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9 agosto 2007

Televisione Online: Nuovi Formati Ed Esperimenti con RGTV - Com'è Andata? Che futuro?

Poco meno di un mese fa ho deciso di dar vita ad un progetto televisivo di grassroot news utilizzando le tecnologie che tutti oggi hanno a disposizione per trasmettere in diretta.

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L'idea era quella di sfruttare le più recenti tecnologie per lo streaming video con la finalità di creare un canale di news; la programmazione dei contenuti era quindi assolutamente sperimentale e indipendente e, io e i miei corrispondenti, avremmo trasmesso news dalle principali città del mondo nelle quali ci trovavamo. Avevo annunciato la mia idea ed il progetto in questo articolo, in cui rivolgevo anche un appello a chi di voi volesse proporsi come newscaster volontario. Quindi da subito ho iniziato a lavorare alacremente per realizzare questo progetto.

In passato come adesso sono uno sperimentatore di nuovi media sino al midollo; quindi ho deciso di affrontare questa sfida spinto non da interessi economici di sorta, ma perché penso realmente che sia arrivato il momento giusto, per la prima volta, di provare qualcosa di totalmente al di fuori delle vie canoniche in questa nuova direzione.

Le tecnologie ci sono e sono pure gratuite... c'è una banda pressoché infinita a nostra disposizione a costo zero...e mancano al contempo news rilevanti e più personalizzate rispetto a quelle dei mainstream media... quale migliore opportunità per me, che amo esplorare nuovi media, di andare a reclutare un piccolo gruppo di giornalisti indipendenti per attuare il mio progetto?

...o almeno questo era ciò che pensavo.

Non ci sarebbe niente da imparare se conoscessi già la soluzione per lo sviluppo di ogni nuovo media che si profila là fuori. Io, come te, devo uscire e sporcarmi le mani per verificare. E così ho fatto.

Dopo poco più di un mese e con più di 20 newscast pubblicati online sulla RGTV News il mio entusiasmo iniziale si è invece un po' affievolito, in particolar modo perché ho sottovaluto quanto sarebbe stato difficile far in modo che le persone normali riuscissero a farlo; tuttavia il mio desiderio di continuare a testare ed esplorare ne è uscito rafforzato.

Nonostante i risultati mediocri (poche migliaia di spettatori) trovo che questo esperimento sia stato comunque un'esperienza realmente formativa e valida. E confessarlo pubblicamente mi rende meno deluso.

A dir la verità ho già commesso lo stesso errore in passato, supponendo erroneamente che tutti avrebbero fatto a pugni alla sola idea di poter far parte di un canale internazionale di newscast grassroot indipendenti, nel quale poter apportare il proprio contributo originale di 5 minuti. Accidenti se mi sbagliavo.

Quasi tutti hanno pensato che io fossi matto a chiedere un contributo quotidiano di 5 minuti ed hanno contro-proposto una collaborazione saltuaria, magari inviando i loro servizi solo nei weekend.

Dei 12 newscaster che avevo sperato di mettere insieme, siamo rimasti in 4, me compreso.

Tutti questi errori, comunque, mi hanno fatto capire, scoprire e rivalutare alcuni aspetti del mio approccio all'editoria indipendente che personalmente ritengo assolutamente impagabili. E nello spirito di Sharewood che caratterizza questo sito (il desiderio di condividere con altri qualcosa di valore che possiedi, indipendentemente da interessi professionali o economici), ho deciso di condividere la lezione che ho imparato nello sperimentare questo nuovo media.

 


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Dopo alcune iniziali risposte cariche d'entusiasmo, la maggior parte dei miei contatti sono svaniti come neve al sole; tutti erano d'accordissimo sul fatto che fosse una buona idea...ma uno dopo l'altro sono scomparsi in un eterno silenzio e tuttora latitano. L'idea di dover interrompere la loro routine lavorativa per trasmettere 5 minuti di notizie personalizzate rappresentava più che una sfida per ognuno di loro.

Ma non li biasimo... altrimenti non avrei potuto mai imparare qualcosa di utile.

Era il mio progetto ad essere difettoso dal principio, e penso di aver imparato molto da questo fallimento iniziale.



Cosa non ha funzionato?

