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15 settembre 2010

Information Architecture: Come Rendere Più Facili Da Trovare I Contenuti Sul Tuo Sito Web - Parte 1

Come puoi sfruttare l'information architecture per migliorare la ricercabilità dei contenuti e per facilitare la scoperta dei contenuti online sul tuo sito Web? Far scoprire facilmente ai tuoi lettori tutte le parti dei contenuti che hai pubblicato non è un compito facile, specialmente quando hai una grossa quantità di contenuti che deve essere indicizzata e resa ricercabile.

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Photo credit: Ndul

Un team italiano di architetti dell'informazione ha cercato di risolvere questo problema, definendo e pianificando la struttura dei contenuti e le soluzioni per migliorare la ricercabilità delle informazioni necessarie per il nuovo portale online della Direzione Generale dell'Antichità del Ministero per i Beni Culturali, che sarà reso pubblico nell'Autunno del 2010.

Per Stefano De Caro, Nicoletta Di Blas e Luigi Spagnolo, la sfida è stata far fronte alla enorme quantità di dati che appartiene al patrimonio culturale italiano e di presentare questi dati nel modo più chiaro, immediato e visualmente convincente possibile, rispettando al tempo stesso le diverse esigenze dei visitatori abituali del sito, del Ministero Italiano e degli azionisti.

Dopo un'approfondita ricerca, le statistiche a disposizione hanno chiarito che una funzionalità standard di ricerca del Web sarebbe stata inadeguata per indicizzare e rendere ricercabili una grande quantità di contenuti, perché la funzione di ricerca richiede che le richieste degli utenti (espletate attraverso le parole chiave) corrispondano precisamente alle parole chiave che il sito Web ha utilizzato per definire i propri articoli ed i propri contenuti. Se questa corrispondenza non viene stabilita, l'informazione tende ovviamente a rimanere nascosta.

Ciò che serve, invece, è una metodologia di aggregazione di risultati simili e contestualmente rilevanti cui gli utenti possano essere interessati. Esaminando le cose da questa prospettiva, è sembrato chiaro che il modo migliore per raggiungere questo obiettivo fosse quello di considerare seriamente l'adozione delle cosiddette Rich Internet Application (RIA), vale a dire applicazioni Web che si adattano in tempo reale agli input degli utenti, alle loro scelte ed alle loro preferenze passate.

L'implementazione delle RIA è stata utilizzata anche per sfruttare la ''scoperta fortuita'', l'atto di inciampare in parti impreviste di contenuti interessanti, insieme alla ''ricerca sfaccettata''.

Dato che il sovraccarico di informazioni rimane il problema principale per i proprietari di siti e degli editori online, i siti Web dovrebbero essere organizzati in modo da sfruttare i principi dell'information architecture in modo da aiutarti, in quanto proprietario di un sito Web, a renderlo maggiormente accessibile ai tuoi lettori, offrendo allo stesso tempo informazioni all'interno di un'esperienza più ricca e coinvolgente.

Questo approfondito report, ripubblicato su MasterNewMedia in due parti con il permesso degli autori, potrebbe servirti da valida fonte d'ispirazione per sviluppare un'efficace strategia per organizzare una grande quantità di contenuti che devono di essere resi facilmente ricercabili offrendo allo stesso tempo agli utenti un'esperienza intuitiva e visivamente coinvolgente.

Questa è la Parte 1 del report approfondito (La Parte 2 sarà pubblicata la prossima settimana).

 

 

Alla Ricerca di Nuovi Modi di Progettare Grandi Siti Web Culturali

di Stefano De Caro, Nicoletta Di Blas e Luigi Spagnolo



Un sito Web, in qualsiasi settore ed in particolare nel settore dei Beni Culturali, ha lo scopo di agevolare il raggiungimento di vari obiettivi come:

  • Offrire informazioni pratiche,
  • offrire una comprensione ''a colpo d'occhio'' degli argomenti dei contenuti presenti nel sito,
  • supportare una piacevole ed attraente esplorazione,
  • permettere all'utente di individuare una parte specifica del contenuto, così come
  • promuovere il brand dell' istituzione, di alcune parti scelte di contenuti (effetto vetrina), ecc.

Fino a quando un sito è di piccole dimensioni, l'information architecture ''tradizionale'' è capace di far fronte a queste esigenze.

