare i tuoi clienti sul web non devi allargare il focus, ma stringerlo il più possibile, in modo da raggiungere esattamente quelli che vogliono proprio la cosa che offri tu, la cosa per cui sei speciale e per cui hai pochissimi concorrenti.

Faccio un esempio.

L'altro giorno ho cercato su Google: "Acquistare materiale elettrico online".

Come primo risultato non è uscito fuori un marchio famosissimo con punti vendita sparsi ovunque, ma EmmeBiStore, un negozio qualsiasi di una stradina di Napoli, che un anno fa ha aperto un sito di vendita online, ragionando molto bene su come riuscire a intercettare una nicchia specifica.

Se tu oggi da una qualsiasi città italiana cerchi "acquistare materiale elettrico online" viene fuori lui, non un posto più vicino a te o più grande o più famoso. E sai perché?

Perché EmmeBiStore ha capito e messo in pratica molto bene i metodi per farsi trovare su Google da chi sta cercando specificamente i suoi prodotti.

Pensa che questo negozio già fattura di più con le vendite online che con quelle del negozio fisico.

Sai che cosa significa?

Significa che non devi pensare: "Ma io sono una realtà piccola, come faccio a competere con i più grandi?"

Anche un marchio sconosciuto, se si sveglia in tempo e fa le cose per bene, può funzionare - su internet - meglio dei grandi. Prova.




2. Educare


Durata: 0':24''. In questo video Robin Good spiega il secondo dei cinque nuovi trend del marketing online.

Se fino ad oggi hai parlato per dire quanto sei bello e bravo, adesso è ora di cominciare a parlare per informare.

Devi informare le persone su quello che possono fare con i tuoi prodotti e per farlo devi offrire dei contenuti educativi.

Che cosa intendo con contenuti educativi?

Intendo dei contenuti che siano realmente utili, che servano a spiegare al tuo cliente come fare una certa cosa. Sono contenuti proposti a scopo informativo, non promozionale.

Non continuare a fare offerte, non spingere tutti i giorni lo stesso prodotto, non fare sconti su sconti. Preoccupati solo di educare.

Ad esempio, puoi creare dei contenuti che informino su:

  • come funziona un prodotto
  • i rischi che si corrono a usarlo
  • dove trovare materiali di ricambio
  • come usare un certo servizio per ottenere i risultati migliori

Ti faccio un paio di esempi di brand che realizzano in pieno il principio dell'educare, offrendo informazioni su come usare al meglio i loro prodotti.

Il primo è MagNews, un'azienda che offre servizi di e-mail marketing e che per educare i suoi clienti propone guide, booklet, tutorial e video fatti molto bene, che ti insegnano come utilizzare in modo efficace la comunicazione via mail. Dentro queste guide puoi trovare tutta una serie di consigli per migliorare autonomamente la gestione delle tue campagne promozionali via mail.

Oppure IBM. Il colosso mondiale dell'informatica offre una serie di webinar gratuiti progettati per aiutare i propri clienti ad imparare rapidamente come familiarizzarsi con i suoi software più nuovi.

Questo significa educare: dare la possibilità agli altri di imparare meglio che cosa possono fare con i tuoi prodotti e servizi.




3. Condividere


Durata: 0':39''. In questo video Robin Good spiega il terzo dei cinque nuovi trend del marketing online.

Fino ad oggi ti sei tenuto gelosamente per te le informazioni o hai fatto pagare un prezzo salato per averle. Da oggi in poi devi invece cominciare a condividerle.

Che cosa significa condividere? Significa dare agli altri qualcosa di immediatamente utile senza far pagare un prezzo.

Ti do delle cose che normalmente in passato ti avrei fatto pagare.

Faccio subito degli esempi.

Su Facebook, Alitalia condivide non solo le sue offerte - un nuovo volo, una nuova tratta, un nuovo aereo che ha adottato - ma anche informazioni immediatamente utili per chi deve viaggiare. Da che cosa mettere in valigia per un determinato tipo di viaggio a che cosa non bisogna perdersi in ogni città che si visita.

