MasterNewMedia Italia
Scopri i migliori tool per comunicare,
collaborare e fare marketing
   
Curated by: Luigi Canali De Rossi
 


23 aprile 2014

Il Nuovo Giornalista È Una Information Startup

Dall'incontro tra giornalismo e business online si profila una nuova professione emergente, che combina gran parte delle caratteristiche del giornalista tradizionale con aspetti del ricercatore, del bibliotecario e del content curator, il tutto arricchito dalle capacità tipiche di un bravo imprenditore.

nuovo-giornalista-info-startup1_ss_112720942_350.jpg

Photo credit: Digital world by Shutterstock

L'imprenditore dell'informazione lavora per creare dei servizi commerciali, degli strumenti, dei tool e delle società affidabili, che possano essere un punto di riferimento per coloro che cercano informazioni dettagliate e precise in un determinato settore.

Attenzione però: le information startup c'entrano poco o nulla con quelli che vengono comunemente definiti "infoimprenditori".

Gli infoimprenditori (o coloro che in Italia si spacciano per venditori di info-prodotti) sono coloro che vendono informazioni (per lo più guide e corsi, spesso di bassa qualità) solo per fare soldi online. Per questo, il settore dell'imprenditoria online legato all'informazione è ancora decisamente poco definito, con contenuti spesso di dubbia qualità, e motivato quasi esclusivamente dall'idea di "vendi più che puoi, poco importa in che modo lo fai".

Ma c'è anche da dire che, forse in modo inconsapevole, questi venditori di infoprodotti ed info-marketers di vario genere, probabilmente sono stati i precursori di una nuova generazione di giornalisti-imprenditori, che desiderano creare dei servizi d'informazione professionali, utili, mirati e pensati per un pubblico specifico.

Mi spiego meglio.

 

 




Imprenditori dell'Informazione

new-journalist-info-entrepreneurs_ss_165692771_300.jpg

L'immagine di startup che la maggior parte delle persone ha in mente è quella di un'impresa digitale, spesso finanziata attraverso venture capital, che grazie alla sviluppo di software, realizza servizi o prodotti da vendere o proporre in abbonamento sul web.

In effetti, la maggior parte delle startup di oggi si avvicina molto a questa definizione.

Le tech startup sono spesso composte da un piccolo team di persone che ha buone competenze tecniche, è in grado di programmare, di creare interfacce grafiche e realizzare prototipi.

Sono proprio queste caratteristiche, ovvero le capacità di un buon programmatore unite alla consapevolezza di ciò che è possibile realizzare, che spingono, chi le possiede, a tuffarsi nella creazione di una nuova startup. Le persone con questo profilo sono consapevoli di avere il know-how, le competenze e la fiducia in sé stesse necessarie per creare "qualcosa" che funzioni su tutti i computer ed i dispositivi.

Cosa fare poi con queste risorse è il punto su cui si hanno meno certezze. Queste startup infatti, generalmente, sono guidate più dalle opportunità e dalle prospettive di profitto che da una precisa missione, dalla volontà cioè di dare il proprio contributo per creare qualcosa di significativo e che contribuisca a migliorare la realtà che le circonda.

Queste startup non nascono da un'idea chiara o con una precisa missione da realizzare. Chi le crea è soprattutto stuzzicato ed affascinato dall'idea di costruire "qualcosa" e di ottenere, in poco tempo, quanto più ritorno economico possibile in cambio di ciò che realizzerà.

Sul fronte opposto, la maggior parte degli imprenditori che invece non ha molta dimestichezza con il codice e non ha grandi abilità di programmazione, ritiene che le sue capacità non siano sufficienti per cimentarsi con la creazione di una startup e la realizzazione di un servizio digitale o di un prodotto sostenibile economicamente.

Ma è davvero così?

Ho veramente bisogno di sapere come si programma per poter costruire una startup di successo?

Esistono altri tipi di startup che posso creare? Magari che non si basino esclusivamente sull'abilità di programmare o creare algoritmi, ma piuttosto sulla capacità di creare valore organizzando in modo efficace grandi quantità d'informazioni riguardanti un campo od un settore specifico?

La mia risposta è sì.

Ma, a differenza delle tech startup, che generalmente si dedicano alla programmazione di nuove app e servizi, questo secondo tipo di startup nasce con in testa un obiettivo ben preciso: la raccolta e l'organizzazione di informazioni in un ambito molto specifico, per un applicazione particolare e/o per una determinata tribù (gruppo di persone con un interesse comune).

