Internet Television Vs Programmi Televisivi: Scegliete
Che c'è stasera in TV? Dobbiamo cominciare a pensare all'idea di eliminare questo modo di dire dal nostro parlare quotidiano. Dovremmo cominciare a mutare il nostro modo di pensare il "televisore".
Photo credit: Philippe Ramakers
Nel suo saggio del 1964 intitolato Understanding Media (Gli Strumenti del Comunicare) , Marshall McLuhan distingue tra "media caldi" e "media freddi": alla prima categoria appartengono quei media come il cinema e la radio che consentono di trasmettere un messaggio "caldo", ovvero pieno di informazioni e di contenuti, tale da permettere all'utente di fruire del messaggio in tutta la sua "alta definizione", cioè di non dover "partecipare", egli stesso, alla creazione/definizione del messaggio comunicato.
Alla seconda categoria appartengono, invece, quei media come il telefono e la TV che non sono in grado di trasmettere un elevato livello di informazioni e costringono l'utente a dover costantemente partecipare al completamento del messaggio fruito ovviando così alla sua "bassa definizione".
Ebbene sembra proprio che dopo mezzo secolo la TV si appresti, anzi si è già prestata, a cambiare "definizione", "temperatura" e, quindi, fruizione. La nuova integrazione che rende possibile questa svolta epocale si chiama Internet Television. La natura globale e aperta della televisione tramite Internet si realizza utilizzando software gratuiti (ad es. Coolstreaming, già disponibile in Rete, oppure Cybersky-TV) e formati aperti (open standards) per produrre, distribuire e fruire prodotti audio/video.
L'idea e il fine ultimo è quello di assimilare la televisione tradizionale (via cavo, via satellite, via etere) alle leggi naturali della Rete: comunicazione orizzontale e diretta, condivisione e libertà di condivisione di software, hardware e contenuti e, quindi, personalizzazione di questi ultimi e della modalità stessa di fruirli.
La nostra idea corrente di TV è fondata, infatti, su una concezione passiva della fruizione dei contenuti televisivi: ci adattiamo a ciò che ci viene propinato, e ciò sostanzialmente a causa della natura tecnologica stessa del mezzo. Oggi possiamo letteralmente dimenticare questo perché l'Internet TV ci consente non solo di divenire gli unici ed assoluti autori del nostro "palinsesto" televisivo, ma addirittura di elevarci al ruolo di autentici autori/produttori/distributori dei contenuti che viaggiano sulla nostra televisione in Rete.
Oggi siamo noi i veri creatori del nostro intrattenimento. La vera svolta della Tv tramite Internet risiede, comunque, nella sua ubiquità , cioè nella sua capacità di essere ovunque e dovunque: possiamo fruire la nostra TV in qualsiasi parte del mondo ci troviamo e in qualsiasi momento della giornata lo vogliamo.
Ma la vera rivoluzione si attua grazie alla totale sinergia/compatibilità tra le varie tecnologie a nostra disposizione e la natura del tutto digitale della nostra TV. Grazie all'enorme potenza, alla facilità d'uso e alla larga diffusione, dovuta ai prezzi contenuti, la vastissima gamma di tecnologie audio e video, abbinata all'enorme potenziale di software e applicazioni per l'editing, il montaggio e il missaggio di testi multimediali, ci garantisce la possibilità di diventare dei veri e propri creatori e realizzatori di contenuti.
L'Internet TV ci offre così, da parte sua, il canale attraverso il quale distribuire i nostri prodotti multimediali rendendoli accessibili al resto della Rete.
L'avvento dell'Internet Television genererà un cambiamento nella concezione del "tempo" televisivo: non sarà più la TV a stabilire e dettare gli orari e i ritmi del nostro intrattenimento, ma saremo noi a decidere. Bisogna sempre tenere a mente la lezione ormai centennale di Einstein: lo spazio e il tempo differiscono in relazione alla tecnologia utilizzata per studiarli e, quindi, per fruirli. L'Internet Television, da parte sua, cambierà il nostro modo di fruire e percepire spazio e tempo televisivi.
Articolo originale di Giancarlo Catucci.
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