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Curated by: Luigi Canali De Rossi
 


16 gennaio 2008

New Media Trend Ed Eco-Previsioni 2008 Da Sepp Hasslberger

Cosa dobbiamo aspettarci dall'universo dei New Media nel 2008? Sepp Hasslberger, un blogger che si occupa di salute, economia e fonti di energia alternative, ha condiviso con noi il suo punto di vista sulla realtà e sui trend del prossimo futuro in tema di New Media, motori di ricerca e partecipazione online.

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Per quanto tempo ancora Google continuerà a mantenere la sua posizione di predominio tra i motori di ricerca? In futuro, quanto conterà il parere della gente comune sulle questioni veramente importanti? I social media, come Facebook, Digg e tutti gli altri, resteranno soltanto una moda passeggera o acquisteranno sempre più importanza?

Ancora più interessanti sono le dritte di Sepp Hasslberger, riprese anche da un interessante articolo su Mashable, a proposito dei modi per avere un futuro più sostenibile attraverso l'utilizzo di fonti di energia pulita: anche la storia delle tecnologie bio-compatibili è soltanto un'altra moda passeggera? A chi spetta prendere decisioni su come usufruire delle nostre risorse naturali, a noi o a nostri governi?

 

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Il Futuro Dei New Media - Panoramica

Quando penso ai trend che caratterizzeranno il futuro dei New Media, penso che nel 2008 assisteremo a grossi cambiamenti.

Lo spirito collaborativo prenderà sempre più piede, soprattutto grazie ai servizi di social networking come Facebook e a tutti gli altri strumenti disponibili per il social bookmarking.

Almeno questo è quello che ho potuto constatare personalmente, dato che negli ultimi tempi ho assistito a un cambiamento rispetto al tipo di visitatori che visitano il mio blog.

Infatti, ho notato che le persone non provengono più solo dai tradizionali motori di ricerca, ma sempre di più da quei siti in cui puoi trovare scritto "Hey, su questo argomento ho visto questa cosa. Vacci anche tu!". Credo che i servizi di social bookmarking diventeranno sempre più numerosi e che tutto ciò non farà altro che allontanare noi utenti dai motori di ricerca tradizionali tipo Google.




Google Potrebbe Perdere La Sua Posizione di Predominio

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Sentendo quest'aria di cambiamento, anche Google, che a detta di molti è il re incontrastato tra i motori di ricerca (o almeno così dovrebbe essere), non si sente più così sicuro di sé.

Al momento, sta correndo ai ripari facendo la lotta a Wikipedia e ampliando la propria offerta di servizi che andrà ben oltre la semplice ricerca e visualizzazione dei risultati.

Anche se il modo di guadagnare che Google offre ai suoi inserzionisti sarà ulteriormente migliorato, intravedo nel prossimo futuro una bella lotta in un settore che Google non ha neppure preso in considerazione. Sto parlando del cosiddetto "web semantico", lanciato circa quattro anni fa da Roger Eaton e dal suo AntWeb o Annotated Web.

Mentre, quattro anni fa, Eaton e i suoi collaboratori facevano girare con i loro computer dei programmi che consentivano alla gente comune di fare annotazioni sul del web, ora tutto questo o qualcosa di molto simile è già possibile sul web.

Per questo motivo, riscuoteranno sempre più successo servizi specializzati come Digg, StumbleUpon, Reddit e altri servizi simili che ruberanno il vento alle vele di Google e daranno agli utenti ciò di cui veramente hanno bisogno.

Il successo di tutti questi servizi deriva dal fatto che hanno quel qualcosa in più che Google non offre in questo momento: il punto di vista e i consigli della gente comune.

Sicuramente Google correrà ai ripari e fornirà un servizio del tutto simile, ma di certo non potrà evitare che i risultati delle ricerche siano "sporcati" dagli annunci pubblicitari dei suoi inserzionisti.

Non voglio affatto criticare Google per questo suo modo di fare o per l'impostazione orientata al business che da a tutti i suoi servizi.

Tuttavia, caro Google, ti consiglio di fare molta attenzione...molto presto le gente potrebbe dire basta e preferire nelle ricerche il parere di altre persone piuttosto che i tuoi risultati.




Il Social Networking Si Espanderà

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A mio parere, assisteremo a un altro trend degno di nota: avremo una trasformazione della rete, che passerà da siti web statici a siti dinamici, che consentiranno agli utenti un'interazione multimediale.

Servizi come Facebook, LinkedIn, Hi5 e altri servizi simili, integrandosi con YouTube e Google Video, cavalcheranno definitivamente la cresta dell'onda e col passare del tempo verranno utilizzati sempre di più.

Grazie alla loro facilità di utilizzo, le enormi capacità multimediali e il basso costo di questi strumenti, saranno il canale ideale per tutti coloro che vogliono fare citizen journalism e pubblicare contenuti online creati da soli o in gruppo.

Riguardo a tutti questi strumenti, consiglio vivamente ai loro creatori di tenere a bada i loro sogni di gloria e la volontà di sfruttare commercialmente i vari servizi.

Come è già avvenuto nel caso di Google, le alternative sono sempre dietro l'angolo. Una sorta di giustizia divina si abbatterà sulle aspirazioni di quelli che vogliono buttarsi in questa sorta di giungla popolata da chi ha abbastanza soldi per poterli investire, fornendo delle alternative assolutamente gratuite.