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Foto credit: Laurin Rinder

Chiedere a prestigiosi ed impegnati professionisti di registrare o trasmettere in diretta un newscast per 5 minuti al giorno, 5 giorni a settimana, per di più gratis e su un canale che porta il nome di qualcun altro (il mio), è veramente come chiedere a chiunque 50 euro mentre aspetta al semaforo.

Ma evidentemente ero troppo annebbiato dal mio entusiasmo per avere uno sguardo oggettivo, ed ho insistito più del dovuto su queste fallaci premesse.

All'inizio, parlo della prima settimana di Luglio, probabilmente abbiamo avuto il nostro momento principale e abbiamo iniziato una mini-newsroom a quattro grazie al grande spirito e ai contributi spontanei di John Blossom, Eduardo Perez, Mike Shea.

I nostri primi tentativi di fare un certo tipo di trasmissione alternativa e informale di notizie sono disponibili nell'archivio di RGTV News - eccotene un assaggio:

Eduardo Perez

John Blossom

Mike Shea

Me stesso

Riguardandoli, non erano poi così male, e a me piacevano alcuni di loro veramente tanto. Quello che mancava era avere altri newscaster e un marketing più aggressivo di modo tale da avere un supporto promozionale in grado di dare una luce costante a questa nuova impresa.

Era palese la mancanza di una qualunque modalità per far partecipare il pubblico ai newscast, almeno in maniera asincrona, mediante la possibilità di inserire commenti. Ripensando a questa fase d'avvio, penso che ciò sia stato davvero l'errore più grande, sebbene non sono sicurissimo che ci sarebbero stati un numero adeguato di commenti senza aver comunque fatto prima il nostro dovere tentando di agire sulle leve del marketing, della comunicazione e del community building.

Un'altra grande lezione era proprio questa; non potevo sperare che la mia sperimentazione avrebbe avuto successo come per magia senza un'adeguata e sapiente capacità di costruirvi una community attorno. A posteriori tutto ciò è molto evidente ed è un'esperienza utile per un editore indipendente online come me che ancora gioca con il termine community senza aver ben compreso che senza questa componente fondamentale dei nuovi media ben pochi risultati possono essere ottenuti collaborativamente e soprattutto a distanza.

Una community forte, pronta a supportare, criticare e promuovere le nostre iniziative e progetti sarebbe stata utilissima nell'affrontare la sfida che avevamo intrapreso.

Invece le buone idee, una grande capacità di fornire notizie o dare scoop sulle tecnologie possono fare ben poco quando si tratta di spingere altri individui a fare qualcosa. Piuttosto è la componente sociale del media che, se ben curata ed adeguatamente supportata da uno staff dedicato, può essere in grado di dar luogo ad una buona penetrazione comunicativa e fornire accesso a talentuose risorse umane come nessun altro servizio sarebbe capace di fare.

In sintesi, non sono ancora sufficientemente bravo a promuovere da solo le mie iniziative (tendo sempre a limitare l'autopromozione dal momento che penso che troppa possa andare a discapito della mia credibilità). Non ho costruito intorno a me una community di supporto e non ho stretto partnership con chiunque altro avrebbe potuto aiutarmi ad espandere, durante la fase iniziale, il mio progetto verso un pubblico più ampio di possibili contributors.



Il fattore tecnologico

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Foto credit: Marius Jasaitis

Per dirla tutta, devo ammettere che l'idea di questo canale video internazionale fatto dal basso sia scaturita dall'innovativo e promettente Mogulus, una piattaforma per il video broadcasting. Mogulus, se non hai ancora letto niente a riguardo, è una piattaforma per il video publishing che già fornisce a tutti quelli che ci vogliono provare, l'opportunità di trasmettere in diretta video su Internet ed allo stesso tempo di coordinare una regia miniaturizzata di altri contributi sia live che registrati da ognuna delle località connesse.

Ma Mogulus, nonostante i suoi altri pregi, non permette di distribuire i contenuti. Non ha le funzionalità e le performance di cui avevo bisogno, non mi permette di registrare (cosa che peraltro fa, con significative limitazioni in termini di riusabilità di queste registrazioni) nel modo che desidero, non mi dà abbastanza controllo sulla possibilità di distribuzione del riproduttore video (problemi di ridimensionamento, di trasparenza, di pre-selezione) e sui vari corrispondenti che si connettono in diretta alla mia regia video virtuale.

