MasterNewMedia Italia
Scopri i migliori tool per comunicare,
collaborare e fare marketing
   
Curated by: Luigi Canali De Rossi
 


11 giugno 2007

Social Software: Sfide, Rischi E Problemi (Parte 4)

Il Social software è un concetto che raggruppa tutti i mezzi di interazione web-based (blog, wiki, instant messenger) che rendono possibile la collaborazione enfatizzando l'importanza delle persone piuttosto che gli strumenti che utilizzano per comunicare.

social_software_main.jpg
Foto credit: Pathathai Chungyam

Nel primo estratto dalla ricerca esaustiva fatta dall'Australian Flexible Learning Framework è stato introdotto l'argomento del social software ed è stato analizzato il suo impatto sulle vite degli individui e delle organizzazioni. Nel secondo estratto la ricerca si è focalizzata sulla crescente influenza del social software sulle tecniche di apprendimento ed insegnamento nell'era della Net Generation. Infine, nel terzo articolo estratto da questo report, sono stati analizzati e discussi i possibili usi futuri del social software.

Oggi introduco il quarto ed ultimo estratto da questo valido e unico report focalizzato sull'analisi delle possibili sfide e tensioni che possono emergere quando si utilizza appieno il potenziale del social software.

 




Questa ricerca suggerisce che l'uso del social software possa rappresentare una strategia efficace per la condivisione della conoscenza e lo sviluppo delle competenze ed anche un modo per rilanciare e ravvivare l'esperienza di insegnamento e apprendimento nella VET (Formazione Professionale Australiana).

Una sintesi dei temi a supporto, delle pre-condizioni, dei facilitatori, dei contesti nella VET (Formazione Professionale Australiana), e delle teorie riguardo l'uso dei social software attraverso questa ricerca, sono rappresentati in Figura 4.
Le tensioni e le sfide consistenti nell'implementazione di un'innovazione sono state identificate e vengono incluse in questo articolo.


Figura 4: Mappa Cognitiva dell'Apprendimento con il Social Software nella VET




Perché utilizzare il social software


I temi che emergono a supporto dell'uso del social software includono:

  • Il rafforzamento del rapporto docenti-studenti

    Coloro che utilizzano il social software per la condivisione della conoscenza e lo sviluppo di competenze sia all'interno che all'esterno della VET australiana danno valore alla libertà di pubblicazione senza più i vincoli dei processi autocratici; valorizzano la libertà di scelta - la possibilità di selezionare diverse tecnologie di social software per andare incontro ai bisogni dei loro clienti; la possibilità di scegliere dove e come apprendere essi stessi; e la possibilità di stabilire network informali per la condivisione della conoscenza.

    In maniera simile, chi apprende valorizza la libertà di pubblicazione e da particolare valore all'opportunità di negoziare e/o collaborare con i propri docenti su come le diverse tecnologie possano essere utilizzate per migliorare l'apprendimento.



  • Competenze per il Lifelong learning

    Gli individui che utilizzano i social software sono stupefatti dalla loro capacità di spingere le persone a diventare molto più consapevoli della loro capacità di apprendere e di condividere la conoscenza. Nel suo reale utilizzo, imparano ad imparare, a condividere e a rendere significativa quella conoscenza. Atwell (2006) esplora il concetto in questo paper "Social Software, Personal Learning Environments and Lifelong Competency Development"



  • Costruzione della Community

    Essendo parte di un network distribuito, manager, insegnanti e studenti diventano essi stessi parte di una community e apparterranno a community diverse. Ad esempio, le tendenze del blogging sono quelle di mostrare il lato personale degli scrittori, non solo la loro immagine. I commenti sono i benvenuti, i link ad altri blogger producono sempre più contatti, e così si diventa parte della community dei blogger.



  • Produttività e Flussi di Lavoro migliorati

    I due fattori chiave che stanno contribuendo a migliorare il flusso di lavoro e la produttività sono: l'immediatezza della pubblicazione - non si lavora più attraverso processi autocratici di validazione e pubblicazione sui siti da parte di professionisti IT; e la possibilità di "monitorare tantissime informazioni in tempo reale" attraverso l'uso di RSS e aggregatori (vedi la storia di Trevor Cook).

    Invece di dover cercare le informazioni, gli RSS le cercano per noi per mezzo di alcuni aggregatori, come Bloglines, presentandole poi in un unico inventario. L'uso del social bookmarking attraverso siti quali del.icio.us è un altro modo di accedere rapidamente alle informazioni linkando siti organizzati per argomenti di interesse (chiamate folksonomie).