Fidati, i servizi che saranno in grado di offrire strumenti di social networking di nuova generazione non sono poi cosi di la da venire e potrai averne un assaggio già nei prossimi mesi.

Grazie a questi strumenti, come in una specie di lotta continua, gli utenti "si prenderanno indietro la rete dalle mani delle multinazionali e dei potenti" a dispetto di qualsiasi piano di marketing strategico.

Secondo me, potrebbero presto scomparire, e in alcuni casi anche molto rapidamente, tutte quelle possibilità di monetizzazione per chi fornisce accesso alla rete o vende spazi pubblicitari.

Il mobile computing si inserirà in questo contesto come un qualcosa che favorirà in modo decisivo l'espansione dei social network.

Il connubio tra telefonia mobile e il mondo del computer sarà una manna dal cielo per tutti noi. Speriamo soltanto che ci si renda conto al più presto dei danni alla salute causati dalle onde elettromagnetiche e che ci si attivi nel trovare sistemi di comunicazione alternativi che non presentino questo svantaggio.




Il Prezzo da Pagare - La Privacy

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Come è ragionevole aspettarsi, ci sarà un prezzo da pagare in cambio di tutta questa libertà di creare e accedere alle informazioni.

Il prezzo da pagare sarà la nostra privacy.

Ogni qual volta entri nel tuo social network preferito, ogni qual volta crei un blog o ti registri ad altri servizi gratuiti perderai un po' della tua privacy.

In questa situazione faremo, di necessità, virtù.

L'aver rinunciato a un po' della nostra privacy, renderà le nostre vite più trasparenti e, man mano che il concetto di trasparenza acquisterà sempre maggiore importanza anche in altri ambiti della nostra società, avremo tutto il diritto di chiedere più trasparenza anche alle multinazionali e a chi ci governa.

Vedrai: il citizen journalism non è che l'inizio di questa rivoluzione. Sveleremo tutti i segreti nascosti dai nostri governi e potremo farlo con una buona giustificazione: abbiamo già perso la nostra privacy, adesso è arrivato anche il loro turno!

Con questo, faremo un bel passo avanti in materia di privacy e trasparenza.

Il concetto di privacy, che quotidianamente ci tiene fuori dalle questioni importanti sulle decisioni prese dai nostri governi, perderà sempre più peso via via che perderemo la nostra privacy.

Dopo aver dovuto rinunciare alla nostra privacy, lunga vita alla trasparenza!





Sta Arrivando Una Nuova Rivoluzione Dell'Energia

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Mentre l'articolo di Mashable dal titolo "Stupid New Trends: Green Tech" mostra la versione "ufficiale" e decisamente inutile di quello a cui assisteremo l'anno prossimo in materia di nuove tecnologie - ecco il mio personalissimo punto di vista su quello che dovremo fare per avere un futuro bio-compatibile basato sulla produzione di energia rinnovabile.

Cosi come il peer-to-peer sta distruggendo il monopolio dei media tradizionali, la creazione di energia distribuita sarà la morte del monopolio delle compagnie petrolifere nella produzione di energia elettrica.

Fin quando saremo schiavi di questo sistema, possiamo stare ore e ore a discutere di quanto sia importante passare a fonti di energia pulita ma, come dice Mashable nel suo articolo, non cambierà mai nulla.

Secondo me, c'è bisogno di un cambiamento radicale. Dobbiamo fare in modo di usare per il nostro fabbisogno energetico fonti di energia pulita. Solo in questo modo non avremo più bisogno di petrolio e tutte quelle guerre scatenate per il suo controllo resteranno soltanto un brutto ricordo.

Dobbiamo sforzarci di rendere queste fonti di energia pulita disponibili a tutti, ma cosi come lo è stato a suo tempo per la rete, questo lavoro deve essere svolto dal basso, da noi, dalla gente comune, non dallo Stato o delle multinazionali.

Abbiamo un sacco di possibilità a nostra disposizione: sta a noi saperle sfruttare. Possiamo utilizzare l'energia solare, eolica o idroelettrica. Nel prossimo futuro potremo sostituire il carburante tradizionale con l'idrogeno.

Ma per fare questo serve, al più presto, un cambiamento di mentalità.

Là fuori c'è gente che sostiene che la forza di gravità, la forza magnetica e persino la forza insita nell'universo siano tutte utilizzabili per i nostri scopi: perché non dargli retta?

La cosa importante è che qualunque fonte di energia decideremo di adottare, questo segnerà la fine del monopolio delle multinazionali nella produzione di energia elettrica.

Infatti, avremo la possibilità di produrre autonomamente energia elettrica per noi stessi e per i nostri bisogni. Avremo la possibilità di conservarla e di contribuire alla stabilità dell'intero sistema energetico condividendola con gli altri, ribaltando il vecchio sistema top-down in cui sono le multinazionali a darci l'energia elettrica di cui abbiamo bisogno.

Se vuoi saperne di più su cosa sta succedendo il tal senso, visita: http://peswiki.com/index.php/Main_Page e http://www.pureenergysystems.com/.




Informazioni sull'autore:

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Sepp Hasselberger è un ricercatore indipendente. Studioso di fisica, fonti di energia alternative, esplorazione spaziale e medicine alternative, condivide tutte le sue scoperte per dare a se stesso e agli altri tutti gli strumenti per costruire un futuro migliore. Scrive su Hasselberger.com e su Health Supreme ed è anche l'editor di LaLeva.cc, il sito dell'Associazione per la Libera Scelta.

 
 
 
 
 
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