Ma quando il sito cresce e si intensifica la quantità di informazioni, la struttura tradizionale inizia a ''rompersi'', perché si sono aggiunti strati su strati di navigazione e la delusione diventa una esperienza comune tra gli utenti.

I motori di ricerca tradizionali hanno offerto una soluzione ragionevole per aiutare il raggiungimento di uno solo degli obiettivi sopra elencati: permettere agli utenti di individuare una parte specifica di un contenuto.

In questo resoconto mostriamo come le Rich Internet Application (RIA), combinando la semplice information architecture con paradigmi di ricerca avanzati (come la ricerca sfaccettata) e le strategie di visualizzazione interattiva, possano essere usate per facilitare il raggiungimento di una serie di obiettivi di comunicazione.
Gli esempi sono stati presi dal nuovo sito Web della Direzione Generale dell'Antichità del Ministero Italiano dei Beni Culturali (che diventerà pubblico nell'Autunno 2010), dove sono gestiti sia una grande quantità di contenuti (il patrimonio archeologico italiano) sia una grande varietà di profili utenti (dagli studiosi ad amatori e turisti).

 





Perché la Ricerca è Insufficiente Per la Ricercabilità Dei Contenuti

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Un sito Web per patrimoni culturali deve raggiungere una serie di obiettivi sofisticati di comunicazione. Alcuni di questi sono abbastanza ovvi. Per esempio:

  • Offrire una panoramica efficace dei contenuti (quali sono le collezioni permanenti?)
  • agevolare una piacevole ed attraente esplorazione (fammi vedere qualcosa di interessante!)
  • permettere all'utente di individuare parti specifiche di informazione (chi ha dipinto Monna Lisa? Quali sono gli orari di apertura?), ecc.

Ci sono altri obiettivi interessanti meno ovvi, ma molto importanti, come promuovere il brand dell'istituzione (per esempio: "Siamo giovani ed innovativi") o esporre, come in una vetrina, alcune parti selezionate di contenuto (per esempio le sezioni più importanti).

Fino a quando un sito è di piccole dimensioni, l'information architecture ''tradizionale'' è capace di far fronte a queste esigenze, ma quando il sito cresce e si intensifica la quantità di informazioni, la struttura tradizionale inizia a ''rompersi'' per il sovrapporsi di strati su strati di navigazione e di percorsi trasversali degli utenti.

La delusione si trasforma in un'esperienza comune degli utenti che si sentono persi, come i visitatori della ''Biblioteca di Babele'':

''Quando è stato detto che la Biblioteca avrebbe contenuto tutti i tipi di libri, la prima impressione è stata di stravagante felicità.

Tutti gli uomini si sentivano come proprietari di un tesoro intoccabile e segreto (...) Naturalmente, questa speranza è stata seguita da una depressione eccessiva.

La certezza che alcuni scaffali in qualche esagono contenessero libri preziosi e questi libri preziosi fossero inaccessibili, sembrò qualcosa di intollerabile'' (J. L. Borges 1941).

La funzione di ricerca si è rivelata una soluzione insoddisfacente, perché capace di trovare soltanto alcune specifiche parti di informazione (ad esempio utilizzando le stesse parole chiave usate nel sito), mentre tutti gli altri obiettivi della comunicazione sono ostacolati da architetture dell'informazione sovraccariche e rigide ed anche da strategie stravaganti di comunicazione.

Vediamo due esempi.

 



1. Il Database del Museo del Louvre

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Il sito web del Louvre da accesso al database dei lavori dalla sua schermata principale:
l'Atlas.

Immaginiamo di cercare con l'Atlas ''donne ritratte da donne''.

  • La combinazione "donna pittrice / pittrici", non produce alcun risultato.
  • Con "dipinti di donne", ci sono tre risultati:

    • "Un Cantante ed un Giocatore di Tiorba si esibiscono in un duetto", precedentemente conosciuto come "La lezione di canto di Caspar Netscher", e
    • "Betchu e la sua famiglia"(immagine mancante), una pietra calcarea dipinta proveniente dall'antico Egitto.

    In modo abbastanza curioso, risultano solo tre dipinti in qualche modo legati alle donne nel Louvre? Non dovrebbe almeno comparire la Monna Lisa tra questi risultati?