Altri fattori che influenzano e migliorano il flusso di lavoro e la produttività sono: minori costi e tempo impiegato negli spostamenti, ad esempio tenendo online meeting attraverso il virtual conferencing o mediante software come Skype; e minori costi di stampa e distribuzione con la possibilità di accedere ai documenti e scaricarli ovunque.

  • Risorse gratuite a basso costo

    La risorsa chiave necessaria è il tempo per l'apprendimento (sviluppo professionale) dei principali social software che sono gratuiti o relativamente a basso costo.




Pre-condizioni e facilitatori per utilizzare con successo il social software

Gli elementi critici identificati come pre-condizioni per l'utilizzo con successo del social software sono: avere una autentica necessità (reale e non indotta); essere rilevante per il contesto e appropriato per il cliente; ed essere supportati facilitando la cultura organizzativa nell'ambito di uno spirito di apertura e di volontà di condividere e collaborare. I facilitatori principali includono:

  • Supporto organizzativo e ICT

  • supporto modellato da un management di esperti e da coloro che già utilizzano il social software, ad esempio avendo un CEO blog per condividere news organizzative

  • sviluppo professionale, particolarmente il tutoraggio in tempo reale, l'action learning, l'apprendimento basato sul lavoro, ad esempio LearnScope, il coaching e workshop

  • l'utilizzo continuo del social software sul posto di lavoro.




Contesti e Clienti per utilizzare il social software nella VET

Sembrano esserci pochi limiti all'uso dei social software per la condivisione della conoscenza e lo sviluppo delle competenze nell'ambito della VET. Alcuni esempi includono:

  • blog per la pubblicazione di notizie e direttive organizzative o condivisione di note dalle conferenze e riflessioni. Nell'erogazione della VET, per sviluppare abilità comunicative di scrittura, gli studenti scriveranno diari e riflessioni, posteranno richieste di approfondimento e di valutazione, condivideranno foto ecc.
  • wiki sul posto di lavoro per i compiti di ogni giorno, come per il project management, il planning strategico, lo sviluppo di regole, la scrittura di report e l'agenda setting.
  • Il social bookmarking per condividere argomenti di interesse all'interno del team, con l'organizzazione più ampia e con altri professionisti ed anche il supporto della ricerca da parte di insegnanti e studenti di specifiche materie
  • il virtual conferencing che può essere utilizzato per meeting, presentazioni e dimostrazioni.
  • Allo stesso modo, il social software non è ristretto solo alla erogazione della VET ad un singolo gruppo di clienti. La selezione dello strumento appropriato al contesto ed al cliente è comunque critica, così come l'assicurarsi che il suo utilizzo sia rilevante ed autentico.




    Le tensioni

    social_software_tensions.jpg

    Adozione versus Status Quo - l'uso del social software per la condivisione della conoscenza, lo sviluppo delle competenze e nell'insegnamento/apprendimento è abbastanza nuovo. Pertanto, alcune delle tensioni sono visibili nelle organizzazioni che cominciano a sperimentare questi nuovi strumenti e corrispondono con la teoria di Rogers (1995) della Diffusione dell'Innovazione e quella di Gladwell sul (2000) Tipping Point.

    Una tensione critica nei primi stadi di adozione di una nuova tecnologia per l'educazione è normale. Gli innovatori ed i primi ad adottarla stanno 'aprendo la strada' ma prima che la maggioranza affronti la sfida, avranno bisogno di convincere che il loro uso permette di raggiungere i risultati richiesti quanto le altre strategie.



    Autorizzazione versus Disciplina

    Una tensione chiave è stata il blocco dell'accesso ai social software utilizzati dai docenti e studenti della VET da parte dei firewall ICT. Stuckey e Arkell (2006) affermano che ci sono due ambienti critici per il management della conoscenza - una cultura della disciplina ed una cultura dell'autorizzazione.

    Questa ricerca ha notato che viene richiesta una cultura dell'autorizzazione per supportare l'uso del social software ma ciò richiede che abbiano luogo delle regolamentazioni ICT. Questo supporta l'argomentazione di Stuckey e Arkell sul fatto che entrambe possano coesistere - che un approccio bilanciato porterà ad una condivisione sostenibile della conoscenza. Siemens afferma che il ruolo chiave dei manager è quello di rimuovere le barriere e di supportare maggiormente una cultura dell'autorizzazione.