Un altro importantissimo esempio di condivisione è quello di Adobe, una delle più grandi software house dopo Microsoft.

Adobe si occupa soprattutto di multimedia, grafica, publishing e ha una rivista che si chiama CMO, Chief Marketing Officer, che è il nome di una carica presente in tutte le aziende.

Che cosa fa Adobe in questa rivista?

CMO è una rivista particolare perché non fa, come succede di solito, da contenitore per gli articoli preparati dalla redazione di Adobe, ma sceglie, seleziona e propone ai suoi lettori i contenuti più interessanti pubblicati da altri nella stessa nicchia di mercato.

CMO sceglie quindi di condividere i migliori contenuti prodotti da altri, per diventare un punto di riferimento stabile per coloro che, interessati al marketing, non hanno la voglia o la possibilità di visitare ogni giorno tutte le testate e i blog più rilevanti in quel settore.

Questa è reale condivisione di valore.




4. Ascoltare con Attenzione i Clienti


Durata: 0':54''. In questo video Robin Good spiega il quarto dei cinque nuovi trend del marketing online.

Fino ad oggi hai tentato di capire a monte, con studi e analisi, ciò che sarebbe stato più opportuno offrire ai tuoi clienti.

Adesso:

  • devi trasformarti in ascoltatore
  • sentire esattamente cosa vuole il cliente
  • come vedrai meglio al punto 5, costruire un qualcosa che sia veramente specifico per il tuo cliente

Non partire quindi da un prodotto giù preconfezionato. Non creare un prodotto prima di aver cominciato ad ascoltare i tuoi fan e i loro desideri.

Parti mettendoti in posizione di ascolto.

Ascolta con grande attenzione i tuoi lettori, abbonati, fan. Ascolta cosa vogliono. Di cosa si lamentano. Cosa li fa dannare e cosa desirerebbero come il pane.

Ascoltarli con questa attenzione ti dà un grandissimo vantaggio. Quello di azzerare il rischio d'impresa. Quello di smettere di tirare a indovinare il prodotto giusto e di scommettere se al mercato piacerà la tua idea.

Ascolti quello che le persone vogliono e dopo glielo costruisci su misura. In questo modo non puoi sbagliare.

Ti faccio un paio di ottimi esempi presi direttamente dal POP Campus.

Marcello Cosa, sul suo sito SiamoAlCompleto, vuole aiutare chi gestisce un bed and breakfast a promuovere la propria struttura online nel miglior modo possibile.

Per ascoltare in maniera pro-attiva i suoi lettori, fan e potenziali clienti, Marcello ha realizzato una sezione del suo sito dedicata esclusivamente ai lettori che desiderano fargli delle domande.

Questa sezione, intitolata "Chiedilo a Marcello", dà quindi la possibilità a chiunque - senza dover pagare nulla - di poter non solo inviare la propria domanda a Marcello, ma anche di poter consultare tutte le risposte e i consigli che Marcello ha condiviso precedentemente con altri lettori. Utilissimo.

Un altro esempio interessante viene da un sito progettato per intercettare coloro che vogliono imparare a utilizzare internet per ottenere più voti e consensi in campagna elettorale.

Il sito si chiama FaiComeObama e il suo autore, Valerio Quatrano, ha scelto di seguire un percorso di ascolto molto simile a quello che hai visto su SiamoAlCompleto.

Nella sezione "Chiedilo a Valerio", troverai anche qui la possibilità di sottoporre domande in maniera facile e immediata e di consultare una raccolta organizzata di tutte le migliori risposte già fornite da Valerio ai suoi fan.




5. Personalizzare


Durata: 1':39''. In questo video Robin Good spiega l'ultimo dei cinque nuovi trend del marketing online.

