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Curated by: Luigi Canali De Rossi
 


18 dicembre 2013

Cura Dei Contenuti: Il Futuro Degli Strumenti Di Content Curation - Parte 1

Il mondo della content curation è ancora ai suoi albori. Tuttavia ci sono tantissimi strumenti su internet per fare questo lavoro e tanti altri ancora ne usciranno, con un sacco di nuove funzionalità e opzioni. Gli attuali servizi di content curation infatti devono cominciare a rimboccarsi le maniche in vista della nuova ondata di offerte di altri strumenti e servizi che andranno ben aldilà di ciò che è possibile fare oggi.

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Photo credit: 3D Flower by ShutterStock

In questi ultimi anni ho selezionato e testato più di 400 strumenti di content curation che ho gradualmente raccolto e organizzato prima qui:

The NewsMaster Toolkit e qui:
Best News Curation Tools for Independent Publishers
poi qui su Mindomo: Content Curation Tools: Newsmaster Toolkit 2012
da luglio 2013 qui su Pearltrees: Content Curation Tools Supermap
e da settembre in una versione semplificata qui: Content Curation Tools Directory

Come piccolo autore ed editore indipendente, ho curato i contenuti ogni giorno a partire dal 2005. Per fare questo lavoro, uso un set in continua evoluzione di strumenti di content curation modellati sulle specifiche esigenze dei miei fan e sulle tipologie di contenuti che curo.

Grazie ai vari test, sperimentazioni e all'utilizzo di questi nuovi strumenti riesco subito ad accorgermi quali di questi sono più utili per certe notizie o per certi tipi di contenuti. In più, noto quali sono le limitazioni di ciascuno degli strumenti ed i problemi causati dalle loro lacune.

Si sono fatti molti passi avanti da quando sono usciti i primi strumenti per fare news curation, rispetto a quello che è possibile fare oggi. Ho comunque la sensazione che abbiamo appena cominciato. C'è ancora molto da fare per consentire ai micro-esperti appassionati di determinate nicchie, di curare meglio l'enorme quantità di notizie poco conosciute e di risorse disponibili sul web.

Per illustrare quello che mi aspetto di vedere su questo fronte, ho preparato un tour panoramico delle caratteristiche, tendenze e modelli che prevedo possano caratterizzare il mondo della content curation, organizzati in specifiche aree di funzionalità.

 

1) Formati di Visualizzazione delle Collezioni di Contenuti

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La prima area in cui mi aspetto di vedere tantissimi miglioramenti ed idee innovative riguarda il modo in cui far visualizzare agli utenti le collezioni di contenuti.

Questa è una delle aree più sottovalutate e meno utilizzate per migliorare gli strumenti di content curation e i modelli seguiti finora sono basati principalmente:

Pochi si sono avventurati al di là di questi limiti attraverso l'adozione di altri formati come:

Ma c'è un universo di altre opzioni che sono ancora tutte da scoprire.

Considera ad esempio i seguenti formati:

 


2) Scomporre e Analizzare

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Quando cerchi di studiare approfonditamente un certo argomento, per farlo conoscere agli altri, che è proprio l'obiettivo principale della content curation, può essere molto utile fornire ai propri lettori la possibilità di scomporre e riorganizzare liberamente i contenuti che hai già curato.

Come minimo, sarebbe quindi utile offrire delle funzioni semplici e veloci per ordinare le tue collezioni di contenuti in modi diversi. Nella migliore delle ipotesi, sarebbe ideale offrire diverse alternative che permettano ai tuoi lettori di spostare, scomporre e creare nuovi sotto-insiemi di informazioni rilevanti, filtrando i tuoi contenuti curati attraverso specifiche tag, parole chiave o altri criteri di ricerca.

Alcuni degli attuali strumenti di content curation, tra cui Scoop.it, Spundge e molti altri, ti permettono di selezionare e filtrare i contenuti, ma nessuno di questi ha una funzione diretta per creare dei sotto-insiemi che raccolgono elementi della collezione aventi le stesse caratteristiche.

Mi aspetto inoltre di vedere più funzionalità che vadano incontro all' esigenza di poter rapidamente scandire i contenuti, di poterli raggruppare, scomporre e analizzare con l'obiettivo di creare nuove collezioni di valore a partire da quelle esistenti.

 


3) Micro - Macro

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Un'altra funzionalità veramente necessaria e che spero venga subito integrata negli strumenti di content curation riguarda la possibilità di passare istantaneamente da una visione d'insieme di un certo argomento a quella dei suoi singoli elementi.

Se ci pensi, quando guardi una collezione online, nel tuo campo visivo ci sono sempre solo pochi elementi alla volta. Ciò che vedi è quasi sempre una piccola frazione del "tutto". Se vai su Pinterest, Scoop.it o su YouTube, quello che vedi guardando una qualsiasi collezione, canale o compilation, è solo una piccola parte del tutto.

Per riuscire a visualizzare l'insieme di tutta una collezione, senza far diventare i suoi componenti singoli (le notizie, video, opere individuali) una serie di punti irriconoscibli, è necessario poter raggruppare e categorizzare tali contenuti in modo da poter offrire una visione d'insieme da cui partire per poi immergersi nei dettagli specifici.