Per comodità e per distinguere chiaramente questo tipo particolare di startup dalle startup "abituali" (le cosiddette "tech startup"), utilizzerò il termine "information startup" (o "info startup").

 




Cos'è Esattamente una Information Startup

new-journalist-info-startup-xray_ss_76075978_280.jpg

Una information startup è un nuovo tipo di startup che è focalizzata sul creare un servizio o prodotto di qualità basato esclusivamente sulla raccolta, selezione, organizzazione e sulla presentazione intelligente di informazioni di nicchia per un certo uso o tribù.

Cioè, invece di essere una società concentrata sul creare un tool, un dispositivo, un prodotto fisico, un programma, un'app per il web od un particolare tipo di software, una information startup è una startup che si occupa di selezionare, gestire ed organizzare uno specifico set d'informazioni, trasformandole in un servizio in grado di far risparmiare tempo e denaro a chi lo utilizza.

Ecco alcuni esempi di ciò che un'information startup può fare:


  1. Valutare e confrontare diversi prodotti / servizi. Aiutare ad individuare le soluzioni migliori, che più si adattano ad uno specifico interesse, esigenza o problema.
  2. Mostrare l'intera gamma di prodotti e servizi disponibili in un determinato settore / business / area.
  3. Organizzare e facilitare la ricerca di risorse e tool disponibili in un determinato settore.
  4. Catalogare ed organizzare le persone in un determinato settore.
  5. Illustrare, spiegare ciò che altrimenti sarebbe difficile da capire.
  6. Aiutare ad apprendere un certo argomento.
  7. Indagare e investigare, su richiesta, un determinato problema che può interessare la società o particolari gruppi di persone.
  8. Collezionare ed organizzare storie di successo legate ad un tema specifico.
  9. Creare modelli e checklist per aiutare e guidare le persone nello svolgimento di alcuni compiti precisi.
  10. Raccogliere i migliori esempi di prodotti, tool o soluzioni in grado di rispondere ad un determinato problema / interesse / esigenza.

 




Differenze tra Info Startup e Tech Startup

new-journalist-differences-info-tech-startup_ss_57940030_230.jpg

nuovo-giornalista-screenshot-tabella.jpg

Questa tabella, che mette a confronto i due diversi tipi di startup, è volutamente provocatoria.

So bene che non tutte le tech startup sono così come le ho descritte. Ci sono molte tech startup che sono bootstrapped, autofinanziate, che sono nate per risolvere un problema, rispondere ad una precisa esigenza, che si preoccupano di creare qualcosa di valore e che certamente non sono solo interessate a quanti soldi saranno in grado di guadagnare.

Fatta questa premessa però, la maggior parte degli articoli, degli eventi, delle newsletter e delle persone che conosco che parlano di startup, sono piuttosto in sintonia con il tipo di startup elencato nella colonna di sinistra della tabella qui sopra. Per quello che posso vedere, la stragrande maggioranza di queste startup non ha nemmeno mai messo in discussione la sua idea di startup, né ha mai valutato seriamente altre possibilità, come ad esempio quella che ho descritto finora.

Il fatto che molti startupper abbiano grandi competenze tecniche, e che proprio su questa base abbiano costruito la loro professionalità, spiega come mai il loro interesse ricada più sulla parte tecnica, sul processo di realizzazione del progetto che sull'obiettivo finale: cosa si sta creando e perché. Sono più interessati a tentare nuove soluzioni tecnologiche, tool o sistemi, piuttosto che alla realizzazione di soluzioni in grado di rispondere a problemi reali, in un modo facile, alla portata di tutti.

La parola "innovazione" trascina ogni cosa e fa perdere di vista i reali obiettivi e priorità che una società dovrebbe avere.

I fondatori di info startup invece, non sono per forza ingegneri e non hanno necessariamente competenze da programmatori. Anzi, si tratta di solito di persone che hanno un approccio alla vita e al business più "umanistico" e solitamente arricchito da un forte interesse alle necessità ed alle problematiche sociali.

 




Caratteristiche Chiave di una Information Startup

new-journalist-key-traits_ss_115587238_260.jpg

Spesso ciò che succede alla maggior parte delle persone a cui per la prima volta viene proposta l'idea di creare un' information startup, è di avere grandi difficoltà a considerare seriamente questa possibilità. Sono frenate dalla paura che possa trattarsi di un business non sostenibile nel tempo.