  • Una nuova combinazione, ''ritratto di donna" da 25 risultati. Nessuno degli artisti è di sesso femminile (e sia chiaro: Monna Lisa non compare ancora!).

La ricerca avanzata non è di alcun aiuto.

Siamo in grado di selezionare la "categoria delle opere" (pittura), ma gli altri campi (come "artista") non servono al nostro scopo.

Ma noi sappiamo che il sito del Louvre mostra "donne ritratte da donne", come per esempio il ritratto di Caterina, contessa di Skavronsky, di Elisabeth-Louise Vigée-Le Brun.

 



2. Il Museo Metropolitano di New York

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Il sito del Museo Metropolitano di New York mette in evidenza, nella sua home page, una nuova opera d'arte ogni giorno.

Ad un utente interessato è data la possibilità di seguire una visita guidata (dopo un'anteprima) su tutte le opere d'arte presenti.

Il punto è che... ci sono 28.196 opere (informazioni recuperate il 25 gennaio 2010). Che tipo di obiettivo comunicativo voglio soddisfare? Come può l'utente esplorare in modo efficace quest'enorme collezione (e trovare qualcosa di specifico)?

 





Rich Internet Application Vs. Ricerca

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E' chiaro che, per far fronte in modo efficace ad una grande quantità di contenuti da un lato ed la necessità di raggiungere un numero di obiettivi di comunicazione dall'altro, è richiesto un nuovo tipo d'approccio.

In questo articolo illustriamo come le Rich Internet Application (RIA), combinando le semplici architetture dell'informazione con i paradigmi di ricerca avanzata (come la ricerca sfaccettata) e le strategie di visualizzazione interattiva, possono essere utilizzate per meglio agevolare il raggiungimento di una serie di obiettivi comunicativi nei casi di grandi siti Web dall'intensa quantità di informazioni.

Nessuno di questi elementi è una novità di per sé, tuttavia il modo in cui sono stati progettati (in vista di una molteplicità di obiettivi comunicativi) e combinati tra loro, fornisce una soluzione altamente efficace.

Gli esempi sono presi dal nuovo sito Web per la Direzione Generale delle Antichità del Ministero Italiano per i Beni Culturali (che diventerà pubblico nell'autunno 2010), dove sono gestiti sia una grande quantità di contenuti (il patrimonio archeologico italiano), sia una varietà di profili utente (dagli studiosi e dai professionisti del settore ai dilettanti e ai turisti "ordinari").

 





Una Panoramica Storica Sull'Information Architecture



I Siti Web Standard Hanno Una Struttura Gerarchica

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Secondo l'information architecture tradizionale (Rosenfield e Morville, 2006), la parte di un sito Web che consente l'accesso alle informazioni è di solito gerarchica, per esempio strutturata come un albero, dove la radice è la homepage.

I contenuti principali del sito Web - definiti anche da Paolini e Bolchini (2006) come argomenti - (ad esempio informazioni dettagliate su opere d'arte e mostre nel sito Web di un museo) rappresentano le foglie di tale albero e può essere "aggiunto" ben più di un "ramo" (Weinberger, 2007).

Gli argomenti infatti possono essere raggruppati in maniera omogenea secondo criteri diversi (ad esempio per opere d'arte, "tutti i capolavori", "per soggetto", "dell'artista", ecc), con l'obiettivo di fornire diversi modi per ottenere l'accesso alle stesse parti di un contenuto.

Questi "gruppi di argomenti" (Paolini e Bolchini, 2006), insieme ad un contenuto introduttivo (ad esempio per "i capolavori di Leonardo", una breve introduzione al contributo di Leonardo Da Vinci alla pittura), costituiscono le strutture di accesso (i rami dell'albero) alle informazioni di base e quindi vengono utilizzati per costruire la navigazione globale del sito.

Se le strutture d'accesso sono molteplici, per ridurre il sovraccarico di informazioni, queste sono raggruppate in uno o più livelli della gerarchia (questo significa che i rami esterni, più sottili, sono uniti a i rami più spessi dell'albero) e finiscono per formare un'unica ''sitemap" tassonomica che comprende l'architettura delle informazioni di tutto il sito Web.