L'ascoltare in maniera così pro-attiva ed attenta ha come scopo un set di obiettivi ben precisi:


  • leggere fra le righe quali sono i veri problemi che hanno i tuoi fan
  • capire che soluzioni o suggerimenti potrebbero alleviare di molto le loro sofferenze
  • pianificare dei servizi, corsi, guide, o altri info-prodotti tagliati su misura per queste esigenze specifiche.

Quindi, l'idea è quella di sviluppare dei servizi o prodotti a pagamento, non partendo da intuizioni o "idee", ma solo ed escusivamente basandosi sulle indicazioni ricevute direttamente dal proprio pubblico.

Proprio come farebbe un bravo sarto.

Se hai ascoltato con attenzione (se cioè hai preso le giuste "misure"), puoi creare dei prodotti e servizi che sono assolutamente "a misura" dei tuoi clienti e che non necessitano di campagne pubblicitarie né di makreting persuasivo per essere facilmente riconosciute dai tuoi fan come soluzioni ideali ai loro problemi.
Qualche esempio?

a) Nike: sul sito ufficiale, non solo puoi scegliere delle scarpe favolose tra centinaia di modelli, ma, cosa che molti non sanno, puoi personalizzare il modello che preferisci in maniera completa. Dalle stringhe, al colore dei tessuti, alla possibilità di incidere il tuo nome su una scarpa e il tuo cognome su un altra. Di sicuro, dopo che la hai personalizzata, sarai certo che quelle scarpe lì ce le hai soltanto tu.

b) Must See Map di KLM: un altro esempio interessantissimo arriva dal mondo dei viaggi e del turismo, dove la compagnia di bandiera dei Paesi Bassi ha escogitato un servizio innovativo che offre informazioni utilissime a chi si appresta a fare un viaggio turistico.

In pratica, Must See Map è un servizio gratuito sul web, dove posso stabilire una località di destinazione e invitare i miei amici sui social media a contribuire, con tutti i loro consigli e suggerimenti su cosa vedere e visitare, direttamente su una mappa personalizzata del mio luogo di destinazione.

Se sto pianificando di andare a Bangkok, questo servizio raccoglie le opinioni dei miei amici che ci sono già stati, stampa la mappa e me la manda a casa gratuitamente.

Questo significa offrire un prodotto che sia davvero cucito addosso al tuo cliente.




Conclusione


Durata: 1':56''. In questo video, Robin riepiloga le differenze tra il marketing tradizionale e un nuovo modo di fare marketing online.

Voglio chiudere ricapitolandoti brevemente quelle che sono le differenze tra il vecchio modo di fare marketing e il nuovo modo di mettere le basi per fare un buon business.

Fino ad oggi, hai fatto quello che fanno tutti coloro che hanno un'azienda come la tua e ti sei approcciato al marketing e alla comunicazione seguendo cinque brutti principi:


  • hai urlato a squarciagola
  • hai tentato di colpire più persone possibili
  • hai interrotto a più non posso
  • ti sei parlato addosso
  • hai parlato senza mai ascoltare

Puoi dire che non è così? Sono certo che non vorrai negare l'evidenza.

Ma adesso, se vuoi cominciare ad acquisire il rispetto e la credibilità dei tuoi clienti, quello che devi fare è:

Ecco come getterai le basi per creare relazioni profonde e durature, trasformandoti da marchio "scassaminchia" a partner e vero e proprio amico dei tuoi clienti.




Presentazione originale su Slideshare.





Scritto e curato da Robin Good e Ylenia Cafaro e pubblicato per la prima volta su MasterNewMedia ITALIA il 27 Agosto 2013 con il titolo "From Brand to Friend. Cinque Nuovi Trend che Rivoluzionano il Modo Attuale di Fare Marketing Online"

Il video è stato girato e concesso da Business International.




Photo credits:
Man looking at business strategy on board - Shutterstock
Five finger sign - Shutterstock

 

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