La difficoltà sta nel fatto che, quando si parla d'informazione siamo portati a pensare ai media tradizionali, come giornali e riviste. Così, vista la crisi che negli ultimi tempi ha interessato l'editoria, sia in termini di numero di lettori che di entrate economiche, è normale domandarsi come sia possibile per un'organizzazione che vuole occuparsi di gestione delle informazioni, pensare di poter sopravvivere in questo campo.

Infatti, se il nostro obiettivo fosse quello di creare un'organizzazione di stampo tradizionale, come un giornale o una rivista online, probabilmente ci staremmo scavando la fossa con le nostre stesse mani.

Per creare una information startup sostenibile economicamente, o ciò che io definirei un nuovo tipo di "sfida imprenditoriale giornalistica", gli ingredienti principali che ritengo essere assolutamente necessari sono:


  1. Business verticale, concentrarsi su un obiettivo molto specifico
    Creare un prodotto od un servizio pensati per un uso esclusivo, in grado di rispondere alle esigenze di un mercato estremamente definito.
  2. Ottima reputazione, credibilità
    Concentrarsi non su un alto numero di follower, di traffico o su altri indicatori analoghi. La propria popolarità e attendibilità dovrebbero essere basate sulle testimonianze di persone che hanno acquisito social credit nel settore specifico.
  3. Esperienze, competenze e credit
    Rendere visibili le proprie esperienze passate, i risultati ottenuti, i riconoscimenti, i lavori pubblicati, etc.
  4. Organizzazione, facilità d'accesso
    Curare i contenuti in modo che siano ben organizzati e di facile navigazione.
  5. Completezza
    Affrontare in maniera esaustiva il proprio tema / ambito di riferimento
  6. Replicabilità
    Dare l'opportunità di copiare, scaricare, riprodurre e riutilizzare i dati.
  7. Personalizzazione
    Fornire agli utenti opzioni per personalizzare il modo di visualizzare i contenuti, i dati ed i risultati secondo le loro esigenze specifiche.
  8. Real-Time
    Distribuire i contenuti su più canali - via email, newsletter, notifiche, RSS, SMS, ecc.
  9. Consigli - Pareri
    Fornire un punto di vista "forte" - offrire opinione e consigli utili.
  10. Presentazione delle informazioni
    Curare in modo fanatico l'organizzazione e la presentazione dei contenuti per permettere la massima leggibilità e comprensione.
  11. Experience Designed
    Utilizzare formati di distribuzione dei contenuti nuovi, innovativi ed efficaci che vadano oltre la pagina di testo lineare.
  12. Dialogo
    Aprirsi agli altri, ricevere contributi, suggerimenti ed idee dal proprio pubblico.
  13. Trasparente
    Dichiarare apertamente i propri interessi, le proprie alleanze commerciali e qualsiasi altro tipo di influenza o pregiudizio.
  14. Stare collegato
    Rilevare ed interpretare le tendenze e le informazioni rilevanti provenienti da altri settori d'interesse.

 




Esempi di Information Startup

new-journalist-info-startup-examples_ss_3446224_220.jpg

Ecco un breve elenco di società che hanno scelto di occuparsi e di rispondere ad un bisogno reale, specifico, gestendo ed organizzando informazioni di nicchia in modo da renderle estremamente utili per un uso ben preciso.

Tutte queste startup sono accomunate dal fatto di essere:


a) società / servizi basati sull'organizzazione di informazioni esistenti, notizie, risorse e non sullo sviluppo di una particolare tecnologia, software o un'applicazione

b) hanno tutte un modello di business per poter essere sostenibili

c) sono tutte attività che hanno avuto successo e che sono in salute


  1. Lynda
    Tutorial, video e formazione online
    Business Model - BM: abbonamento, vendita diretta

  2. Daily Dish
    Raccolta di contenuti curati da Andrew Sullivan
    BM: abbonamento

  3. Techmeme (e siti simili come Mediagazer, WeSmirch, Memeorandum)
    Un hub di notizie curate sulle aziende della Silicon Valley
    BM: articoli sponsorizzati (sponsored stories)

  4. Crunchbase
    Un database modificabile gratuitamente dedicato alle tech startup, alle società ed agli investitori
    BM: pubblicità

  5. Business Model Canvas
    Analisi strategica e simulazione delle variabili in gioco, nella definizione del modello di business di una startup
    BM: abbonamenti, pubblicazioni, workshop

  6. Trendwatching
    Capire i nuovi consumatori
    BM: report a pagamento

  7. Teaching Sells
    Corso web sulla progettazione, il marketing e la realizzazione di un business basato sull'apprendimento online
    BM: abbonamenti