    I colleghi e gli studenti diventano utenti che hanno maggiore confidenza con questi strumenti quando li ritengono appropriati. I docenti che hanno cominciato ad utilizzare il social software per uso personale e all'interno di contesti di insegnamento/apprendimento spesso cominciano a dettare inizialmente anche le regole di utilizzo di questi strumenti. Ecco l'esperienza di Petterd:

    "Quello che pensavo di fare è cambiato. Inizialmente avevo organizzato un blog per i miei studenti e avevo chiesto loro di commentare i miei contributi. [Disciplina] Essi non commentavano ma quello che facevano era postare su Deviant Art, un altro strumento nel quale si contribuisce alla diffusione di immagini digitali e lavori artistici. Allora ho capito dove dovevo incontrarli e coinvolgerli ad un livello diverso. [Autorizzazione]"

    Spesso è una questione di percezione. Ad esempio, NSW LearnScope ha messo a modello l'uso di social software per il project management e la condivisione della conoscenza nel 2006. Ad alcuni team di progetto è stato chiesto di fornire storie/report di progressi che potevano essere postati sui blog e sono stati incoraggiati a contribuire ad un wiki per lo sviluppo collaborativo di bacheche di programmi, ecc. Report e aneddoti suggeriscono che alcuni team si sono sentiti controllati e risentiti a questa nuova richiesta mentre altri si sono sentiti rafforzati, dal momento che venivano coinvolti con le nuove tecnologie.




    Collaborazione versus Individualismo

    Sottoporre l'uso del social software sottintende una filosofia di connessione, collaborazione e comunità. Alcuni praticanti della VET ed altri educatori che utilizzano il social software riferiscono di una reticenza da parte degli studenti a partecipare e collaborare online. Per alcuni è una questione di 'fiducia' nelle persone con cui devono essere coinvolti.

    "C'è voluto un po' per noi per sentirci a nostro agio nel processo, ma il fatto che lo abbiamo fatto ha ampiamente ricompensato i legami e la fiducia che abbiamo condiviso (il nostro contesto sociale)."

    Bartlett-Bragg cita la fiducia come uno degli inibitori che "restringono la capacità di coloro che apprendono a partecipare ad ambienti di social software collaborativi".

    Callahan offre altri motivi per cui le persone non collaborano online:

    • quando affrontano la scelta dell'apprendimento di nuove tecnologie e chattano con i colleghi al telefono o via mail per finire un lavoro
    • la maggioranza delle persone in un'organizzazione sono baby boomers (non sono sicuro che sia vero) e non sono cresciuti in un ambiente utilizzando strumenti di collaborazione.

    Callahan, riguardo al blogging di Pollard suggerisce che la mancanza di usabilità del software e la mancanza di capacità interpersonali contribuiscono generalmente alla mancanza di collaborazione.



    LMS/CMS versus Social Software

    C'è chiaramente una differenza di opinione tra alcuni dei praticanti della VET e gli educatori in generale e riguarda la questione se i Learning Management Systems (LMS) e/o i Content Management Systems (CMS) possano continuare ad essere utilizzati in ambienti educativi ed anche se il social software debba essere incluso all'interno di essi.

    L'argomento è filosofico per certi versi. Ad esempio il social software riguarda la libertà di scelta, è costruttivista ed è un apprendimento centrato sullo studente. Gli LMS/CMS sono pensati per il contenuto, il controllo e sono centrati sul docente.

    Alcuni affermano che ci sia bisogno di un LMS per tenere traccia dei progressi degli studenti, ed altri considerano che la privacy dell'apprendimento in un LMS fornisca una rete sicura per gli studenti ed il loro lavoro.

    Dalsgaard sostiene che i sistemi di management riguardano le problematiche amministrative e "gli strumenti personali per la costruzione, la presentazione, la riflessione e la collaborazione, ecc".




    Le sfide

    social_software_challenges.jpg

    Le sfide che devono essere affrontate per un'adozione di successo del social software includono:

    • la sicurezza dell'archiviazione pubblica - che riguarda il fatto che le risorse pubbliche 'scompaiono' quando i siti pubblici scompaiono. Data la rapida ridondanza della conoscenza questo può non essere comunque un problema
    • la privacy della conoscenza operativa delle organizzazioni e del lavoro degli studenti - connessa alla sicurezza (di cui sopra) che forse influenza i praticanti della VET ad utilizzare il social software all'interno di LMS
    • i potenziali richiami alla responsabilità verso organizzazioni e/o individui. Questo sta provocando l'utilizzo di server esterni alle loro organizzazioni. Altri credono che sia questione di educare gli studenti alle loro responsabilità
    • l'integrità delle informazioni disponibili - imparare a 'riconoscere chi merita fiducia' in quanto fonte di risorse integre e valide

    "Invece, una questione chiave nella società dell'informazione è che, dal momento che le attività diventano sempre più mediate dall'ICT, il convenzionale "detentore della verità" comincia a perdere il suo potere rispetto alla capacità collettiva di giudicare. In un mondo digitale, di solito, sistemi sociali alternativi di fiducia vengono stabiliti per compensare l'assenza di autorità, familiarità e presenza fisica. Un esempio è il sistema di reputazione offerto da eBay, dove ogni acquirente e ogni venditore ha un punteggio di reputazione che diffonde la fiducia tra persone che non si conoscono. (Purie et al. 2006 p 36)"

