Da Immagini Digitali 2D Ad Ambienti 3D: Le Nuove Frontiere Della Computer Vision
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Last updated: Sunday, January 7, 2007

Da Immagini Digitali 2D Ad Ambienti 3D: Le Nuove Frontiere Della Computer Vision

Il digital imaging e la 3D computer vision sono ad una svolta.

I ricercatori della Carnegie Mellon University e quelli di Microsoft Live Labs hanno progettato due nuovi modi per creare spazi visuali 3D dall'analisi intelligente delle immagini digitali 2D.

Qui un'immagine digitale che mostra una fotografia 2D e la sua ricostruzione in 3D.



Carnegie_Mellon_3D_images_popup_400.jpg

Il gruppo di scienziati della School of Computer Science della Carnegie Mellon University hanno trovato il modo di aiutare i computer a capire il contesto geometrico degli elementi che compongono l'immagine digitale a due dimensioni.

La scoperta promette di dar nuova linfa ad un'area di ricerca della computer vision ormai abbandonata perchè ritenuta non percorribile. Questa tecnologia potrebbe essere applicata ai sistemi di visione utilizzati dai veicoli automatici, oppure alle camere di sicurezza o agli archivi di foto.

Utilizzando le tecniche di apprendimento della macchina, i ricercatori del Robotics Institute Alexei Efros e Martial Hebert, insieme allo studente Derek Hoiem, hanno insegnato ai computer a sfruttare gli indizi visuali che differenziano le superfici verticali da quelle orizzontali nelle fotografie di scene all'aperto.

Hanno poi sviluppato un programma che permette al computer di generare automaticamente ricostruzioni 3D di scene basate sulla singola immagine.

Nel loro ultimo lavoro, presentato alla IEEE Computer Society Conference on Computer Vision and Pattern Recognition, 17-22 Giugno a New York City, i ricercatori della Carnegie Mellon hanno dimostrato che la capacità dei computer di conoscere la geometria 3D permette loro di identificare oggetti differenti nelle scene stradali come macchine o pedoni.

Per dimostrare l'utilità di questa tecnica, i ricercatori hanno progettato un programma di grafica che genera in automatico ricostruzioni 3D basandosi sul rapporto tra linee verticali ed orizzontali di un'immagine.

Guarda queste immagini 2D convertite in spazi navigabili 3D.

Ecco altri esempi:

http://www.cs.cmu.edu/~dhoiem/projects/popup/index.html

Ma non finisce qui. I ricercatori Microsoft hanno fatto qualcosa di ancora più affascinante, utile ed originale.

I ricercatori di Microsoft Live Labs si sono occupati si trovare un modo di interconnettere tutte le immagini digitali sul Web per permettere agli individui di esplorare gli spazi digitali immortalati dalle fotografie scattate da milioni di fotoamatori.

Microsoft definisce questo processo di linkare un'immagine digitale all'altra Photosynthesis. Immaginate quello che può fare un motore di ricerca automatica e di raggruppamento di immagini digitali e ne capirete tutte le potenzialità.

In questa piccola video clip da Microsoft Live Labs puoi vedere alcune applicazioni di questa tecnologia che permette di esplorare in dettaglio infiniti punti di vista e parti di uno specifico ambiente fisico fotografati da camere multiple e da più angoli.

Ecco la cattedrale di San Pietro a Roma:

Microsoft Photosynth prende una raccolta di foto digitali, analizza le similarità e trova dei collegamenti in modo da creare e ricostruire un ambiente 3D.

Approfondisci qui: http://labs.live.com/photosynth

 

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posted by on Thursday, August 3 2006, updated on Sunday, January 7 2007

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