  8. Online Meeting Software Review
    Servizio che confronta le diverse piattaforme di web conferencing
    BM: abbonamenti

  9. User Onboarding
    Elenco di consigli su come utilizzare al meglio i prodotti digitali
    BM: N/A yet

  10. Happy Inbox
    Scopri le migliori newsletter
    BM: N/A yet

  11. Fest300
    I migliori festival del mondo
    BM: co-promozione, paga per entrare in lista

  12. Quicklets
    Il tuo aiutante, esperto, sui libri più famosi del mondo
    BM: vendita diretta

  13. EBSCO Collections
    Trovare la migliore collezione di titoli relativi ad un argomento specifico da includere nella tua biblioteca
    BM: vendita diretta - abbonamenti

  14. Feedmyapp, BetaList
    Seleziona e recensisce nuove startup interessanti
    BM: pubblicità, paga per entrare in lista

  15. SmartBrief
    Newsletter curate di settore
    BM: pubblicità, sponsorizzazione

  16. ReallyGoodEmails
    Collezione curata dei migliori esempi di email
    BM: sponsorizzazione

  17. AppSumo
    Offerta di prodotti in offerta dedicati alle startup
    BM: rivendita - commissioni

  18. TrendHunter
    Trova più velocemente le idee migliori
    BM: pubblicità, pubblicazioni, workshop

  19. Free-Codecs
    Scarica codec e tool multimediali
    BM: pubblicità

  20. OldVersion
    Le versioni precedenti dei software più conosciuti
    BM: pubblicità

  21. Festival Internazionale del Giornalismo - Perugia
    Il passato, il presente ed il futuro delle notizie
    BM: sponsorizzazione, crowdfunding

  22. TED Events
    Diffondere il valore delle idee
    BM: vendita dei biglietti per gli eventi, sponsorizzazione

 




Conclusioni

Le startup sono tipicamente delle nuove società che puntano a creare un'app od un servizio per il quale sono alla ricerca di un modello di business per guadagnare. Per questo motivo le startup vanno tipicamente alla ricerca di venture capital e della strada più veloce per riuscire a vendere la propria creatura, non appena in grado di camminare, ad una "famiglia più ricca".

Nonostante ci sia una grande varietà di tech startup, la maggior parte di queste sembra essere accomunata da alcuni tratti caratteristici: una buona base di competenze tecniche, una grande carica ed entusiasmo verso l'idea di creare qualcosa di nuovo e la prospettiva allettante di fare un sacco di soldi con la vendita della propria startup ad una grande azienda.

Ma esistono anche altre alternative, soprattutto per chi non:

1. ha grandi competenze tecniche

2. è un esperto di programmazione

3. ha come primo obiettivo quello di far soldi


Ma per chi invece possiede queste caratteristiche:

a) grande competenza / esperienza / interesse per un settore specifico

b) capacità di ricercare, esaminare (riconoscere le cavolate), valutare

c) capacità di scrittura e presentazione

d) interesse a condividere, aiutare gli altri, creare qualcosa di utile


Le persone con queste caratteristiche, giornalisti od esperti in campi specifici, hanno una grande opportunità per creare qualcosa di valore che sia molto diverso da quanto visto finora.

Questo nuovo ambito sarà presto caratterizzato da chiunque voglia occuparsi di organizzare e selezionare in modo accurato le risorse e le informazioni più importanti esistenti su un dato argomento, ed è caratterizzato da organizzazioni che non sono soltanto in grado di costruire un business sostenibile e redditizio, ma allo stesso tempo, sono anche capaci di creare un'attività che ha un certo valore sociale ed è utile alla comunità.

 



Scritto da Robin Good e tradotto in Italiano da Viviana Brun. Pubblicato per la prima volta su MasterNewMedia il 15 aprile 2014 con il titolo The New Journalist Is An Information Startup. Versione italiana: Il Nuovo Giornalista È Una Information Startup




Photo credits:
Imprenditori dell'Informazione - Businesswoman by Shutterstock
Cos'è Esattamente una Information Startup - X-ray hand by Shutterstock
Differenze tra Info Startup e Tech Startup - 3D symbol by Shutterstock
Caratteristiche Chiave di una Information Startup - Bar code by Shutterstock
Esempi di Information Startup - Future technology by Shutterstock

 

Scritto da per MasterNewMedia.
 
 
 
 
 
Commenti    
blog comments powered by Disqus

 

 

 

 

17729
 




 

I Toolkit di Robin


 









 

 

 

 

  • RSS Feed

          Mail
    Nome:
    Email:
     



     
     

     

    Web Analytics