Ci sono molti approcci che possono essere adottati su questo fronte e non vedo l'ora di essere sorpreso dalle soluzioni che emergeranno.

Ad esempio, io penso che le mappe ad albero "zoomabili" interattive e altre approcci visivi simili, offrano delle soluzioni ineteressanti che dovrebbero essere prese in seria considerazione da chi produce gli strumenti di content curation.

"Le mappe ad albero sono un metodo per visualizzare dati gerarchici utilizzando rettangoli nidificati."

Ecco alcuni buoni esempi:

"Le visualizzazioni basate sulle aree esistono da anni.
La caratteristica principale di una mappa ad albero è che può essere suddivisa in un numero teoricamente infinito di sezioni gerarchiche. Questa idea è dei primi anni '90 e si deve al professor Ben Shneiderman del College Park dell'Università del Maryland. Shneiderman ed i suoi collaboratori hanno poi approfondito questo argomento introducendo una varietà di tecniche interattive per filtrare ed adattare le mappe ad albero.
"

fonte: Wikipedia Treemapping
storia - http://www.cs.umd.edu/hcil/treemap-history/index.shtml

Qualunque sia l'approccio, il metodo o la tecnologia di visualizzazione utilizzata, l'obiettivo deve essere quello di semplificare notevolmente, sia per il curatore sia per l'utente, la possibilità di zoomare avanti e indietro in modo facile ed istantaneo, da una specifica voce alla vista panoramica che permette di comprendere la struttura complessiva della collezione e di vedere a colpo d'occhio tutto il contenuto.

 


4) Ri-curare

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Un'altra area in cui è possibile introdurre molte innovazioni e importanti funzionalità, riguarda la possibilità di valutare, classificare, organizzare e curare le proprie collezioni di contenuti.

Ciò di cui c'è bisogno per esempio è la possibilità di:

a) mappare e visualizzare facilmente tutto il contenuto di un certo sito web in modo da identificare i contenuti di valore chiave ormai dimenticati nell'archivio per curarli in collezioni nuove e più rilevanti

b) riprodurre, duplicare e spostare gli elementi curati tra le varie collezioni, senza bisogno di ricrearli

c) rendere di facile la pubblicazione delle proprie collezioni, mappe e liste di contenuti di valore

 


5) News Discovery

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Se da un lato ci sono tantissimi strumenti che pretendono di essere di aiuto nel trovare e scoprire le novità più rilevanti in specifiche aree di interesse, dall'altro quelli che fanno un lavoro effettivamente utile su questo fronte, senza affidarsi troppo pesantemente alle preferenze dei tuoi amici (generando essi stessi una sorta di Filter Bubble), sono ancora molto pochi.

Il principale problema della news discovery sta nel fatto che i filtri e gli algoritmi di ricerca, in grado di riportare in maniera efficiente i contenuti realmente rilevanti nel tuo campo di interesse, non sono per niente facili da realizzare.

Questo perché non è più sufficiente raccogliere contenuti sulla base solamente di una parola chiave o di un hashtag, ma è necessario inferire semanticamente nell'identificare fonti di notizie rilevanti fra i tanti contenuti "rumorosi" che vengono continuamente ripubblicati, non sono facili da costruire.

A meno che tu non riesca ad ottenere qualche piccolo aiuto dagli amici.

Il modo migliore per scoprire, identificare e individuare nuove fonti di qualità e contenuti interessanti può essere quello di utilizzare un mix equilibrato di filtri di ricerca automatici integrati da un lavoro di selezione svolto da un team di curatori, i quali possono supervisionare, modificare, perfezionare e migliorare tutto ciò che viene raccolto automaticamente.

Si può dire quindi che le piattaforme ed i servizi di news curation sono praticamente seduti su una specie di tesoro nascosto costituito dai tanti contenuti che vengono curati dai loro utenti.

La vera sfida per questi servizi di content curation è quindi quella di riuscire a selezionare e a far emergere i contenuti curati più interessanti che emergono dalle loro piattaforme (così come fa ad esempio Flipboard).

Ma la news discovery non è solo una questione di algoritmi e filtri di ricerca. Chi cura le notizie ha anche la necessità di poter migliorare le sue capacità di poter navigare e scansionare in modo più efficace le centinaia di storie ed elementi che deve scansionare ogni giorno.

La maniera nella quale verranno presentate, rese accessibili e rapidamente navigabili tali informazioni, è quindi un altro fronte sul quale questi strumenti e servizi di content curation, potranno guadagnarsi un loro ulteriore margine competitivo.

Poiché il curatore di notizie ha bisogno di setacciare tonnellate di storie, il modo in cui questi contenuti vengono presentati, organizzati, formattati, resi facili da sfogliare e navigare, diventa di primaria importanza.

Anche la scelta dei caratteri dei titoli, la lunghezza di riga per i contenuti, il layout e la spaziatura tra le notizie diventano, da questo punto di vista, elementi molto critici.