Ho deciso di optare per un approccio meno rischioso, ed ho suggerito al team di newscaster distribuiti in tutto il mondo di loggarsi sul loro account YouTube account e di registrare i loro newscast direttamente da là, cosa che rende il processo veramente semplice.

Questo a sua volta mi ha dato la possibilità di "testare" molto meglio le performance di ognuno dei newscaster verificando che non avessero problemi tecnici di qualunque tipo (qualità del sonoro, cattiva qualità video, ecc.).

I più avanzati tra loro hanno colto subito l'opportunità di produrre lavoro più professionale, incluso il video editing e picture in picture che hanno permesso loro di mostrare al pubblico pagine web interessanti e nuovi strumenti.

Quelli come me, che si trovavano in una località remota con nessuna connettività immediata ad Internet, registravano semplicemente con le loro webcam in locale e poi, una volta connessi da un qualche hot spot, caricavano rapidamente il tutto su YouTube. Tutti questi approcci hanno avuto i loro pro e i loro contro, e ritengo che tutti abbiano eguale valore.

Ma la più grande sorpresa tecnologica è venuta dalla mia necessità crescente di creare un continuo circuito di trasmissioni delle news clip giorno dopo giorno. In quei giorni, circa un mese fa, le playlist su YouTube ebbero seri problemi, non rimandando tutti i clips e soprattutto sfasandone l'ordine di trasmissione. Dal momento che la cronologia è un fattore molto importante, mi sono messo a cercare alternative valide tra i servizi di video publishing che avevamo recensito ultimamente.

Mi sono subito ricordato che Splashcast possedeva un ottimo sistema per assemblare playlist praticamente da ogni fonte, e che aveva inoltre la capacità di includere il player una volta programmato su tutti i tipi di pagine web. Ed infatti così ho fatto. Splashcast permette facilmente di includere il player sul tuo sito o sul tuo blog, puoi creare una programmazione degli show quotidiana, e sebbene manchi la funzione di loop automatico, fa praticamente quasi tutto quello che mi serviva in un package affidabile e web-based.



Il lato umano

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Foto credit: Iryna Kuran

Coloro che hanno contribuito volontariamente a questa coraggiosa esperienza, non hanno avuto poi grossi problemi.

Non solo la gestione dei tempi era di importanza centrale, ma più di ogni cosa è stato il fattore logistico per riuscire a fare funzionare tutto a dovere ad aver allarmato la maggior parte degli originari contributori volontari che sono subito usciti fuori scena.

Mogulus è troppo lento... che webcam dovrei utilizzare?... perchè il microfono non è OK.... che mi devo mettere quando registro... e così via. Tutti a porre centinaia di domande inaspettate.

Poi c'erano anche le questioni editoriali. Nessuno aveva un'idea chiara del fatto che non era di certo un canale di autopromozione; qualcuno quindi si era sentito ferito dal fatto che non poteva raccontare pubblicamente la storia della sua azienda o del suo fondatore dentro un canale di video news mondiali. Bene, non poteva continuare così.

Credo di essere estremamente aperto e democratico, ma se vuoi farti della promozione personale penso che dovresti solo pubblicare queste cose sul tuo blog. Non c'è bisogno di Robin Good per creare un nuovo canale a questo scopo...

Sapevo molto bene che queste imprese richiedono sempre di essere pro attivi, per guidare passo dopo passo i tuoi amici e di essere sia tolleranti che altamente rispettosi delle loro necessità personali. A meno che tu non voglia diventare una specie di balia per ognuno di loro, diventa molto difficile fare in modo che siano abbastanza fiduciosi e motivati per mettere in pratica questa idea, nonostante a loro piaccia e abbiano gli strumenti giusti.

Così ho imparato qualcosa anche da questo, specialmente per quanto riguarda la pianificazione delle risorse umane necessarie e del tempo da dedicare a tutti coloro che desideri veder partecipare al tuo progetto. Ognuno di loro necessita di essere preso per mano e incoraggiato sin dall'inizio; non di essere bacchettato ogni volta che commette un errore.

Mi sono anche reso conto che più della tecnologia, sono gli individui che scelgono di lavorare con te e tanto più è chiara l'idea originale che hai in mente, quanto più ci sarà una notevole differenza nel metterla in pratica.