Per i grandi siti Web, tuttavia, la gerarchia complessiva che si ottiene dal processo di progettazione non è completamente soddisfacente (Crystal, 2007): gli utenti non possono individuare facilmente cosa stanno cercando e parti interessanti di informazioni rimangono nascoste sotto strati e strati di navigazione (Weinberger, 2007; Morville e Callender, 2010).

 



I Limiti della Ricerca Nell'Organizzazione di Informazioni Ricche

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I motori di ricerca - sia esterni sia interni ai siti Web - sono spesso l'unico modo che hanno gli utenti di trovare ciò che cercano.

Continuando con la metafora dell'albero, la ricerca può essere considerata come un meccanismo automatico che "genera" i rami da un mucchio di foglie (Weinberger, 2007): la ricerca costruisce strutture di accesso dinamico (Sacco, 2006) a contenuti che non sono inizialmente pianificate dai designer e sono (o dovrebbero essere) adattate alle esigenze specifiche dell'utente.

Mackinlay & Zellweger (1995) mostrano come, già nei primi anni dell'età del Web, la ricerca e la navigazione fossero considerate come due facce della stessa medaglia: la navigazione era infatti vista come un modo per creare dinamicamente ricerche nel database ed esplorare i risultati.

Considerato che l'ingegneria informatica ed il recupero delle informazioni sul Web si sono sviluppati ed in un certo senso "divergono", tale ipotesi è stata messa in discussione.


Ojakaar e Spool (2001)
e Spool et al. (2004) hanno affermato che astenere gli utenti dall'usare la ricerca era una delle migliori pratiche per l'usabilità e la reperibilità, come se la ricerca fosse una scorciatoia pericolosa per i designer, una sorta di "tentazione diabolica" a cui dovevano resistere!

Infatti una fiducia totale nella ricerca testuale tradizionale (nello stile di Google) è ben lontana dall'essere una soluzione ottimale (Yee et al., 2003; Spool, 2004) per una serie di motivi:

  • L'utente potrebbe avere un bisogno generico,
  • difficile da tradurre in una query di ricerca specifica (e non riceve alcun buon suggerimento dal motore di ricerca); inoltre,
  • il "messaggio" comunicativo generale promosso dal sito Web non può essere trasmesso.

In altre parole, l'equilibrio tra il tira (che sono i contenuti offerti dal sito Web senza una richiesta esplicita) e molla (i contenuti accessibili solo su richiesta) sarebbe troppo spostato sul molla (Morville, 2007).

Tuttavia, in questi anni la ricerca sta cambiando.

 



Il Nuovo Approccio alla Ricercabilità dei Contenuti: la Ricerca Sfaccettata

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Il nuovo approccio di ''ricerca esplorativa" (Marchionini, 2006) nacque, supportato anche da ricche interfacce (vedi paragrafo successivo), trasformando l'esperienza di ricerca in un dialogo più ricco tra l'applicazione e l'utente e caratterizzato da raffinatezze iterative, come l'originale "modello berry-picking" di Bates (1989).

In particolare, un migliore equilibrio tra i tira e molla può essere raggiunto con la ricerca sfaccettata (Sacco, 2006; Tunkelang, 2009), anche conosciuta come navigazione sfaccettata (Yee et al., 2003; Hearst, 2009; Morville e Callender, 2010) , un modello sempre più utilizzato per esplorare le collezioni di contenuti multimediali, sulla base della progressiva applicazione di filtri che il sistema combina insieme.

Cliccando sui link (come nella navigazione normale), l'utente seleziona un insieme di metadati appartenenti a diverse classificazioni chiamate sfaccettature. Ogni sfaccettatura corrisponde ad una particolare dimensione ortogonale.

Ad esempio, per un'opera d'arte, ci possono essere le seguenti sfaccettature:

  • Mezzo: pittura, scultura...
  • Oggetto: persone, paesaggi...
  • Tecnica: ad olio, acquarello...
  • Stile: Impressionismo, pop-art...

L'architettura del Web tradizionale include anche le classificazioni multiple (i "gruppi di argomenti").

La differenza è che nella ricerca sfaccettata l'utente può combinare liberamente le dimensioni provenienti da diverse sfaccettature, creando gruppi personalizzati di argomenti (ad esempio dipinti espressionisti che illustrano paesaggi).