Purtroppo, troppi strumenti di news discovery continuano a preoccuparsi quasi esclusivamente di avere un interfaccia moderna e fica, invece di prestare maggiore attenzione al modo in cui noi utenti possiamo leggere, scansionare e navigare attraverso tutti quei bit in modo veloce ed efficace.

 


6) Diritti di Proprietà

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Se è vero che la maggior parte delle piattaforme di content curation ti obbligano (attraverso la loro licenza d'uso) a rinunciare (così come fa Facebook) a tutti i tuoi diritti sui i contenuti che hai curato, è probabile che alcuni fra i servizi esistenti o fra i nuovi che appariranno approfitti diq eusta opportunità per differenziarsi dalla concorrenza.

Il vantaggio principale offerto dalle attuali piattaforme di content curation che ti consentono di curare e pubblicare attraverso i loro sistemi (Scoop.it, Pinterest, ecc), consiste nel fatto che esse ti forniscono un vasto pubblico, immediatamente interessato ai tuoi contenuti. Per chi è agli inizi, questo è un grande vantaggio.

D'altro canto i tuoi diritti su ciò che hai curato, così come il controllo sui tuoi contenuti e file è del tutto sotto il controllo di questi servizi. E quindi, per chi ha già una buona reputazione e visibilità online, questo tipo di proposta è molto meno interessante.

A meno che questo compromesso fra diritti sui contenuti e visibilità non venga in qualche modo compensato altrimenti (attraverso maggiore visibilità, compensi economici o altri tipi di premi), credo che i curatori di contenuti più seri preferiranno utilizzare piattaforme e sistemi di cui hanno il controllo diretto.

Gli strumenti di curation che complementano i CMS o altri servizi di web publishing esistenti già offrono questo tipo di soluzione. Esistono ad esempio molti plugin per curare i contenuti direttamente su WordPress.

Inoltre, la possibilità di importare ed esportare integralmente una collezione completa in un certo numero di formati di file standard (es: csv, xml, delimitato da virgole, ecc.) diventerà un requisito standard delle soluzioni di content curation professionali, le quali ti consentiranno, qualora dovessi decidere di passare ad un altro sistema, di eliminare il rischio di perdere tutto il lavoro fatto fino a quel momento.

Anche se molti degli strumenti di curation esistenti ti offrono la possibilità di incorporare facilmente sul tuo sito web il contenuto prodotto mediante le loro piattaforme, penso che gli editori con una specifica competenza su un certo argomento tenderanno verso quegli strumenti che gli permettono di creare e pubblicare il loro contenuto curato direttamente sul proprio sito web.

Infine, rendere disponibili i feed RSS standard continuerà ad essere un requisito di riferimento fondamentale per la portabilità e la distribuzione dei contenuti e specialmente per chi si occupa di content curation.

 


7) Crediti e Riconoscimenti


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Per i curatori professionali, la necessità di riconoscere ed attribuire in modo adeguato e sistematico e le fonti utilizzate non è una questione secondaria.

La capacità di poter scoprire contenuti nuovi ed interessanti è il cuore del lavoro del curatore. Quindi la possibilità di dare riconoscimento attarverso i crediti, ed i meta-dati, a chi ha contribuito a scoprire qualcosa di utile sarà sempre, da chi è un addetto ai lavori, un'attività molto apprezzata.

Per questo motivo, i migliori strumenti di content curation dovranno:

a) fornire l'attribuzione automatica di qualsiasi citazione o altro contenuto multimediale utilizzato (immagini, video, presentazioni, suono)

b) integrare degli approcci standard che rendano facile identificare la fonte originale e/o l'autore del contenuto

Vedi Curator's Code.

 


Conclusioni

Gli strumenti di content curation sono ai loro albori. Nel prossimo futuro avranno un ruolo sempre più importante nel coadiuvare la realizzazione di contenuti di valore utili per l'istruzione e l'apprendimento e, più in generale, nell'organizzare le informazioni disponibili online ed offline in modo più efficace.

Per raggiungere questi obiettivi, gli strumenti di content curation dovranno sperimentare, integrare ed adottare nuove funzionalità e caratteristiche che soddisfino le esigenze dei curatori dei contenuti.

Nella seconda parte di questa guida sul futuro degli strumenti di content curation, identificherò altre funzionalità che potrebbero migliorare notevolmente il lavoro del content curator.

 


Scritto da Robin Good e tradotto in Italiano da Marcello Cosa. Pubblicato per la prima volta su MasterNewMedia il 18 dicembre 2013 con il titolo "The Future Of Content Curation Tools - Part I". - Versione Italiana: Cura Dei Contenuti: Il Futuro Degli Strumenti Di Content Curation - Parte 1




Photo credits:
Formati di Visualizzazione delle Collezioni di Contenuti Brochure cover by Shutterstock
Scomporre e Analizzare Fresh carrots by Shutterstock
Micro - Macro Insect eyes by Shutterstock
Ri-curare Vintage compass by Shutterstock
News Discovery Black binoculars by Shutterstock
Diritti di Proprietà Key by Shutterstock

 

Scritto da per MasterNewMedia.
 
 
 
 
 
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