Da dove riparto

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Foto credit: Hypermania

Casualmente, e senza particolari meriti personali, qualcosa mi è venuto in mente in questa settimana che mi ha suggerito di cambiare l'approccio al formato del canale, specialmente visto l'entusiasmo decrescente che percepivo dal mio team di newscaster già esiguo numericamente.

Mi sono detto: bene, se è così difficile far fare dei newscast a questi ragazzi e visto che io odio dover ricordare in tutti i modi cosa stiamo facendo con questo progetto e la necessità che altri si uniscano a noi, perché non mi metto ad aggregare da solo quelli che già stanno facendo questo lavoro in maniera del tutto spontanea sul web?

Non c'è scritto da nessuna parte che essere a tutti i costi un produttore di contenuti oggigiorno non significhi essere un aggregatore di contenuti di alta qualità!

Ho persino elogiato il valore di queste cose che ho capito nella mia introduzione al contributo di John Blossom: Qualità Dei Contenuti Online: La Sua Rilevanza Per Chi Fa Web Publishing Contestuale.

E così ho fatto.

Armato di pazienza e di una buona dose di curiosità, ho provato a vedere se c'era la possibilità di invertire la mia equazione di video news grassroot mondiali, cercando nuovi contenuti indipendenti o difficili da trovare prodotti nelle ultime 24 ore, di modo tale da poterli valutare, selezionare e crearne così una compilation di notizie quotidiane.

E ragazzi, ho trovato qualcosa di davvero interessante!

Diventa un lavoro a tempo pieno... e specialmente fino a che gli strumenti disponibili per la gestione, l'anteprima, la selezione e l'organizzazione di questo oceano di contenuto video non migliora MOLTO rispetto a come è adesso. Oggi, devi essere un superuomo per trovare del buon contenuto in termini di notizie in questo marasma di cazzate. Devi veramente conoscere quello che stai cercando, e devi spenderci seriamente del tempo.

Ma nel momento in cui lo capisci, comprendi anche come solo una persona come te può realmente mettere in pratica questo tipo di video newsmastering ancora in fase embrionale, ma altamente utile in questa forma innovativa di compilation di video news quotidiane originali.

E perciò, eccola. Curare le trasmissioni indipendenti o solamente pianificare anche video news sconosciute provenienti da tutto il mondo in una compilation quotidiana potrà fornire un formato innovativo e valido per aggregare e distribuire efficacemente alcuni degli ottimi materiali spesso sconosciuti che circolano in rete e renderli disponibili per tutti.

E' mia convinzione che questa forma alternativa ed aggregata abbia un maggior valore rispetto alla mia idea originale, che può essere integrata e che porterà avanti scopi sociali molto più utili, agendo da aggregatore e filtro umano che fornisce, all'interno di uno specifico pubblico interessato, le notizie più rilevanti e le informazioni da fonti che sono realmente un'alternativa valida ai media mainstream.

Va da sé che una forte direzione editoriale, standard alti e precisi nella selezione di cosa vada in onda, faccia di questo progetto un potenziale equivalente evoluto di Slashdot, che può essere reinterpretato nei modi più disparati.

Non sto dicendo che sarò mai capace di accorpare un tale insieme di fonti di notizie di altissimo valore, ma sono certo che comincio a battere il sentiero per chi verrà dopo di me.



Alcune questioni aperte

I due formati possono essere combinati?
- Dovrei mixare l'insieme di video che ho aggregato con i contributi selezionati dei newscaster?
- Dovrei unire questo nuovo formato sperimentale con le mie news personali come stavo facendo in un primo momento spingendo altri newscaster ad unirsi al progetto?

Quale sarebbe il modo migliore per permettere la partecipazione del pubblico?
Una chat? Un Forum?
In che formato?

In quale altro modo ti piacerebbe vedere evolvere questo canale di video news?



Se non l'hai ancora fatto vai su RGTV News (clicca sul bottone del canale e guarda i newscast già trasmessi)

Aggiungi la RobinGood TV World Video News sulla tua pagina



L'articolo è stato scritto originalmente da Robin Good per Master New Media con il titolo "Online New Television Formats: The RGTV News Experiment - How Did It Go? What Next?". La versione italiana è stata tradotta da Caterina Policaro - per un feedback editoriale scrivi a Robin.Good[at]masternewmedia.org.

 

Scritto da per MasterNewMedia.
 
 
 
 
 
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