 



Come Implementare la Ricerca Sfaccettata: le Rich Internet Application

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Le Rich Internet Application (RIA) sono applicazioni Web con interfacce paragonabili alle applicazioni desktop in termini di reattività e di complessità, mentre in realtà non lo sono.

Diversamente da quelli in XHTML, i singoli elementi delle pagine che utilizzano le RIA possono cambiare in modo interattivo, in base agli input degli utenti o ad altri eventi e con effetti animati, senza la necessità di (ri)caricare tutta la pagina dal server.

Tecnologie per l'implementazione delle RIA sono:

Strumenti basati sulle RIA come Simile Exhibit (Huynh, Karger e Miller, 2007) possono essere utilizzati per implementare la ricerca sfaccettata e la visualizzazione avanzata dei risultati, anche se attualmente è meglio usarli solo per raccolte di poche centinaia argomenti.

 





Perché è Importante Andare Oltre la Ricerca sul Web

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Un sito Web è tipicamente finalizzato a supportare il raggiungimento di una serie di obiettivi comunicativi.

Un utente può decidere di:

  • Dare un senso a qualcosa "a colpo d'occhio",
  • cercare una parte specifica delle informazioni,
  • mettere in relazione le parti di informazioni (pittore - opera d'arte - movimento artistico - opere d'arte simili, ecc)

Inoltre, un utente coglierebbe volentieri la possibilità di:

  • Incappare in parti impreviste dei contenuti ("scoperta fortuita")
  • creare "gruppi di argomenti" personalizzati.

La "scoperta fortuita" è favorita parzialmente dalle strategie come la sezione delle "in evidenza", (chiamata anche "scelta del regista") o la sezione sulle visite guidate. Le seconde non sono sempre supportate (essendo la sezione "il mio museo" sempre totalmente diversa - e sono decisamente più ingombranti - i modi degli utenti per raccogliere oggetti preferiti).

Alla fine, ci sono le esigenze chiave.

Un'istituzione, quando comunica al suo pubblico attraverso un sito Web, può volere:

  • Creare ciò che potremmo chiamare effetto "vetrina" per il suo contenuto;
  • invogliare gli utenti a "rimanere e giocare" con il contenuto (esplorazione ludica);
  • trasmettere il messaggio generale dell'istituto (ad esempio: "Siamo giovani ed innovativi") ed alcuni messaggi precisi (ad esempio: "Il valore dei contenuti").




Fine della Parte 1 - Parte 2




Informazioni su Stefano De Caro

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Stefano De Caro è direttore generale per l'antichità all'interno del Ministero Italiano della Cultura, docente universitario, ricercatore archeologico e scrittore per diverse riviste scientifiche nel settore cultura. De Caro è stato premiato con riconoscimenti onorifici dallo Stato italiano e da quello francese per i suoi meriti culturali.



Informazioni su Nicoletta Di Blas

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Nicoletta Di Blas è ricercatrice presso il Dipartimento di Informatica ed Elettronica del Politecnico di Milano. Attualmente insegna teoria della comunicazione al Politecnico di Milano (campus di Como) e comunicazione per i Beni Culturali all'Università di Lugano (Svizzera) ed al master TEC-CH (Technology-Enhanced Communication for Cultural Heritage).



Informazioni su Luigi Spagnolo

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Luigi Spagnolo ha seguito un master in ingegneria informatica per la comunicazione presso il Politecnico di Milano, laureandosi con lode nel 2008. Dal 2009 è un dottore di ricerca in informatica al Politecnico di Milano. Lavora all' HOC-lab del Dipartimento di Informatica ed Elettronica al Politecnico di Milano, collaborando alla progettazione ed allo sviluppo del nuovo sito della direzione generale per l'antichità del Ministero Italiano e ad altri progetti sul Web.




Photo credits:
Perché la Ricerca è Insufficiente Per la Ricercabilità Dei Contenuti - madmaxer
Il Database Del Museo Del Lovre - VisitingDC
Il Museo Metropolitano di New York - VisitingNewYorkStateSearch
I Siti Standard Hanno Una Struttura Gerarchica - Boobie
I Limiti Della Ricerca Nell'Organizzazione di Ricche Informazioni - pmtavares

 

 
 
 
 
 
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