    • l'adattamento. Ai manager, ai docenti e agli studenti viene chiesto di prendere nuovi ruoli all'interno delle comunità di apprendimento. Essi ora sono creatori e publisher, guide e scopritori di nuova conoscenza, moderatori ed insegnanti ed anche persone che apprendono. A loro viene anche richiesta una nuova alfabetizzazione digitale e di fare scelte tra le diverse tecnologie disponibili
    • il tempo - avere tempo per imparare e tempo per implementare
    • l'usabilità - mentre la Net Gen può essere già considerata in possesso di alfabetizzazione digitale, molti manager e insegnanti esistenti, e molti studenti più grandi, necessitano di aggiornamento. Anche alcuni docenti affermano che è una generalizzazione dire che tutti gli studenti più giovani sono tecnologicamente alfabetizzati e che trovano molti di loro non capaci di utilizzare un computer.

    "Perciò se consideriamo la situazione dei nostri studenti - c'è un preconcetto che le giovani generazioni siano più tecnologiche di noi. Questo è in definitiva solo un mito. Essi sono ottimi ad utilizzare le tecnologie come vogliono utilizzarle- ad esempio giochi, messaging, sms. Ma non si deve intendere che siano bravi ad utilizzarli per l'e-learning ed in realtà sono spesso utenti riluttanti verso altre tecnologie - al punto di odiarle. "

    Molti tra coloro che hanno risposto alla ricerca possono essere considerati come alfabetizzati digitali e forse questo ha contribuito alla loro iniziale adozione delle tecnologie. Allo stesso modo, il motivo identificato da alcuni per il non utilizzo d'uso del social software è stata la mancanza di competenze IT, la loro conseguente reticenza ad apprendere altre tecnologie, e la mancanza di tempo per farlo.

    Gli RSS e gli aggregatori sono considerati la chiave, o la 'colla' per un uso efficace ed efficiente del social software. Essi indirizzano il traffico e portano la conoscenza. Sebbene i ricercatori abbiano trovato questa come l'area più difficile da comprendere. Alcuni di quelli che hanno risposto utilizzano il social software per la condivisione della conoscenza ed hanno riportato che ancora non lo utilizzano bene. Anche il Il Social bookmarking è poco compreso. Sono necessari sforzi per accrescerne la comprensione.

    • la banda disponibile - in alcune comunità rurali in Australia, i praticanti della VET e gli studenti utilizzano ancora connessioni dial-up. Persino nelle maggiori città la banda è un problema con alcuni social software.




    Questo articolo è un estratto del report originalmente intitolato "Networks, Connections and Community: Learning with Social Software", scritto da Val Evans, in collaborazione con Larraine J Larri. E' stato ripubblicato con il permesso dell'Australian Flexible Learning Framework e tradotto da Alessandro Banchelli.

    Leggi la Parte I: Social Software: Definizione ed Impatto sulle Persone e sulle Organizzazioni

    Legi la Parte II: Social Software ed il Suo Contributo per L'Insegnamento e L'apprendimento

    Leggi la Parte III: Social Software: Possibili Usi Futuri (Parte 3)



    Sull'autore

    Val Evans è il responsabile della Val Evans Consulting e ricercatore nel settore del social software. Il report è stato scritto in collaborazione con Larraine J Larri della Renshaw-Hitchen and Associates Pty Ltd.




    L' Australian Flexible Learning Framework

    Australian Flexible Learning Framework è un'istituzione australiana che crea dei networks per permettere agli insegnanti ed ai formatori di tutta l'Australia di condividere tecniche e risorse nel campo dell'e-learning. Il Networks Community Forum è un luogo virtuale nel quale i professionisti dell'educazione e dell'apprendimento possono incontrarsi per amplificare il loro potenziale scambiandosi le proprie esperienze in materia. Registrati qui. 'E-Trends' è il tema del evento online di Giugno, che si terrà il 19 e il 20 c.m. Il programma include circa 14 sessioni live asincrone e un insieme di discussioni.



    Foto credit

    Mani: Marc Dietrich
    Boxeur: Nicholas Sutcliffe

     
     
     
     
     
    Commenti    
    blog comments powered by Disqus

     

     

     

     

    7372
     
    



     

    I Toolkit di Robin


     









     

     

     

     

  • RSS Feed

          Mail
    Nome:
    Email:
     



     
     

     

    Web Analytics